Hype ↓
22:35 lunedì 1 dicembre 2025
È morto Tom Stoppard, sceneggiatore premio Oscar che ha reso Shakespeare pop Si è spento a ottantotto anni uno dei drammaturghi inglesi più amati del Novecento, che ha modernizzato Shakespeare al cinema e a teatro.
La Tv argentina ha scambiato Gasperini per il truffatore delle pensioni che si era travestito da sua madre Un meme molto condiviso sui social italiani è stato trasmesso dal tg argentino, che ha scambiato Gasperini per il Mrs. Doubtfire della truffa.
La parola dell’anno per l’Oxford English Dictionary è rage bait Si traduce come "esca per la rabbia" e descrive quei contenuti online il cui scopo è quello di farci incazzare e quindi interagire.
A giudicare dai nomi in gara, Carlo Conti vuole che Sanremo 2026 piaccia soprattutto ai giovani Tanti nomi emergenti, molto rap e veterani al minimo: è questo il trend di Sanremo 2026, pensato per un pubblico social e under trenta.
I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Papa Leone XIV ha benedetto un rave party in Slovacchia in cui a fare da dj c’era un prete portoghese Il tutto per festeggiare il 75esimo compleanno dell'Arcivescovo Bernard Bober di Kosice.
I distributori indipendenti americani riporteranno al cinema i film che non ha visto nessuno a causa del Covid Titoli molto amati da critici e cinefili – tra cui uno di Sean Baker e uno di Kelly Reichardt – torneranno in sala per riprendersi quello che il Covid ha tolto.
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.

Ai Golden Globe Oppenheimer ha stravinto contro Barbie

08 Gennaio 2024

L’ennesimo capitolo del Barbenheimer è andato in scena ai Golden Globe ed è stato il trionfo di Oppenheimer: cinque premi per il film di Christopher Nolan, vincitore nelle categorie Miglior film drammatico, Miglior attore in un film drammatico (Cillian Murphy), Miglior attore non protagonista (Robert Downey Jr.), Miglior regia e Miglior colonna sonora originale (Ludwig Göransson). «Da regista, so che accetto questo premio a nome di altre persone. I registi mettono assieme altre persone e le portano a fare il loro meglio», ha detto Nolan nel suo discorso. Il regista ha ringraziato la sua troupe per «l’incredibile lavoro» e in particolare Cillian Murphy, «mio complice da vent’anni». Quando è stato il momento di Murphy di salire sul palco, l’attore ha restituito i complimenti a Nolan, definendolo «un maestro e un visionario». Un momento di gloria c’è stato anche per Barbie, vincitore del premio nella neonata categoria Cinematic and Box Office Achievement: «Vogliamo dedicare questa vittoria a tutte le persone che si sono vestite per l’occasione e sono andate nel posto più bello del mondo: il cinema», ha detto Margot Robbie accettando il premio. Se i Golden Globe sono ancora un primo indizio su quello che succederà agli Oscar, il 10 marzo Oppenheimer partirà dunque in netto vantaggio.

Anche Povere creature! ha vinto due premi: quello per il Miglior film commedia o musicale e quello per la Miglior attrice in un film commedia o musicale (Emma Stone). A sorpresa, poi, nella categoria Migliore sceneggiatura hanno vinto Justine Triet e Arthur Harari per Anatomia di una caduta, vincitore anche del premio – questo ampiamente previsto – per il Miglior film in lingua straniera. Altra vittoria ampiamente prevista quella del Ragazzo e l’airone tra i film d’animazione. Per chiudere con i premi dedicati al cinema, Lily Gladstone (protagonista di Killers of the Flower Moon di Scorsese) è stata premiata come Miglior attrice in un film drammatico, Paul Giamatti come Miglior attore in un film commedia o musical (The Holdovers – Lezioni di vita) e Da’Vine Joy Randolph come Miglior attrice protagonista in un film commedia o musical (anche lei protagonista di The Holdovers).

Per la tv tutto è andato secondo le previsioni: Succession ha vinto praticamente tutto quel che c’era da vincere. L’ultima stagione della serie di Jesse Armostrong è stata premiata con il Golden Globe per la Miglior serie drammatica, Miglior attrice in una serie drammatica (Sarah Snook), Miglior attore in una serie drammatica (Kieran Culkin, che ha battuto i colleghi Brian Cox e Jeremy Strong) e Miglior attore non protagonista (Matthew Macfadyen). L’altra serie di cui tutti hanno parlato nel 2023, The Bear, ha vinto invece tre premi: quello per la Miglior serie commedia o musicale, quello per il Miglior attore protagonista (Jeremy Allen White) e la Migliore attrice protagonista (Ayo Edebiri). Nelle miniserie è stato il trionfo di Beef, vincitore del premio per Best Television Limited Series, Anthology Series or Motion Picture Made for Television, per la migliore interpretazione maschile (Steven Yeun) e femminile (Ali Wong).

Articoli Suggeriti
Leggi anche ↓
È morto Tom Stoppard, sceneggiatore premio Oscar che ha reso Shakespeare pop

Noto al grande pubblico come vincitore di un Oscar e di un Golden Globe per la sceneggiatura di Shakespeare in Love.

A Sanremo tiferemo per Sayf

Padre italiano, madre tunisina, una vita tra Rapallo e Genova, non riesce a scegliere chi preferisce tra Bob Marley e Fabrizio De André, ma soprattutto è una delle più interessanti novità del rap italiano: la nostra intervista dal numero di Rivista Studio.

La parola dell’anno per l’Oxford English Dictionary è rage bait

Si traduce come "esca per la rabbia" e descrive quei contenuti online il cui scopo è quello di farci incazzare e quindi interagire.

A giudicare dai nomi in gara, Carlo Conti vuole che Sanremo 2026 piaccia soprattutto ai giovani

Tanti nomi emergenti, molto rap e veterani al minimo: è questo il trend di Sanremo 2026, pensato per un pubblico social e under trenta.

di Studio
I libri del mese

Cosa abbiamo letto a novembre in redazione.

La vita vera, istruzioni per l’uso

L'uso dei dispositivi, i social, l'intelligenza artificiale ci stanno allontanando dalla vita vera. Come fare allora a ritrovare una dimensione più umana? Un viaggio tra luddisti, nuove comunità e ispirazioni, nel nuovo numero di Rivista Studio.