Hype ↓
09:37 venerdì 11 luglio 2025
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.
Trump si è complimentato con il Presidente della Liberia per il suo inglese, non sapendo che in Liberia l’inglese è la prima lingua Joseph Boakai, nonostante l'imbarazzo, si è limitato a spiegargli che sì, ha studiato l'inglese nella sua vita.
Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".
La novità più vista su Netflix è un documentario su una nave da crociera coi bagni intasati Si intitola Trainwreck: Poop Cruise, è in cima alla classifica negli Stati Uniti ed è popolarissimo anche nel resto del mondo.

Prendere sul serio la Generazione Z

Uno studio pubblicato da Irregular Labs e Chime for change, la campagna globale di Gucci per la parità di genere, racconta i giovani di oggi.

di Studio
14 Dicembre 2018

Spesso hanno più di un account Instagram – il Rinsta, che sta per “real Instagram”, e almeno un Finsta, “fake Instagram” – dove raccontano parti diverse della loro vita a platee differenti, sempre più ristrette, sono naturalmente indifferenti alle gerarchie e alla santificazione dell’attivismo perpetuata dalle generazioni precedenti, si sentono cioè cittadini attivi senza considerarsi supereroi, credono che il femminismo, per essere tale, debba essere necessariamente intersezionale, e sono consapevoli di come le molteplici identità digitali che si sono creati stiano modificando la loro percezione del sé. Sono i nati dal 1995 al 2012, quella Generazione Z che anche i più prossimi nella linea di discendenza, i Millennials schiacciati dalle congiunture economiche e dal cambio di passo antropologico in atto, faticano a comprendere del tutto. “All female is so 1994” si legge nell’Irregular Report recentemente pubblicato da Gucci nell’ambito della campagna Chime for Change, partita nel 2013 per promuovere e amplificare le voci di chi combatte per la parità di genere, e realizzato in collaborazione con Irregular Labs, piattaforma che si occupa di mappare abitudini e tendenze della Gen Z. Ha co-curato lo studio Nicolaia Rips, autrice-prodigio che a 17 anni ha pubblicato il suo primo romanzo, Trying to Float, in cui racconta la sua infanzia nel celebre Chelsea Hotel di New York, che ha ospitato moltissimi artisti e scrittori.

La relazione analizza il concetto di fluidità e, conseguentemente, il rapporto dei giovani adulti con i confini, le identità plurime e i sistemi che le accompagnano. Comprende statistiche, articoli di approfondimento, interviste e contributi provenienti da oltre trenta Paesi diversi. C’è una storia illustrata di com’è cambiato l’approccio al ballo scolastico dal 1800 a oggi realizzato da Pia Mileaf-Patel, giovane artista che già collabora con il New Yorker, un’indagine corale che esplora la condizione queer dal Brasile all’India, interviste con personalità quali l’attivista Sonita Alizadeh e l’astrofisica Priya Natarajan. C’è anche una bella conversazione con Sarah Chadwick, una delle ragazze sopravvissute alla strage di Parkland che ha contribuito a fondare “March For Our Lives”, il movimento di protesta che si batte per aumentare le restrizioni sull’acquisto delle armi negli Stati Uniti. A proposito dell’inaspettata celebrità raggiunta da Emma Gonzalez, il volto più conosciuto del movimento, Chadwick ha commentato: «la trattano come se fosse una celebrity, ma ha solo fatto un discorso». Della serie, siamo sicuri che quelli cresciuti con Instagram siano più egocentrici di chi li ha preceduti? C’è anche un’infografica che misura com’è cambiato il livello della mascolinità dei rapper, dai più giovani e apertamente queer, come Frank Ocean e Tyler, the Creator, a quelli ancora legati all’immagine dell’uomo duro, come Jay Z e Pusha T, fino ai più violenti, come Eminem e XXXTentacion.

La cosa più interessante che emerge dallo studio è dunque come per la Generazione Z la fluidità sia qualcosa di intrinseco a tutte le esperienze umane, e come essa riguardi, senza lo scalpore che le generazioni precedenti sono abituati a dare a queste etichette, tanto la sessualità quanto i rapporti lavorativi. La loro molteplicità, infatti, si manifesta dal modo in cui studiano, appassionandosi a più argomenti spesso da autodidatti, a quello in cui costruiscono le strutture professionali alle quali partecipano e/o dirigono. Per via di questa loro natura, perciò, saranno più preparati ad affrontare la destrutturazione, già in corso, del lavoro futuro. E probabilmente, per tutti questi motivi, sarà una delle tante cose che saranno in grado di aggiustare.

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.