Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

Elon Musk persona più odiata dell'anno, Italia Paese modello, il solito dibattito su Sorrentino e le altre notizie di cui si è parlato negli ultimi giorni.

di Studio

Un meme con l'immagine diventata virale dall'ultima puntata di Succession

Personaggi – Musk attacks!
Chissà se nella redazione di Time avevano previsto le reazioni alla scelta di nominare Elon Musk “Persona dell’anno 2021”. D’altronde lo sapevano, i redattori di Time, che Musk è uno di quei personaggi per i quali “divisivo” è a malapena un eufemismo. «Clown, genio, edgelord, visionario, imprenditore, showman», lo ha definito la rivista. «Peggiore scelta di sempre», ha risposto un coro piuttosto nutrito di commentatori.

Cinema – Hanno tutti ragione
Essendo il dibattito culturale italiano un’eterna ripetizione di se stesso, anche questa volta al nuovo film di Paolo Sorrentino è seguita una settimana di polemiche sul nuovo film di Paolo Sorrentino. La divisione è la solita: da una parte chi considera È stata la mano di Dio uno splendido film, dall’altra chi lo ritiene insopportabile. Nel frattempo Sorrentino si prende la nomination ai Golden Globe e si prepara, di nuovo, a essere apprezzato di più (e prima) all’estero che in Italia

Letteratura – Michel, ma belle
Tre anni dopo Serotonina, Michel Houellebecq torna con un nuovo romanzo di cui, però, al momento si parla molto ma si sa poco. Nelle scorse settimane ci si era messo persino Bruno Le Maire, il Ministro dell’economia francese, a stuzzicare i lettori facendo intendere di sapere ma di non poter dire («credo che la sua prossima opera sarà a difesa dell’industria»). La Nave di Teseo ha mostrato la copertina del libro, che si intitolerà Annientare e uscirà il 7 gennaio.

Personaggi – La lezione di bell hooks
È scomparsa a 69 anni, nella sua casa in Kentucky, la critica e scrittrice bell hooks, il cui saggio Ain’t I A Woman: Black Women and Feminism ha segnato un punto di svolta radicale nel femminismo contemporaneo. Dobbiamo a Gloria Jean Watkins, che aveva scelto uno pseudonimo tutto in minuscole per sottolineare la sua condizione di donna nera nel mondo, alcune delle riflessioni più importanti sull’intersezionalità e le sfide che essa comporta.

Polemiche – It’s coming Rome
Come ogni anno, l’Economist ha scelto il Paese dell’anno: il titolo non è da intendersi come un riconoscimento del Paese più importante, più ricco o più felice del mondo, ma più che altro come un omaggio a quello che è «migliorato di più». E la scelta, per il 2021, è ricaduta sull’Italia: grazie a Mario Draghi, principalmente, e alla nostra percentuale di vaccinazione, ma il riconoscimento è anche un monito: tutto potrebbe cambiare presto, in peggio. Insomma, una iettatura.

Social – Edipo Roy
Con il finale della terza stagione, Succession si conferma la serie dell’anno. Tra le tante discussioni che l’ultimo episodio ha animato, complice anche il discusso profilo del New Yorker di Jeremy Strong, l’attore che interpreta Kendall e che sembra prendersi molto sul serio, c’è anche quella sull’immagine dei tre fratelli Roy nel bel mezzo di una stradina sterrata in Toscana. No, non sembra un quadro rinascimentale, ma sì, questa serie è incredibile.