Hype ↓
03:47 venerdì 2 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Non solo Istanbul

Com'è che un sit in contro un centro commerciale si è trasformato in rivolta? C'è una "virata islamica" in Turchia? Cose da leggere per capire il contesto.

06 Giugno 2013

Tutto è cominciato da un sit in per protestare contro la costruzione della replica di una caserma militare, e relativo centro commerciale per i turisti (“una Las Vegas in salsa ottomana”, come l’ha definita lo storico Edhem Eldem), al posto di un parco. La polizia ha tentato di sgomberarlo a suon di manganellate, gas lacrimogeni, si è trasformata nella più grande protesta cui la Turchia assisteva da oltre un decennio. Perché c’erano altre questioni in ballo, e da parecchio tempo. Una di queste, ma non l’unica, era la cosiddetta “virata islamica” del governo turco, in mano da oltre dieci anni al partito “islamico moderato” Akp, eletto democraticamente ma che, a detta di alcuni, negli ultimi tempo sta cedendo a tentazioni autoritarie.

Alcuni segnali preoccupanti? Nel 2012 la Turchia è diventata la nazione con il più alto numero di giornalisti in prigione. In questi mesi il governo turco sta studiando misure per ridurre sensibilmente l’accesso all’aborto (secondo gli attivisti pro-choice, la nuova legge di fatto renderebbe l’aborto legale impossibile nelle aree rurali), e per limitare il consumo di alcol in pubblico («se proprio devi bere, almeno fallo a casa», ha detto il primo ministro Recep Tayyip Erdogan).

Ma la contrapposizione tra laici e islamici non è l’unica fonte di tensione. La protesta ha più di un’anima e, tra i manifestanti, c’è anche chi si oppone soprattutto alle politiche neo-liberiste di Erdogan, più che alla sua “virata islamica”. E, in tutto questo, bisogna ricordare che la Turchia non è una dittatura. Che l’Akp è stato votato da circa metà dei cittadini turchi e che, almeno per il momento, gode ancora di un vasto sostegno, anche grazie alla crescita economica che il paese ha conosciuto nell’ultimo decennio. Che, almeno in una fase precedente, il “religioso” Akp su alcuni aspetti è stato più “europeista” e “democratico” dello storico partito rivale, il “laico” Chp.

Insomma, la situazione è estremamente complessa. Per chi volesse capirci qualcosa di più, abbiamo messo a punto questa rassegna stampa, che serve un po’ da recap sugli eventi degli ultimi giorni e un po’ da approfondimento sui temi che hanno portato a questo punto. I primi tre sono articoli già apparsi su Studio, che forse avete già letto, che aiutano a mettere le proteste di oggi in un contesto più ampio. Gli altri quattro sono articoli recenti usciti sulla stampa internazionale, che aiutano a ricostruire la situazione attuale.
 

 

Nell’immagine: Istanbul, piazza Taksim, 5 giugno (foto di Uriel Sinai/Getty Images)

Articoli Suggeriti
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Leggi anche ↓
L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Le scorie del dibattito sul nucleare italiano

Tra ministri dalle idee non chiarissime, popolari pagine Facebook e cartoni animati virali su YouTube, la discussione sull'atomo in Italia è una delle più surreali degli ultimi anni.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.