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10:36 lunedì 23 giugno 2025
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.

Literary Hub ha selezionato i 20 romanzi in lingua inglese del decennio

21 Novembre 2019

«Sebbene siamo consapevoli di quanto contestabili saranno le nostre scelte, abbiamo deciso di raccogliere i migliori romanzi scritti e pubblicati in lingua inglese tra il 2010 e il 2019», scrive Emily Temple sul sito Literary Hub. «Ce ne sono molti e di genere diverso», come Trust Exercise con cui Susan Choi ha vinto il National Book Award 2019, L’amante della tigre, sullo spettro della guerra nell’Ex Jugoslavia, e l’umorismo nero de I miei piccoli dispiaceri, «pertanto sceglierli è stato oggetto di discussione». Tra commedie e drammi contemporanei, Literary Hub ha fornito la sua lista in ordine cronologico, «sperando che qui in mezzo si trovi anche il vostro preferito».

  1. Jennifer Egan, Il tempo è un bastardo (2010)
  2. David Mitchell, I mille autunni di Jacob de Zoet (2010)
  3. Denis Johnson, Train Dreams (2011)
  4. Julie Otsuka, Venivamo tutte per mare (2011)
  5. Téa Obreht, L’amante della tigre (2011)
  6. Jesmyne Ward, Salvare le ossa (2012)
  7. Rachel Kushner, I lanciafiamme (2013)
  8. Miriam Towes, I miei piccoli dispiaceri (2014)
  9. Jenny Offill, Dept. Of Speculation (2014)
  10. Paul Beatty, Lo schiavista (2015)
  11. Viet Thanh Nguyen, Il simpatizzante (2015)
  12. Hanya Yanagihara, A little life (2015)
  13. N. K. Jemisin, La quinta stagione (2015)
  14. Rachel Cusk, Outline (2015)
  15. Colson Whitehead, La ferrovia sotterranea (2016)
  16. Adam Haslett, Imagine Me Gone (2016)
  17. Richard Powers, Il sussurro del mondo (2018)
  18. Hernand Diaz, Il falco (2018)
  19. Susan Choi, Trust Exercise (2019)
  20. Anna Burns, Milkman (2019)

In pochi al pari di Sally Rooney hanno poi avuto la forza di comunicarci, con tutta l’intensità della loro penna, quanto dietro a un viso normale, a un’espressione normale, a un corpo normale, si nascondano in realtà anime uniche. È accaduto in Persone normali, pubblicato il 28 agosto del 2018 e inserito ora, sempre da Literary Hub, in un’ulteriore lista di 19 libri su cui le opinioni sono state discordanti. Quelli che hanno fatto versare lacrime ad almeno uno della loro redazione, che lo hanno tormentato nel sonno come Il mio anno di riposo e oblio di Otessa Moshfegh. Amati, sospesi sul comodino in attesa di trovare il tempo per terminarli. E poi consumati. È il caso tra questi, di C, di Tom McCarthy, La donna del piano di sopra di Claire Messud e Nel mondo a venire, acclamato romanzo di Ben Lerner. E ancora con Sing Unburied Sing, grazie a cui Jesmyn Ward ha vinto il National Book Award e con L’idiota di Elif Batuman, collaboratrice del New Yorker che ruba i suoi titoli a Dostoevskij.

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