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14:49 giovedì 17 luglio 2025
Persino Trump adesso dice che la teoria del complotto su Epstein è «una ca**ata» Potrebbe centrare il fatto che ora è lui quello accusato di essere negli Epstein Files che i suoi sostenitori vogliono vedere pubblicati.
Molte persone stanno commentando il teaser di Stranger Things 5 dicendo che è passato così tanto tempo che ormai non si ricordano più niente A regnare nelle reazioni al promo del gran finale della serie Netflix sembra essere la confusione: cosa è successo prima del lungo stop?
Si è scoperto che gli Houthi si finanziano vendendo armi sui social Un'inchiesta del Tech Transparency Project ha rivelato centinaia di gruppi e profili coinvolti nel traffico di armi sui social. A quanto pare, senza che nessuno finora si accorgesse di nulla.
È uscito il primo trailer di After the Hunt, il prossimo film di Luca Guadagnino Protagonisti Julia Roberts, Andrew Garfield e Ayo Edebiri. Esce il 16 ottobre, data per la quale Guadagnino ovviamente avrà girato almeno altri due film.
Il cagnolino Krypto di Superman è talmente adorabile che ha fatto aumentare del 500 per cento le richieste di adozioni di cani negli Usa Un altro successo del film diretto da James Gunn.
Il Premier francese Bayrou ha detto che per risanare il debito pubblico i francesi dovranno lavorare anche a Pasquetta E anche l'8 maggio, giorno in cui si festeggia la fine della Seconda guerra mondiale. Tutto per aumentare la produttività e sistemare i conti.
Nemmeno Martin Scorsese riusciva a credere di essere stato candidato all’Emmy come attore Per l'interpretazione di se stesso nella serie The Studio si è guadagnato la prima nomination a un premio da attore della sua vita, a 82 anni.
Il figlio di Liam Gallagher si sta facendo bello ai concerti degli Oasis indossando le giacche del padre Gene Gallagher è stato pizzicato a indossare una giacca Burberry di papà al concerto di Manchester: l’ha definita un «cimelio di famiglia».

La migliore biografia di Tina Turner è il documentario Hbo Tina

25 Maggio 2023

«Come si fa a ritirarsi con discrezione, a sparire e basta?», chiedeva e si chiedeva Tina Turner in Tina, il documentario Hbo del 2021 che tanti, dopo la notizia della sua morte, stanno invitando a vedere descrivendolo come la sua migliore biografia. “Anche se conoscete la storia di Tina Turner, dovreste comunque guardare Tina“, è il titolo di una bellissima recensione pubblicata da Vulture nel marzo del 2021 e riproposta in queste ore come ultimo omaggio alla Queen of Rock and Roll. Come scrive Jen Chaney nel suo pezzo, la storia di Turner è stata raccontata tante volte: in una famosissima intervista a People del 1981, in cui raccontava le violenze subite nei sedici anni di matrimonio con Ike Turner; nell’autobiografia I, Tina, e poi nel film che da quel libro fu tratto, What’s Love Got to Do With It (a interpretate Turner in quel film era Angela Bassett, una delle prime a omaggiarla con una dichiarazione a Variety: «Come si può dire addio a una donna che è diventata la padrona del suo dolore e dei suoi traumi e li ha usati per cambiare il mondo?»). Ma il documentario Hbo resta il miglior racconto della vita e della carriera di Turner: perché è lei a raccontare se stessa, «guardando dritta nelle cinepresa».

Quasi metà del film racconta il matrimonio con Ike Turner, dal quale Turner scappò all’inizio degli anni Ottanta. Scappò in senso letterale: lasciò il marito in una stanza di un albergo di Dallas e si mise a correre in mezzo al traffico pur di allontanarsi da lui. I registi Dan Lindsay and T.J. Martin si soffermano anche sulle conseguenze che quegli anni di violenza ebbero sul corpo e sulla mente di Turner: i lividi, le insicurezze, la dipendenza dai sonniferi. L’altra metà del documentario, però, mostra tutto quello che Tina Turner ha rappresentato da quel momento in poi: «quando alla fine degli anni Ottanta saliva sul palco e cantava “What’s Love Got to Do With It” davanti a folle che sembravano infinite, era un’immagine di gioia pura, aveva due gambe così potenti che sembravano in grado di fermare il traffico. Anzi, di fermare il tempo, se solo lei avesse voluto», si dice nel film. La cosa che rende Tina diverso da tutti gli altri racconti di Turner è che in esso coesistono le due parti fondamentali della sua vita: la tragedia e il trionfo. Nel film, Turner spiega di aver sempre sofferto perché convinta che non ci fosse nessuno al mondo che la amasse. Era stata abbandonata dai suoi genitori, torturata dal marito, rimasta sola a chiedersi: «Cos’ho che non va? Ho vissuto tantissimi dolori, cazzo. Li ho analizzati. Mi sono guardata allo specchio, struccata, e mi sono chiesta “Possibile che non ci sia nessuno che trovi della bellezza in questa donna?”».

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La risposta a questa domanda, come spesso capita nella vicenda umana, è arrivata alla fine. In queste ore, ovviamente, sono tantissime le persone che stanno ricordando Tina Turner. Angel Bassett, come detto, che interpretando lei ottenne la sua prima nomination agli Oscar. Beyoncé, che l’ha definita «la sua regina». Oprah Winfrey, che su Instagram ha raccontato di come la sua vita sia stata definita dal suo rapporto con Turner: prima fan, poi groupie, infine amica. George Miller ha raccontato al Guardian come è stato lavorare con Turner sul set di Mad Max oltre la sfera del tuono. E poi Mick Jagger, Diana Ross, Viola Davis, Magic Johnson (c’è un pezzo di Variety che li raccoglie tutti). Anche Michelle e Barack Obama, che in un comunicato stampa l’hanno definita «Potente. Inarrestabile. Sempre e comunque, senza vergogna, se stessa. Ha raccontato e cantato la sua verità nella gioia e nel dolore, nel trionfo e nella tragedia».

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