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19:43 martedì 9 dicembre 2025
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
Per impedire a Netflix di acquisire Warner Bros., Paramount ha chiesto aiuto ad Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e pure al genero di Trump Lo studio avrebbe chiesto aiuto a tutti, dal governo USA ai Paesi del Golfo, per lanciare la sua controfferta da 108 miliardi di dollari.
Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.
Dopo il furto dei gioielli, ora il Louvre è nei guai a causa delle infiltrazioni di acqua e degli scioperi dei dipendenti Le infiltrazioni hanno danneggiato 400 documenti della biblioteca del Dipartimento delle antichità egizie, confermando i problemi che hanno portato i lavoratori allo sciopero.
Le cose più interessanti dei Golden Globe 2026 sono The Rock, i film d’animazione e i podcast Più delle candidature per film e serie tv, queste categorie raccontano come sta cambiando l’industria dell'intrattenimento oggi.
Quentin Tarantino ha detto che Paul Dano è un attore scarso e i colleghi di Paul Dano hanno detto che Quentin Tarantino farebbe meglio a starsene zitto Tarantino lo ha accusato di aver “rovinato” Il petroliere, definendolo «un tipo debole e poco interessante».
Già quattro Paesi hanno annunciato il boicottaggio dell’Eurovision 2026 dopo la conferma della partecipazione di Israele Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato la loro intenzione di boicottare questa edizione se davvero a Israele verrà permesso di partecipare.
Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto per la prima volta il bianco come colore dell’anno L'azienda ha spiegato che dietro la scelta non c'è nessuna intenzione politica né sociale, ma ormai è troppo tardi, la polemica è esplosa.

Cos’è successo agli Emmy 2021

20 Settembre 2021

Nonostante la solita vittoria del solito RuPaul, premiato per l’ennesima volta per Drag Race e definitivamente incoronato come persona nera con più vittorie nella storia degli Emmy, il vero protagonista degli Emmy 2021, che si sono tenuti a Los Angeles lo scorso 19 settembre, è stato l’hashtag #EmmysSoWhite: nonostante una lista di candidati da record, nessun attore nero è riuscito a vincere un premio. Niente per Billy Porter e Mj Rodriguez (tra i protagonisti di Pose, che ha vinto solo tre Emmy per costumi, trucco e acconciature), niente per Michael K. Williams (Lovecraft Country), niente per Kenan Thompson e Bowen Yang (Saturday Night Live). Unica eccezione Michaela Coel, britannica di origine ghanese, nominata per quattro Emmy e premiata per aver scritto I May Destroy You: Coel è la prima donna nera a ricevere un premio in questa categoria. Prima di lei soltanto uomini tra cui David Mills (The Corner), Anthony Hemingway (American Crime Story: The People v. O.J. Simpson) e Stephen Williams e Christal Henry (Watchmen). Il suo discorso è stato il momento più intenso della serata: «Agli scrittori dico “scrivi il racconto che ti spaventa, che ti fa sentire incerto, che non è comodo, che ti sfida”. In un mondo che ci invita a sfogliare le vite degli altri per aiutarci a stabilire meglio come ci sentiamo e a sentire a nostra volta il bisogno di essere costantemente visibili – poiché la visibilità di questi tempi sembra in qualche modo equivalere al successo – non abbiate paura di scomparire per un po’ e vedere cosa arriva nel silenzio. Dedico questa storia a tutti i sopravvissuti a un’aggressione sessuale».

Le donne hanno però dominato le categorie creative. È stata la prima volta, infatti, che due donne hanno vinto per la regia: Lucia Aniello per Hacks (ancora inedita in Italia) e Jessica Hobbs per The Crown. Come riporta Variety, però, la delusione generale per una serie di premiazioni prevedibili e molto “safe” ha sovrastato l’entusiasmo per il ritorno delle premiazioni di persona dopo l’interruzione causa Covid dell’anno scorso. A stravincere davanti ai 600 invitati, tutti rigorosamente vaccinati, è stata infatti The Crown, serie già premiatissima, ideata da Peter Morgan e prodotta da Netflix. Olivia Colman ha vinto come miglior attrice protagonista, Josh O’Connor come miglior attore, la serie ha vinto la statuetta come miglior serie drammatica (in tutto si è portata a casa 8 Emmy). Ben 4 Emmy per Ted Lasso, una commedia abbastanza sconosciuta in Italia che ha per protagonista un allenatore di football americano, ideata da Jason Sudeikis per Apple Tv+. La regina degli scacchi è stata premiata come miglior miniserie dell’anno e Kate Winslet è stata premiata come miglior attrice di una mini serie per Omicidio a Easttown (Hbo). Netflix si è imposta per la prima volta nella storia degli Emmy come la piattaforma con più vittorie con ben 44 statuette, mentre Hbo, di solito regina dell’evento, si è fermata a 19. I critici americani hanno sottolineato come le serie provenienti dalle piattaforme streaming abbiano ormai conquistato la scena, interpretando quest’edizione come una celebrazione del tramonto della vecchia televisione.

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