L'attesissimo reboot dell'Uomo d'acciaio diretto da James Gunn è appena arrivato nelle sale, sorprendendo tutti. Perché è un film solare, divertente, nerd ma soprattutto politico.
Già il videogioco più discusso dell'anno, la nuova opera del game designer giapponese segna un cambiamento radicale della sua poetica: da sempre un ottimista, adesso anche lui sembra essersi rassegnato al peggio.
L'adattamento cinematografico del videogioco più popolare di sempre è in cima al box office. Per chi conosce Minecraft e la sua immensa influenza sulla cultura pop, non è nulla di sorprendente.
Depression Quest, Braid e altri titoli ancora hanno cercato di rivoluzionare l’industria dei videogiochi con prodotti provocatori e artistici. Ma si può parlare di controcultura in una delle più floride industrie dell’intrattenimento globale?