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05:39 lunedì 17 novembre 2025
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.
Nel primo teaser del Diavolo veste Prada 2 si vede già la reunion di Miranda e Andy Le protagoniste salgono insieme sull’ascensore che porta alla redazione di Runway, riprendendo una scena cult del film originale.

Giorgio Parisi, il fisico, si è ritrovato a sua insaputa presidente di una commissione del Ministero della salute perché al ministero lo hanno confuso con Attilio Parisi, medico

E adesso sembra che nessuno al ministero riesca a trovare una maniera di risolvere il problema.

14 Ottobre 2025

Alla prima riunione della commissione sul controllo antidoping del Comitato tecnico sanitario del ministero della Salute mancava solo una persona: il presidente Giorgio Parisi, già premio Nobel per la fisica nel 2021. Assente giustificato, però: grazie a una telefonata di Michele Bocci di Repubblica, abbiamo scoperto che Giorgio Parisi non aveva idea di essere stato nominato presidente della commissione sul controllo antidoping del Comitato tecnico sanitario del ministero della Salute: nessuno lo ha avvisato, pare. Però il suo nome e il suo cognome, Giorgio Parisi, compare «nero su bianco in un provvedimento del ministero alla Salute. Evidentemente nessuno si è accertato che avesse detto di sì al nuovo ruolo», scrive sempre Bocci su Repubblica. Come è possibile? Cosa è successo?

Secondo le ricostruzioni giornalistiche, le cose sarebbero andate così. Lo scorso 14 luglio il ministro della Salute ha firmato un decreto per nominare i presidenti di una serie di commissioni, tra cui quella sul controllo antidoping del Comitato tecnico sanitario di cui sopra. Secondo quanto riporta anche il Corriere, la spiegazione più probabile è che si sia trattato di un caso di omonimia. C’è un altro Parisi, infatti, piuttosto noto nell’ambiente e che sarebbe stato, in effetti, qualificatissimo come presidente della commissione sul controllo antidoping. Parliamo di Attilio Parisi, «rettore appunto dell’università Foro Italico, unica in Italia dedicata esclusivamente allo sport, professore emerito di un campo pertinentissimo, Medicina dello sport», scrive il Corriere.

Ovviamente, dal ministero e dal ministro al momento non è arrivata nessuna dichiarazione. Indiscrezioni giornalistiche, però, raccontano che Schillaci sarebbe abbastanza arrabbiato e avvilito per l’accaduto. Anche perché rimediare all’errore è difficile, quasi impossibile: dire a Parisi (Giorgio) che è stato nominato per errore a capo di una commissione ministeriale significherebbe ammettere una figuraccia e mettere in dubbio la funzionalità del ministero tutto. Cosa resta da fare, allora? Sola una cosa: telefonare a Parisi (Attilio) e scusarsi. Cosa che, sembra, è già stata fatta.

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