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La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.
Trump si è complimentato con il Presidente della Liberia per il suo inglese, non sapendo che in Liberia l’inglese è la prima lingua Joseph Boakai, nonostante l'imbarazzo, si è limitato a spiegargli che sì, ha studiato l'inglese nella sua vita.
Ed Sheeran si è dato alla pittura e ha provato a imitare Jackson Pollock con risultati abbastanza discutibili Ma almeno si è sforzato di tenere "bassi" i prezzi delle sue "opere": meno di mille sterline a pezzo, che andranno tutte in beneficienza.
Dopo l’ultimo aggiornamento, Grok, l’AI di X, ha iniziato a parlare come un neonazista In una serie di deliranti post uno più antisemita dell'altro, Grok è pure arrivato a ribattezzarsi "MechaHitler".

Per i palestinesi che vivono in Israele non ci sono bunker antiaerei in cui cercare rifugio

Non ci sono perché non sono stati costruiti: con i bombardamenti iraniani i civili non hanno via di scampo.

17 Giugno 2025

Gli edifici distrutti e le vittime registrate ieri da Tamra, cittadina araba israeliana, rientrano in una lista che si è fatta già lunghissima. Morti ampiamente evitabili, conseguenza della discriminazione che subiscono i palestinesi che abitano dentro i confini israeliani. A Tamra infatti, così come nella maggior parte delle città e dei quartieri arabi in Israele, non sono state previste né costruite efficaci misure antiaeree. Come riporta Haaretz, tra città come Nahf, Deir Al-Asad, Majdal Krum, Majdal Sham abitano 53 mila persone che devono farsi bastare due bunker antiaerei. Solo Tamra conta 37 mila abitanti, l’altra cifra importante da ricordarsi quando si parlare di questa città è zero: tanti sono i bunker disponibili per gli abitanti. A cinque kilometri e mezzo di distanza, nella città di Mitzpeh Aviv vivono 1100 persone: i rifugi sono 13.

Bunker e rifugi sotterranei, che non mancano mai nella pianificazione urbana israeliana, nelle città arabe o a maggioranza araba non ci sono, nonostante le tante richieste della popolazione alle autorità. I razzi provenienti dal Libano hanno sempre costituito un pericolo per gli abitanti, anche se non si erano mai registrate vittime, come spiegato dagli stessi abitanti alla Cnn. Sotto i razzi iraniani si registrano già le prime vittime civili. I vicini, accorsi ad aiutare chi era rimasto bloccato sotto gli edifici crollati, hanno assistito a scene terribili di corpi smembrati dalle bombe. Se ora tutti in Israele guardano con apprensione al cielo notturno in attesa dei razzi iraniani, nel quartieri arabi la paura è ovviamente maggiore, perché quando le sirene suonano, non c’è nessun luogo sicuro in cui rifugiarsi.

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