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01:55 giovedì 20 novembre 2025
Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.
Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.
La nuova tendenza nell’industria del beauty è vendere prodotti di bellezza anche a bambine di 3 anni Da anni si parla di Sephora Kids, ma adesso ci sono storie che riguardano bambine addirittura più piccole.
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.

Di cosa si è parlato questa settimana

Per internet, Luigi Mangione è il ragazzo quasi perfetto. Ha solo un difetto: nel breve futuro potrebbe avere qualche problema giudiziario, avendo ucciso una persona.

di Studio
14 Dicembre 2024

Stati Uniti – Mangione prega spara
Da John Wilkes Booth a Thomas Matthew Crooks, da Lee Harvey Oswald a Theodore Kaczynski, la storia d’America è anche una storia di assassini. Alla lunga lista si è aggiunto Luigi Mangione, il killer del Ceo di UnitedHealthcare Brian Thompson, il vendicatore di cui a quanto pare internet attendeva la venuta. Dopo una settimana a parlare e leggere quasi soltanto di lui, si ha la sensazione di conoscerlo personalmente: gli addominali, i dolori alla schiena, i post su X, le recensioni su Goodreads, le giacche, gli zaini, il manifesto che forse è vero e forse no, il canale YouTube che prima è davvero il suo e poi si scopre che invece è la burla di un mattacchione. Internet lo ha già assolto, peccato che i processi si celebrino ancora nel mondo vero: lì, Mangione dovrà rispondere di omicidio. Ed essere mematissimo e likatissimo non costituisce, ancora, un’attenuante.

Medio Oriente – Bashardi senza gloria
Bashar al-Assad lascia in Siria una notevolissima eredità: foto in cui sfoggia uno striminzito costume slip, “carceri” in cui i prigionieri vivevano (ma soprattutto morivano) in condizioni tali da togliere il sonno persino a jihadisti incalliti, fosse comuni, un’immensa collezione di auto di lusso, un’efficientissima filiera di produzione-distribuzione-esportazione di metanfetamine. Il dittatore riluttante è fuggito a Mosca, lasciando il Paese ad Abu Muhammad al-Jolani, capo di Hayat tahrir al Sham. La pozza di sangue in cui Assad ha trasformato la Siria è così densa e profonda che persino una milizia jihadista è stata accolta dalla comunità internazionale sì con cautela e timore e diffidenza, ma anche con un briciolo di speranza che le cose in Siria possano migliorare. Anche perché fare peggio di Assad è impensabile, persino nella darkest timeline in cui viviamo ormai da un pezzo.

Cronaca – Mare fuori
Ancora non sappiamo quale sarà il destino della bambina salvata l’11 dicembre a largo di Lampedusa. Secondo quanto riportato dal medico responsabile del poliambulatorio dell’isola, la bambina di 11 anni avrebbe trascorso ore, forse giorni (due, dice lei, ma lo stato di shock potrebbe aver alterato la sua percezione del tempo: quando è stata ritrovata non era in ipotermia) nel mare in tempesta, con onde alte anche più di tre metri, aggrappandosi a camere d’aria usate come boe. Miracolosamente avvistata, alle 3 e 20 del mattino, dall’equipaggio del Trotamar III, mezzo della Ong tedesca Compass Collettive, sembra essere l’unica superstite di un naufragio di cui sono state vittime 45 persone. Ha raccontato di essere partita da Sfax, in Tunisia, insieme al fratello, anche lui fra i dispersi. Nel momento in cui scriviamo, i resti del naufragio non sono ancora state trovati.

Editoria – Caffi amari
A vederlo oggi, lo sconsiderato invito di Chiara Valerio a Leonardo Caffo è stato per il filosofo un tremendo boomerang di visibilità. Prima di quell’invito, nessuno, se non nella bolla editoriale, sapeva della sua esistenza, oggi, invece, la sentenza di primo grado con la condanna a 4 anni per maltrattamenti e lesioni nei confronti della ex compagna arrivata questa settimana è diventata di largo dominio. La Fiera di Roma finisce, il tribunale agisce e quello che voleva essere un favore a un amico si è trasformato in una volata tirata alla magistratura giudicante. Come si dice, dagli amici mi guardi Iddio.

Moda – Bla bla Blazy
Come abbiamo scritto qui, commentando l’addio di Matthieu Blazy a Bottega Veneta e l’insediamento da Chanel, negli ultimi tempi la moda si è rivelata capace di scatenare negli addetti ai lavori, ma non solo, un toto-nomi da fare invidia al Fantacalcio. Anche le reazioni emotive con cui questi annunci vengono accolti assomigliano un po’ a quelle dei tifosi. Sui social l’annuncio di Alessandro Michele da Valentino è stato festeggiato più del Natale. Questa settimana, alla notizia di John Galliano che lascia Maison Margiela (in tantissimi hanno condiviso la notizia commentando semplicemente così: «piango») sono seguite, il giorno dopo, altre due news importanti: Louise Trotter da Bottega Veneta e Blazy da Chanel. Chissà, magari mentre leggete queste righe sarà arrivato un altro annuncio, a confermare i gossip che intanto continuano a circolare.

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