Cultura | Coronavirus
La lo-fi girl è la vera icona della quarantena
Un misterioso canale che trasmette in diretta su YouTube con una gif che si ripete sempre uguale è la colonna sonora perfetta per queste giornate.
Qualche giorno fa un’amica mi ha mandato un vocale in cui raccontava che stava da un’ora sdraiata fuori, sul minuscolo balcone del suo micro-monolocale, e che per rilassarsi meglio si era spalmata la crema solare, anche se ormai, alle sei del pomeriggio, non rischiava certo di scottarsi: «Solo per sentire l’odore. Sto tenendo gli occhi chiusi e mi sto sforzando di immaginare di essere al mare». «Perché non ascolti un audio delle onde?», le ho suggerito per perfezionare il suo trip sensoriale. Non ci era mai venuto in mente di cercarli, ma abbiamo scoperto che su YouTube se ne trovano moltissimi. Si può scegliere tra un mare calmo e un mare mosso, tra solo onde e onde interrotte da altri rumori marini: il canto dei gabbiani, fronde di palma che si muovono leggere, un motoscafo che passa in lontananza.
Fatta eccezione per gli hikikomori, e per chi ha trascorso mesi o anni agli arresti domiciliari, ci troviamo tutti in una situazione inedita: difficile aver già provato prima, nella vita, cosa significa passare così tanto tempo in casa. I nostri 5 sensi stanno vivendo un momento molto particolare. Il tatto è stato forse il più colpito. Ma anche la vista: guardiamo solo lo schermo e l’interno della nostra casa, che ormai conosciamo a memoria. Il gusto e l’olfatto continuano a funzionare più o meno come sempre, certo non andiamo al ristorante, ma continuiamo a mangiare e l’odore della primavera lo sentiamo arrivare anche dalla nostra finestra. L’udito allora è il senso che meno risente della clausura: possiamo continuare a sentire le persone che amiamo, possiamo usare la musica per modificare le nostre emozioni. Certo, ci sono le ambulanze e lo stranissimo silenzio della sera, che può risultare estremamente corroborante oppure tragico, insopportabile, a seconda del nostro stato d’animo.
L’importanza della musica e del suono in generale per la nostra quarantena è evidente: lo dimostrano i video diventati virali in queste settimane, come quello, tra il serio e il faceto (è rilassante davvero!) dei vicini napoletani che litigano per ore. E così, oltre alle app per calmarsi con i suoi della natura e quelle per fare yoga finalmente gratis, in molti sono tornati a ripescare la famosa “lo-fi girl”, di cui si era tornato a parlare proprio all’inizio dell’anno. Una radio misteriosa – il canale si chiama ChilledCow – che trasmette la musica perfetta per “rilassarsi/studiare”, un genere caratterizzato dalla stasi: piccole porzioni sonore che rimandano a loro stesse, senza portarci né indietro né avanti, e si mantengono stabili, ripetitive, funzionando come una specie di metronomo. Eppure, nella sua apparente monotonia, è una musica in qualche modo struggente, che riesce a trasmettere una specie di nostalgia.
Secondo Dazed la ragazza che studia all’infinito nella sua camera (che poi, davvero sta studiando? Non è più bello immaginare che stia scrivendo sul suo diario?) in compagnia del suo gatto che guarda fuori dalla finestra, è diventata la poster girl di questo strano periodo, perché può insegnarci a ritrovare «la parte più lo-fi di noi stessi» e a vivere con calma le nostre giornate. Per capire perché, basta guardarla e ascoltarla: con le sue cuffie e l’espressione assorta, malinconica e un po’ annoiata, ma placida e tranquilla, emana un’atmosfera di calma e saggezza. Se si era parlato di lei prima della quarantena, è perché a febbraio YouTube aveva eliminato il video che andava avanti dal 2017 (per un totale di 13mila ore) per ripristinarlo il giorno dopo. Non era la prima volta che succedeva: la prima cancellazione avvenne a solo un mese dall’apertura, ma in quel caso c’era un problema di diritti, perché la gif che accompagnava i pezzi era tratta da I sospiri del mio cuore dello Studio Ghibli. Questa volta, invece, a quanto pare, si è trattato di un semplice errore.
Il video attuale è tratto evidentemente da quella scena (la ragazza adesso ha sulle cuffie la scritta del nome del canale “ChilledCrow”, opera dell’illustratore Juan Pablo Machado) e dalla finestra si alternano giorno e notte. È accompagnato da una sezione di commenti a scorrimento, una chat in diretta, in cui si riconoscono dei giovanissimi fan accaniti, presenti ogni giorno, connessi da tutto il mondo. Quando è stato tolto, però, la quantità di persone che hanno reagito con disperazione si è rivelata molto più grande, e la cifra di visualizzazioni sorprendentemente alta. Esistono diversi canali simili a questo. Nonostante il seguito molto forte, non sono redditizi: la maggior parte dei creatori ha scelto di mostrare una sola pubblicità agli spettatori permettendo loro di seguire una live potenzialmente infinita, quando uno youtuber, per dire, normalmente inserisce in un video di qualche minuto dai 3 ai 5 roll pubblicitari.
Come ogni fenomeno virale, quello della lo-fi girl ha dato vita a dei meme: quando il canale è improvvisamente sparito, qualcuno si è chiesto se la ragazza fosse finalmente riuscita a dare l’esame di maturità, postando immagini con la sua postazione all’interno della stanza vuota. Ancora prima qualcuno aveva realizzato un ribaltamento molto divertente con il gatto con le cuffie, intento a scrivere, e la ragazzina appollaiata su balcone. Noi italiani abbiamo prodotto una versione lo-fi hip hop che ha per protagonista Giuseppe Conte, che già ci aveva “deliziato” con la sua versione anime. E allora eccolo, mentre lavora in un washitsu autunnale, probabilmente preparando un decreto, rilassandoci con la sua voce monotona e rassicurante. Come segnala Vice, c’è anche una versione con Angela Merkel, Boris Johnson e Bernie Sanders.
Il successo dei canali in cui una ragazza studia o si rilassa cullata da un sottofondo musicale monotono, senza ritornello né strofe, è un fenomeno di cui si è già molto parlato, collegandolo a quello del sad rap e della xanax music. Nel 2018, su Noisey, Sergio Savini scriveva: «Un flusso costante e comfy di beat prodotti da artisti senza nome come quello delle radio lo-fi hip hop è la colonna sonora appropriata per una generazione paralizzata». Ecco, ora siamo tutti paralizzati. «Il desiderio», continuava Savini, «è quello di sostare in una fluttuante stasi di torpore indotto musicalmente». Secondo lui la grandezza del fenomeno lo-fi era di aver trasformato l’indifferenza e la monotonia da «motivo di frustrazione a dispositivo consolatorio». L’eterno ritorno dell’uguale, allora, non è la tortura prefigurata da Nietzche, ma una rassicurante presenza sonora stabile e ripetitiva, che aiuta a concentrarsi quando niente è certo.
L’interruzione del canale e il suo ritorno proprio durante il periodo di quarantena ha trasformato l’emblema di una generazione nel simbolo di un momento storico. «C’è sempre stato qualcosa di malinconico nella ragazza del video, anche molto prima del Coronavirus», scrive Sophie Atkinson su Dazed. «Perché una giovane donna che vive in un’entusiasmante metropoli (la città fuori dalla sua finestra mi è sempre sembrata un miscuglio di Lisbona, Barcellona e Parigi, o anche Napoli o Roma) ha scelto di rimanere chiusa a scrivere 24 ore su 24 e non si trova fuori in un bar insieme ai suoi amici?». L’arrivo del Coronavirus ha risolto il mistero: sta semplicemente cercando di passare il suo tempo al meglio, evitando di scrollare Instagram sdraiata sul letto. Fa quello che dovremmo fare tutti: riflette, sta seduta con la schiena dritta, ascolta musica rilassante, e sembra accettare lo scorrere del tempo per quello che è, senza proiettarsi troppo nel passato o nel futuro. Anche se questo, in realtà, non è poi così sicuro, visto che non possiamo sapere cosa sta scrivendo.