Su Amazon Prime è appena uscito Acque profonde di Adrian Lyne, un ritorno al genere cinematografico che è stato un racconto dell'America degli anni Novanta, quella degli scandali sessuali in politica, dei sex tape rubati e del «Sex is power».
Il nuovo film del regista losangelino (nelle sale dal 17 marzo) è una storia d'amore ma anche un racconto diverso della giovinezza come età delle possibilità e delle libertà.
In Orsi danzanti il reporter polacco Witold Szablowski racconta, attraverso le sofferenze degli orsi, la transizione verso la libertà dei Paesi socialisti e il crescente desiderio di ritorno ai tempi dell'Urss.
Il film di Matt Reeves, al cinema da oggi, rifonda ancora una volta il mito di Batman, trasformandolo però in una cosa diversa, inedita: non più eroe action ma detective, non più vendicatore solitario ma eroe popolare.
L'ultimo film di Kenneth Branagh è un'autobiografia, un racconto della sua infanzia in Irlanda che fa pensare a Roma di Cuarón e a È stata la mano di Dio di Sorrentino.
La serie Netflix firmata da Shonda Rhimes cerca di trasformare la scammer Anna Delvey in una eroina popolare, perdendo l'occasione di raccontare gli aspetti più interessanti e inquietanti della sua vicenda.
Storia di un gruppo di amici e colleghi che è riuscito a trasformare la passione per il gioco di ruolo in un piccolo impero dell'intrattenimento multimediale.
L'attore romano è il protagonista di Christian, nuova serie Sky, un ruolo diverso per un interprete che negli anni si è guadagnato la fama di "miglior secondo" del cinema italiano.
La serie di Ashley Lyle e Bart Nickerson è una delle più chiacchierate e apprezzate di questa stagione televisiva, un mix spericolato che tiene assieme Lost, Cast Away e Il signore delle mosche, horror, teen drama e commedia degli equivoci.
La vita e la carriera di Angela Merkel, da 37enne irrequieta a donna più potente d'Europa, raccontate nelle fotografie di Herlinde Koelbl.
Il podcast di Pablo Trincia e Debora Campanella racconta la notte del 13 gennaio 2012 attraverso le testimonianze delle persone che erano a bordo della nave, ricostruendo l'incidente attraverso una collezione di attimi e dettagli andati persi nelle cronache dell'epoca.
Dopo Favolacce i registi romani tornano con un film disordinato ed emozionante, un'altra riflessione sul tema del doppio, sul confine tra realtà e finzione, sul limite fragile e fondamentale tra luce e oscurità.
Il quarto capitolo della saga è un film completamente diverso dai tre che lo hanno preceduto: a Lana Wachowski non interessano più né la speculazione filosofica né il cinema d’azione, le importa solo raccontare una storia d’amore.
L'ultima opera di Adam McKay è allo stesso tempo disastrosa e affascinante, tentativo di satira e dichiarazione di odio per un mondo che il regista non considera più degno di essere salvato.
Per il terzo anno di pandemia, una lista di classici e perle da riscoprire.
L'arrivo della variante Omicron segna un momento nuovo nella storia della pandemia: sembravamo essere arrivati a una svolta, invece ci ritroviamo incastrati in un loop temporale che ci riporta sempre al momento iniziale.