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Negli Usa il Parmigiano Reggiano è così popolare che un’agenzia di Hollywood lo ha messo sotto contratto come fosse una celebrity La United Talent Agency si occuperà di trovare al Parmigiano Reggiano opportunità lavorative in film e serie tv.
I farmaci dimagranti come l’Ozempic si starebbero dimostrando efficaci anche contro le dipendenze da alcol e droghe La ricerca è ancora agli inizi, ma sono già molti i medici che segnalano che questi farmaci stanno aiutando i pazienti anche contro le dipendenze.
Kevin Spacey ha raccontato di essere senza fissa dimora, di vivere in alberghi e Airbnb e che per guadagnare deve fare spettacoli nelle discoteche a Cipro L'ultima esibizione l'ha fatta nella discoteca Monte Caputo di Limisso, biglietto d'ingresso fino a 1200 euro.
Isabella Rossellini ha detto che oggi non è mai abbastanza vecchia per i ruoli da vecchia, dopo anni in cui le dicevano che non era abbastanza giovane per i ruoli da giovane In un reel su Instagram l'attrice ha ribadito ancora una volta che il cinema ha un grave problema con l'età delle donne. 
Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, le donazioni per Gaza si sono quasi azzerate Diverse organizzazioni umanitarie, sia molto piccole che le più grandi, riportano cali del 30 per cento, anche del 50, in alcuni casi interruzioni totali.
Lorenzo Bertelli, il figlio di Miuccia Prada, sarà il nuovo presidente di Versace Lo ha rivelato nell'ultimo episodio del podcast di Bloomberg, Quello che i soldi non dicono.
Il più importante premio letterario della Nuova Zelanda ha squalificato due partecipanti perché le copertine dei loro libri erano fatte con l’AI L'organizzatore ha detto che la decisione era necessario perché è importante contrastare l'uso dell'AI nell'industria creativa.
Per evitare altre rapine, verrà costruita una stazione di polizia direttamente dentro il Louvre E non solo: nei prossimi mesi arriveranno più fondi, più telecamere, più monitor, più barriere e più addetti alla sicurezza.

Come fanno shopping Boomer, Gen X, Millennial e Gen Z

Uno studio sul mercato americano individua le differenze generazionali in fatto di abitudini di consumo. E rileva alcuni dati interessanti.

di Studio
14 Novembre 2019

Lasciando per un momento da parte l’esplosione del meme “Ok, boomer”, con cui tutti quelli nati dopo il 1995 prendono in giro chi ha più di 55-60 anni, non è difficile immaginare che le differenze generazionali si fanno sentire anche nel momento di fare shopping. Mentre si avvicina il Black Friday, che sarà il prossimo 29 novembre e darà il via alla stagione degli acquisti natalizi negli Stati Uniti, una recente ricerca di mercato del Gruppo Npd rileva infatti le diverse abitudini di consumo a partire dall’età anagrafica. Come segnala Fashionista, a spendere di più saranno quelli della Generazione X (i nati tra il 1960 e il 1980) seguiti dai Boomer, mentre i giovani tra i 18 e i 22 anni spenderanno molto di meno, probabilmente solo durante il Black Friday per approfittare di qualche sconto, e hanno già dimostrato di non essere così inclini allo shopping online come invece lo sono i loro fratelli maggiori, i Millennial, e i quarantenni.

Eppure, una cosa in comune le due generazioni attualmente in lotta su internet ce l’hanno. Se è vero infatti che, come rileva lo studio, i Boomer pianificano il loro shopping e continuano a preferire l’esperienza di acquisto reale rispetto a quella online, anche i ragazzi della Gen Z, pur essendo nativi digitali, sembrano guardare al negozio fisico con una certa nostalgia. C’è la fascinazione per marchi nati online come Dolls Kill, certo, ma c’è anche la voglia di vivere l’esperienza del negozio, che sembra quindi non aver del tutto perso la capacità di creare aggregazione sociale, come dimostra una ricerca di NRF del 2018 secondo cui il 98% dei ventenni ama ancora fare compere nei classici store. Ciò non significa che i negozi non debbano aggiornarsi: al contrario, è lecito supporre che i giovanissimi siano alla ricerca di esperienze d’acquisto che in qualche modo riflettano e amplifichino le loro abitudini digitali. Tornando al Black Friday, dopo il successo del 2018 che ha ribaltato il trend deludente degli ultimi anni, il 68% degli appartenenti alla Gen X intervistati da Npd prevede di spendere principalmente in abbigliamento e accessori, sia in negozi fisici che online (soprattutto Amazon). Il 20% dei Millennial, invece, farà shopping online e il 46% di loro è interessato a prodotti elettronici.

Se ci si sposta su altri mercati, però, le prospettive cambiano e lo dimostra il caso del Single’s day, la giornata di shopping collettivo che si è celebrata in Cina lo scorso lunedì 11 novembre. Come segnala Reuters, sull’aggregatore Alibaba quest’anno si è toccata la cifra record di 38,4 miliardi di dollari in ventiquattr’ore, «più di quanto Amazon ha raggiunto nell’ultimo trimestre di vendite online». La pratica del Single’s day è stata lanciata nel 2009 proprio dal colosso fondato da Jack Ma e secondo le stime di quest’anno ha coinvolto all’incirca 500 milioni di consumatori che però, scrive Il Sole 24 Ore, non cercano lo sconto ma il prodotto unico e l’esperienza di acquisto più facile e integrata. Acquisto, nemmeno a dirlo, che avviene online e senza meme generazionali: le differenze, semmai, sono tra i consumatori metropolitani e quelli che vivono nelle aeree più decentrate e rurali, per i quali l’e-shopping è fondamentale. I cinesi hanno sempre un bel modo di ricordarci che loro vivono nel futuro.

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