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02:23 mercoledì 19 novembre 2025
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.
Per la prima volta è stata pubblicata la colonna sonora di Una mamma per amica In occasione del 25esimo anniversario della serie, su tutte le piattaforme è arrivata una playlist contenente i migliori 18 brani della serie.
Jeff Bezos ha appena lanciato Project Prometheus, la sua startup AI che vale già 6 miliardi di dollari Si occuperà di costruire una AI capace poi di costruire a sua volta, tutta da sola, computer, automobili e veicoli spaziali.
Le gemelle Kessler avevano detto di voler morire insieme ed è esattamente quello che hanno fatto Alice ed Ellen Kessler avevano 89 anni, sono state ritrovate nella loro casa di Grünwald, nei pressi di Monaco di Baviera. La polizia ha aperto un'indagine per accertare le circostanze della morte.
Vine sta per tornare e sarà il primo social apertamente anti AI Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, ha deciso di resuscitarlo. A una condizione: sarà vietato qualsiasi contenuto generato con l'intelligenza artificiale.
C’è una app che permette di parlare con avatar AI dei propri amici e parenti morti, e ovviamente non piace a nessuno Se vi ricorda un episodio di Black Mirror è perché c'è un episodio di Black Mirror in cui si racconta una storia quasi identica. Non andava a finire bene.
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.

Un report del Pentagono dice che gli alieni potrebbero già essere tra noi

24 Marzo 2023

Non solo gli alieni esistono, non solo hanno già raggiunto la Terra ma hanno anche cominciato a esplorare il pianeta e studiare l’umanità. Secondo un report pubblicato il 7 marzo e realizzato con la partecipazione del Pentagono, non ci sarebbe da stupirsi se tutto questo fosse già successo. Il rapporto, firmato dall’astronomo di Harvard Avi Loeb e dal responsabile dell’Aaro – All-domain Anomaly Resolution Office, un distaccamento del Department of Defense che si dedica esclusivamente allo studio dei cosiddetti “objects of interest” – Sean M. Kirkpatrick, spiega che è possibile che un’astronave aliena abbia raggiunto il nostro sistema solare e abbia iniziato a esplorare i pianeti della Via Lattea attraverso delle navicelle (nel report chiamate “semi di dente di leone”) capaci di raccogliere e inviare informazioni alla nave ammiraglia della flotta esploratrice. Da precisare: il report deve ancora essere sottoposto alla peer review della comunità scientifica, quindi le teorie in esso esposto potrebbero essere completamente confutate.

Gli autori della ricerca affermano che le navicelle/semi di dente di leone sarebbero dotate di una tecnologia che permette loro di raggiungere la Terra senza essere rilevate dai nostri strumenti: secondo Loeb e Kirkpatrick, infatti, queste navicelle sarebbero talmente piccole che la luce solare non si riflette sulla loro superficie, rendendole di fatto invisibili ai nostri telescopi. «È possibile che i semi di dente di leone rallentino una volta arrivati nei pressi dell’atmosfera terreste, così da evitare di prendere fuoco, e perseguano i loro obiettivi una volta atterrati sulla superficie». Nel report, i due studiosi affermano che una civiltà aliena avrebbe interesse a esplorare i “pianeti rocciosi” del nostro sistema solare: Venere, Marte e soprattutto la Terra. La presenza di queste navi-sonda, però, non dimostrerebbe automaticamente la presenza di appartenenti a una civiltà aliena nel nostro pezzo di universo o sul nostro pianeta: gli alieni potrebbero comandare sia la nave ammiraglia della flotta che le navicelle a distanza, per esempio. O potrebbero anche essere tutti già morti: la maggior parte delle stelle dell’universo si sono formate miliardi di anni fa, miliardi di anni prima del nostro sole. Nel tempo impiegato dalla flotta a raggiungere la Terra, la civiltà che l’ha costruita potrebbe essersi estinta.

Loeb ha raccontato di aver formulato questa teoria della nave madre e delle navicelle sonda nel 2017, mentre si dedicava allo studio di Oumuamua, un oggetto celeste avvistato per la prima volta in quell’anno e all’inizio ritenuto una cometa. Oumuamua, però, presentava diverse irregolarità rispetto a tutte le altre comete avvistate nella storia: aveva forma allungata, non aveva la cosiddetta “chioma” (quella sorta di nuvola di gas che circonda la cometa) e accelerava in direzione opposta rispetto alla posizione del Sole. Mettendo assieme tutte queste irregolarità, Loeb ha proposto una spiegazione alternativa dell’esistenza di quel corpo celeste: non una cometa, nemmeno un corpo celeste, ma una navicella aliena. In seguito a questa uscita, l’astronomo ha ricevuto diverse critiche: come riporta Livescience, un articolo pubblicato su Nature Astronomy nel 2019 definiva la sua ipotesi «una provocazione priva di basi scientifiche»; nel 2021, una lettera pubblicata su Astronomy & Astrophysics aveva spiegato che i viaggi interstellari immaginati da Loeb erano impossibili a causa di «insormontabili ostacoli logistici»; un recentissimo studio, pubblicato il 22 marzo di quest’anno, infine, ha ridotto gli strani spostamenti di Oumuamua a delle semplici «emissioni di idrogeno». (opens in new tab)(opens in new tab)

Nonostante tutto, però, le teorie di Loeb hanno affascinato moltissime persone (tra queste anche Julia Fox, che su Instagram ha messo “Mi piace” al post di Dazed & Confused in cui si raccontavano i risultati della ricerca dell’astronomo), conferma del nuovo interesse che negli ultimi mesi si è (ri)acceso attorno ad alieni e oggetti volanti non identificati. Negli Stati Uniti soprattutto: dalla fondazione dell’Aaro, infatti, nell’estate del 2022, sono state aperte 360 nuove indagini su possibili incontri con Ufo. Quasi metà di questi, alla fine, si sono rivelati “balloons or balloon-like entities”, simili ai supposti palloni sonda usati in meteorologia che hanno portato Stati Uniti e Cina vicini alla crisi diplomatica.

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