Hype ↓
10:11 mercoledì 12 novembre 2025
Hbo ha annunciato che V per Vendetta tornerà, stavolta come serie tv Del progetto al momento si sa pochissimo, ma è già stato confermato James Gunn nel ruolo di produttore esecutivo.
Le aziende di Big Tech stanno investendo nella creazione di neonati “di design”, cioè geneticamente modificati I miliardari della Silicon Valley hanno deciso che quello di cui l'umanità ha bisogno è una formula per creare “neonati potenziati”.
Secondo il presidente della COP30 i Paesi ricchi dovrebbero tutti prendere lezioni di ambientalismo dalla Cina André Corrêa do Lago ha detto che la Cina, uno dei tre maggiori inquinatori al mondo, è l'esempio che il resto del mondo dovrebbe seguire.
Prima di essere scarcerato, Sarkozy si è vantato su Instagram di tutte le lettere che stava ricevendo in carcere Un reel sull'Instagram dell'ex Presidente mostra le tante lettere, regali e cartoline inviategli dai sostenitori. Lui ha promesso che risponderà a tutti.
I giurati del Booker Prize hanno detto di aver premiato Nella carne di David Szalay perché «non abbiamo mai letto niente del genere» Già pubblicato in Italia da Adelphi, il romanzo di Szalay si conferma così, ancora una volta, uno dei libri dell'anno.
Dopo il flop di Megalopolis, Francis Ford Coppola è così indebitato che ha dovuto mettere in vendita la sua isola caraibica privata Dopo un orologio da un milione di dollari, Coppola è stato costretto a rinunciare anche all'isola caraibica di Coral Caye, suo ritiro estivo.
Si è scoperto che il Fedora Man, l’elegantissimo uomo fotografato il giorno della rapina al Louvre, è un 15enne che si veste sempre elegantissimo Non un giornalista né un detective né un cosplayer né un buontempone: Elias Garzon Delvaux è solo un ragazzo a cui piace vestire elegante e visitare musei.
Lo scandalo che ha portato alle dimissioni dei capi della Bbc ricorda molto la trama di The Newsroom 2 di Aaron Sorkin Il video manipolato di un discorso di Donald Trump ha portato alle dimissioni del direttore generale Tim Davie e della Head of News Deborah Turness.

TikTok e le elezioni in America

Nonostante vieti gli annunci dei politici, la popolare piattaforma potrebbe essere uno dei luoghi dove si mobilita il voto dei più giovani.

28 Ottobre 2020

Quello che rende speciale TikTok, la popolare piattaforma dove si possono registrare brevi video utilizzando sfondi, voci ed effetti speciali, è l’algoritmo che costruisce la sua pagina “For You”, quella su cui si approda appena aperta l’app. È un meccanismo che secondo molti analisti è il vero segreto del suo stratosferico successo, poiché utilizza le abitudini degli utenti (ovvero la tipologia di video più guardati) per suggerire contenuti simili, ma allo stesso tempo permette a qualsiasi creator, indipendentemente dal numero di persone che seguono la sua pagina, di diventare virale. Al contrario di quello che succede su Instagram e Twitter, su TikTok non è raro che profili con poche centinaia o migliaia di follower raggiungano visualizzazioni vertiginose: una volta approdati nella pagina “For You”, la possibilità di raggiungere milioni di persone interessate a quel tipo di contenuto è a portata di mano. Si è detto spesso che anche per questo motivo, TikTok è diventata l’app preferita della Generazione Z [i nati tra il 1995 e il 2010, nda], che lì ogni giorno riversa mini video di balletti casalinghi, duetti improvvisati e, perché no, brevi e sui generis messaggi di engagement politico.

Della comparsa dei contenuti a sfondo politico su TikTok, qui su Studio ne avevamo parlato un bel po’ di tempo fa, quando i giovani creator avevano iniziato a utilizzare la piattaforma per parlare di cose come il riscaldamento globale, il razzismo, il body shaming o l’incarcerazione di massa degli Uiguri in Cina, come nel celebre caso di Feroza Aziz, bannata e poi riammessa sull’app alla fine dello scorso anno. Quello che ci si chiede ora, però, è che ruolo può svolgere TikTok in America nel mobilitare i più giovani al voto, a una settimana dalle elezioni presidenziali e considerando la delicata situazione in cui si trova l’app, di proprietà della società cinese ByteDance e da alcuni mesi al centro del dibattito politico dopo lo strombazzato bando voluto da Trump, per ora di fatto bloccato. TikTok non permette ai politici di pubblicare inserzioni a pagamento, ma come ha raccontato Sophia Smith Galer in un recente podcast e un breve documentario realizzati per Bbc News, sulla piattaforma si sono comunque formate grandi coalizioni di giovani attivisti, spesso riuniti in account collettivi che si chiamano “house”, che si sono presi l’incarico di mobilitare i loro coetanei verso il voto. Al contrario di quello che si potrebbe pensare, su TikTok non ci sono solo giovani democratici pro Biden, anzi. Secondo uno studio citato da Smith Galer, i profili assimilabili all’area repubblicana o comunque conservatrice producono circa il 60 per cento di contenuti in più rispetto ai loro corrispettivi liberal. Account come @TheRepublicanHypeHouse o @TheRepublicanGirlls sono infatti molti seguiti e popolari, e collezionano milioni di like quando finiscono nella pagina “For You”.

Nonostante diversi sondaggi abbiano rilevato che il candidato preferito dalla Gen Z fosse Bernie Sanders, Biden può contare sul sostegno gruppi di attivisti come Rock the Vote e NextGen America che, come riporta Politico, hanno visto le registrazioni raggiungere il record durante il National Voter Registration Day, grazie anche all’engagement delle piattaforme digitali come TikTok. I giovani tra i 18 e i 24 anni che si sono registrati per il voto sono infatti aumentati in almeno 20 stati dall’ultima elezione presidenziale. Non sappiamo cosa voteranno, ma sappiamo che in moltissimi casi è la prima volta che votano: si tratta di una generazione il cui primo evento politico è stato la presidenza Trump, che ha assistito e spesso partecipato alle manifestazioni degli ultimi quattro anni, dalle Women’s March ai Fridays For Future, dalle proteste per le sparatorie di massa nelle scuole (in cui si richiedeva una riforma della legge sulle armi) fino a Black Lives Matter, uno snodo cruciale. Il sondaggio redatto da Politico/Morning Consult suggerisce che non è ancora chiaro se il Partito Democratico sarà in grado di convertire l’energia della Gen Z in voti effettivi e lealtà a lungo termine, soprattutto perché queste elezioni sono ostacolate da diversi fattori, a cominciare dal fatto di svolgersi in piena pandemia e dalla confusione sul voto via posta. Inoltre, alcuni esperti ritengono che, soprattuto per giovani attivisti di aerea liberal democratica, Joe Biden sia troppo centrista e che la protesta in strada sia lo strumento di opposizione politica preferita, anche rispetto al voto (mentre il 44 per cento degli elettori registrati ha affermato che protestare è una tecnica molto o in qualche modo efficace, il numero balza al 56 per cento quando a essere intervistati sono rappresentanti della Gen Z).

Tuttavia, secondo quanto riporta Time, un recente sondaggio della Harvard Youth Poll ha rilevato che l’affluenza alle urne tradizionalmente bassa degli elettori più giovani potrebbe essere diversa questo autunno: il 63 per cento dei suoi intervistati, di età compresa tra i 18 e i 29 anni, ha dichiarato che «voterebbe sicuramente», rispetto al 47 per cento nel 2016. E non è un segreto che durante questo anno di crisi, TikTok è emerso come uno spazio in cui milioni di esponenti della Gen Z si sono rivolti per esercitare il loro attivismo, impossibilitati nella maggior parte dei casi a uscire di casa e a occupare i tradizionali spazi dedicati alla politica, dalle scuole alle università fino ai rally della campagna elettorale. Le incognite, insomma, sono numerose, a cominciare dal coinvolgimento di tutti quei giovani che sono fuori dai circuiti universitari classici e il cui comportamento è difficile da tracciare. Magari si ritroveranno su TikTok dove potranno consultare la speciale guida alle elezioni che vuole evitare la diffusione di notizie false o dannose oppure, molto più probabilmente, guarderanno i video della pagina “For You”, selezionati chirurgicamente in base ai loro interessi. Come ha spiegato alla Bbc Eric Han, capo della sicurezza di TikTok, TikTok oggi si trova nella peculiare situazione di affrontare in un lasso di tempo brevissimo (formalmente è stata lanciata nel 2017) tutti quei problemi che i grandi social network che esistono da più di un decennio ancora non sono riusciti a risolvere, dalla disinformazione ai contenuti violenti fino alla manipolazione. Bisognerà aspettare per capire se la Gen Z avrà sviluppato anticorpi migliori di quelle delle generazioni precedenti per difendersi.

Articoli Suggeriti
Le aziende di Big Tech stanno investendo nella creazione di neonati “di design”, cioè geneticamente modificati

I miliardari della Silicon Valley hanno deciso che quello di cui l'umanità ha bisogno è una formula per creare “neonati potenziati”.

La tecnologia ha trasformato l’essere genitori nel mestiere più solitario e ansiogeno di tutti

Nel momento in cui la comunità è stata rimpiazzata da app e device, la genitorialità è diventata missione impossibile e merce preziosissima per le aziende, come racconta la giornalista Amanda Hess nel suo libro Un'altra vita.

Leggi anche ↓
Le aziende di Big Tech stanno investendo nella creazione di neonati “di design”, cioè geneticamente modificati

I miliardari della Silicon Valley hanno deciso che quello di cui l'umanità ha bisogno è una formula per creare “neonati potenziati”.

La tecnologia ha trasformato l’essere genitori nel mestiere più solitario e ansiogeno di tutti

Nel momento in cui la comunità è stata rimpiazzata da app e device, la genitorialità è diventata missione impossibile e merce preziosissima per le aziende, come racconta la giornalista Amanda Hess nel suo libro Un'altra vita.

Un imprenditore ha speso un milione di dollari per promuovere una collana AI a New York e tutte le sue pubblicità sono state vandalizzate

Avi Schiffman voleva far conoscere il suo prodotto ai newyorchesi. Che gli hanno fatto sapere di non essere interessati all'amicizia con l'AI.

Gli azionisti di Tesla hanno entusiasticamente approvato un pagamento da un bilione di dollari a Elon Musk 

Se Musk raggiungerà gli obiettivi che l'azienda si è prefissata, diventerà il primo trillionaire della storia incassando questo compenso da mille miliardi.

Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli

Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.

A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici

Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.