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14:17 lunedì 22 dicembre 2025
Il ministero della Giustizia americano ha fatto prima sparire e poi ricomparire una foto di Trump con Epstein Il Department of Justice sostiene che tutto è stato fatto per «proteggere delle potenziali vittime di Epstein» ritratte nella foto.
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.

Cos’è successo agli Emmy 2021

20 Settembre 2021

Nonostante la solita vittoria del solito RuPaul, premiato per l’ennesima volta per Drag Race e definitivamente incoronato come persona nera con più vittorie nella storia degli Emmy, il vero protagonista degli Emmy 2021, che si sono tenuti a Los Angeles lo scorso 19 settembre, è stato l’hashtag #EmmysSoWhite: nonostante una lista di candidati da record, nessun attore nero è riuscito a vincere un premio. Niente per Billy Porter e Mj Rodriguez (tra i protagonisti di Pose, che ha vinto solo tre Emmy per costumi, trucco e acconciature), niente per Michael K. Williams (Lovecraft Country), niente per Kenan Thompson e Bowen Yang (Saturday Night Live). Unica eccezione Michaela Coel, britannica di origine ghanese, nominata per quattro Emmy e premiata per aver scritto I May Destroy You: Coel è la prima donna nera a ricevere un premio in questa categoria. Prima di lei soltanto uomini tra cui David Mills (The Corner), Anthony Hemingway (American Crime Story: The People v. O.J. Simpson) e Stephen Williams e Christal Henry (Watchmen). Il suo discorso è stato il momento più intenso della serata: «Agli scrittori dico “scrivi il racconto che ti spaventa, che ti fa sentire incerto, che non è comodo, che ti sfida”. In un mondo che ci invita a sfogliare le vite degli altri per aiutarci a stabilire meglio come ci sentiamo e a sentire a nostra volta il bisogno di essere costantemente visibili – poiché la visibilità di questi tempi sembra in qualche modo equivalere al successo – non abbiate paura di scomparire per un po’ e vedere cosa arriva nel silenzio. Dedico questa storia a tutti i sopravvissuti a un’aggressione sessuale».

Le donne hanno però dominato le categorie creative. È stata la prima volta, infatti, che due donne hanno vinto per la regia: Lucia Aniello per Hacks (ancora inedita in Italia) e Jessica Hobbs per The Crown. Come riporta Variety, però, la delusione generale per una serie di premiazioni prevedibili e molto “safe” ha sovrastato l’entusiasmo per il ritorno delle premiazioni di persona dopo l’interruzione causa Covid dell’anno scorso. A stravincere davanti ai 600 invitati, tutti rigorosamente vaccinati, è stata infatti The Crown, serie già premiatissima, ideata da Peter Morgan e prodotta da Netflix. Olivia Colman ha vinto come miglior attrice protagonista, Josh O’Connor come miglior attore, la serie ha vinto la statuetta come miglior serie drammatica (in tutto si è portata a casa 8 Emmy). Ben 4 Emmy per Ted Lasso, una commedia abbastanza sconosciuta in Italia che ha per protagonista un allenatore di football americano, ideata da Jason Sudeikis per Apple Tv+. La regina degli scacchi è stata premiata come miglior miniserie dell’anno e Kate Winslet è stata premiata come miglior attrice di una mini serie per Omicidio a Easttown (Hbo). Netflix si è imposta per la prima volta nella storia degli Emmy come la piattaforma con più vittorie con ben 44 statuette, mentre Hbo, di solito regina dell’evento, si è fermata a 19. I critici americani hanno sottolineato come le serie provenienti dalle piattaforme streaming abbiano ormai conquistato la scena, interpretando quest’edizione come una celebrazione del tramonto della vecchia televisione.

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