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00:48 sabato 6 dicembre 2025
Quentin Tarantino ha detto che Paul Dano è un attore scarso e i colleghi di Paul Dano hanno detto che Quentin Tarantino farebbe meglio a starsene zitto Tarantino lo ha accusato di aver “rovinato” Il petroliere, definendolo «un tipo debole e poco interessante».
Già quattro Paesi hanno annunciato il boicottaggio dell’Eurovision 2026 dopo la conferma della partecipazione di Israele Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato la loro intenzione di boicottare questa edizione se davvero a Israele verrà permesso di partecipare.
Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto per la prima volta il bianco come colore dell’anno L'azienda ha spiegato che dietro la scelta non c'è nessuna intenzione politica né sociale, ma ormai è troppo tardi, la polemica è esplosa.
L’acquisizione di Warner Bros. da parte di Netflix sta mandando nel panico tutta l’industria dell’intrattenimento La geografia del cinema e dalla tv mondiale cambierà per sempre, dopo questo accordo da 83 miliardi di dollari.
Lily Allen distribuirà il suo nuovo album anche in delle chiavette usb a forma di plug anale Un riferimento a "Pussy Palace", canzone più chiacchierata di West End Girl, in cui racconta come ha scoperto i tradimenti dell'ex marito, l'attore David Harbour.
Dario Vitale lascia Versace, appena nove mesi dopo esserne diventato direttore creativo Era stato nominato chief creative officer del brand, appena acquisito dal gruppo Prada, a marzo di quest'anno.
L’unica tappa italiana del tour di Rosalìa sarà a Milano, il 25 marzo Sono uscite le date del tour di Lux: partirà il 16 marzo 2026 da Lione e si chiuderà il 3 settembre a Portorico.
Secondo una ricerca, l’inasprimento delle leggi sull’immigrazione in Europa sta facendo aumentare e arricchire i trafficanti di essere umani Il Mixed Migration Centre ha pubblicato un ampio studio in cui dimostra che le politiche anti immigrazione stanno solo aggravando il problema che avrebbero dovuto risolvere.

Di cosa si è parlato questa settimana

I manganelli della municipale a Milano, il via vai dalla sede della Rai, il "caso Roccella" al Salone del libro di Torino e le altre notizie degli ultimi giorni.

27 Maggio 2023

Polemiche – L’ancella Roccella
C’è questa strana idea in Italia, che campeggia anche in menti apparentemente illuminate, che protestare va bene, ma fino a un certo punto. Bisogna protestare ma senza far dispiacere l’oggetto della protesta. Sono le opinioni di chi generalmente commenta le azioni degli attivisti climatici dicendo che la causa è giusta ma i metodi sono sbagliati. E che si è ampiamente espressa anche sul “caso Roccella”, la ministra che al Salone di Torino ha dovuto fronteggiare un gruppo di giovani incazzati che le hanno impedito di parlare. Fascismo? No, si chiama protesta, ed è proprio quella cosa lì.

Altre polemiche – Cronaca di una morte Annunziata
Prima c’era stato l’abbandono di Fazio, poi, dopo le nomine governative, anche Lucia Annunziata ci ha comunicato con una lettera di lasciare la Rai, perché, ha spiegato, non condivide le scelte della destra. Sui social, piccolo momento “editto bulgaro”, con quelli che gridano alla dittatura culturale. Il problema però è la logica di fondo che governa la Rai, che sia di destra o di sinistra, quella preistorica della lottizzazione. E forse ha ragione Fiorello, che ha commentato la vicenda dicendo che proprio perché non era d’accordo con la destra che Lucia Annunziata doveva restare.

Cronaca – Il brigadiere oscuro
Ci deve essere una ragione se in italiano non esiste un’esatta traduzione dell’inglese police brutality. La ragione deve essere che in Italia la “brutalità della polizia” non esiste, stando a sentire diversi protagonisti del dibattito pubblico. Il pestaggio – ripreso da un telefono e diffuso sui social – della polizia municipale di Milano ai danni di una donna transessuale ha aperto una discussione, raffinatissima e interessantissima, su tutte le buone ragioni e giuste circostanze nelle quali un pestaggio è necessario, persino benefico. Pochi secondi di video magari non bastano per esprimere un giudizio, certo. I commenti a quei pochi secondi di video, invece, sono più che sufficienti per deprimersi.

Letteratura – Odi et Amis
Non un grande scrittore, ma uno dei più grandi in circolazione, questo era Martin Amis, morto venerdì 19, e molto e giustamente celebrato questa settimana sui giornali del mondo. Raffinato stilista, capace di grandi odi e di altrettanto grandi amori, romanziere e critico di livello altissimo, è curiosamente morto della stessa malattia del suo amico fraterno Christopher Hitchens (tumore all’esofago). Per fortuna, e sicuramente non a caso, ci ha lasciato un ultimo romanzo, che è una storia della sua vita, dei suoi incontri straordinari, dei suoi eroi letterari, dei suoi molti amori. Uscito, questo sì per caso, proprio questa settimana per Einaudi.

Cinema – Don’t Look Back in Anger
È morto l’11 maggio ma la notizia è stata diffusa soltanto due settimane dopo. Kenneth Anger aveva 96 anni, aveva smesso di fare film da dieci (l’ultimo è Airships, del 2013) ma il suo nome è rimasto sempre, e rimarrà sempre, nel mito fondativo della cultura underground americana. I suoi sono film quasi impossibili da spiegare perché fatti per stregare, tra citazioni mitologiche, fascinazioni demoniache – l’uomo era talmente ossessionato da Lucifero da tatuarselo sul petto – e rimandi religiosi. Per scoprirlo o riscoprirlo: i suoi film si trovano su YouTube (per il momento), il suo libro più famoso, Hollywood Babilonia, in Italia è edito da Adelphi.

Musica – CantaTina
Tina Turner è una delle cantanti per le quali è stato necessario cominciare a usare una parola nuova – performer – nel tentativo di definire quello che succedeva quando saliva sul palco. Non era solo una cantante, non si limitava a ballare, era «Un’immagine di gioia pura, aveva due gambe così potenti che sembravano in grado di fermare il traffico. Anzi, di fermare il tempo, se solo lei avesse voluto», così la si descrive nel documentario Hbo Tina, a detta di molti la migliore delle sue biografie. È morta a 83 anni nella sua casa di Küsnacht, vicino Zurigo, e subito dopo che la notizia si è diffusa, il mondo ha risposto alla domanda che Turner si era posta per tutta la vita: «Possibile che non ci sia nessuno che trovi della bellezza in questa donna?».

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di Studio
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Due vittorie di larga misura in due regioni favorevoli producono nel Pd e nel centro sinistra tutto una settimana di grandi entusiasmi.