Esce oggi nelle sale italiane il nuovo film dello Studio Ghibli, romanzo di formazione, avventura fantastica e, soprattutto, autobiografia dell'uomo che ha cambiato la storia dell'animazione contemporanea.
A cinquant'anni dalla prima al Festival di Cannes che entusiasmò e disgustò il mondo del cinema, il capolavoro di Marco Ferreri è tornato nelle sale in versione integrale e restaurata.
Diventata popolare durante la pandemia, l'app sta portando moltissimi utenti, soprattutto Gen Z, a riscoprire film di culto e classici del passato. Una comunità di cinefili sempre più numerosa alla quale ora si è unito anche Martin Scorsese.
Dopo vent'anni, il regista è tornato a Hollywood con Silent Night, film d'azione senza dialoghi con il quale stavolta vuole compiere l'impresa che non gli è riuscita nella sua prima esperienza americana: dimostrare di essere un autore.
Intervista allo scrittore che ha fatto di una storia di Wall Street del Novecento uno dei candidati al titolo di Grande romanzo americano.
La crisi ormai conclamata dei Marvel Studios è il segnale di un cambiamento nella cultura pop contemporanea: l'epoca dell'escapismo sta finendo, quella dei cinecomic anche.
Il conflitto in Medio Oriente ci sta impartendo ancora una volta una lezione che abbiamo già imparato prima con la pandemia e poi con l'invasione russa dell'Ucraina: i social non sono più i luoghi delle notizie.
Esce oggi nelle sale uno dei film più attesi e chiacchierati dell'anno, un dramma familiare che il regista usa per riscrivere la nascita della nazione americana.
Lior Raz, creatore, sceneggiatore e protagonista della serie ed ex soldato delle forze speciali israeliane, negli ultimi anni ha raccontato il conflitto israelo-palestinese come raramente è stato fatto in passato.
Oggi esce L'esorcista – Il credente, ennesimo tentativo di sequel. Stroncato dalla critica, ma un merito ce l'ha: è un'occasione per riscoprire l'originale del 1973.
Nel suo nuovo libro la giornalista insegue una quasi omonima con la quale continua a essere scambiata e che rischia di distruggerle la reputazione. E scopre così l'immenso universo del complottismo.
Il nuovo film di Pablo Larraín, vincitore a Venezia del premio per la Migliore sceneggiatura, è una satira horror che immagina Pinochet nei panni di un vampiro.
Siamo tornati a parlare di Lampedusa, di immigrati, di sbarchi. Un discorso che supereremo solo quando accetteremo l'obsolescenza dei confini, ci spiega in questa intervista l'antropologo Shahram Khosravi, autore di Io sono confine.
Tra i meriti del film c'è anche quello di aver fatto riscoprire il romanzo dello scrittore scozzese, una delle opere più strane, divertenti e sperimentali degli ultimi trent'anni.
L'attore ha rivendicato il diritto degli italiani a interpretare personaggi italiani, una polemica sull'appropriazione culturale in cui sono finiti in mezzo Adam Driver, Mads Mikkelsen e pure Vittorio Gassman.
Oggi alla Mostra del cinema di Venezia presenta il suo nuovo film, Ferrari, al quale lavora dal 1993, conferma della sua fama di regista che non si fa mai prendere dalla fretta. E che, per questo, non delude mai.