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C’è un nuovo problema con l’Odissea di Nolan: l’accento americano degli attori Nel primo teaser del film Tom Holland e gli altri attori utilizzano una marcata cadenza americana, particolare che ha indispettito molti fan.
Le acque del mar Mediterraneo ormai sono così calde che nelle mappe satellitari appaiono arancioni L’agenzia spaziale europea ha pubblicato delle mappe impressionanti in cui si vede che in certe zone la temperatura dell'acqua arriva quasi a 30 gradi.
La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, aprirà la Mostra del cinema di Venezia Protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti, il film sarà in concorso e punterà a vincere il Leone d'Oro.
È morto Michael Madsen, uno degli ultimi cattivi di Hollywood Stroncato da un infarto a 67 anni, è ricordato dal pubblico soprattutto per i cattivi interpretati nell’universo tarantiniano.
Andrea Bajani ha vinto il Premio Strega 2025 con L’anniversario Feltrinelli torna alla vittoria 20 anni dopo l'ultima volta.
La Bbc non ha voluto trasmettere un documentario sui crimini dell’Idf contro i medici di Gaza Documentario che la stessa Bbc aveva commissionato. Si intitola Gaza: Doctors Under Attack e alla fine è andato in onda su Channel 4, tra le polemiche.
Per vincere le elezioni adesso Marine Le Pen punta sull’aria condizionata per tutti Una proposta che ha acceso il dibattito politico, in uno dei Paesi, la Francia, meno climatizzati d'Europa.
Luca Guadagnino sta cercando delle comparse molto specifiche per il misterioso film che girerà quest’estate in Piemonte Se avete la carnagione molto chiara o siete amanti di videogiochi, potrebbe essere la grande occasione per esordire al cinema.

Threads ha superato i 100 milioni di utenti in cinque giorni

11 Luglio 2023

Le previsioni più ottimistiche dicevano che Threads, l’app di Meta già ribattezzata Twitter Killer, avrebbe superato i cento milioni di iscritti entro due mesi dal lancio (avvenuto nemmeno una settimana fa): sarebbe stato un record, nella storia delle app un successo così grande e così veloce lo aveva registrato solo l’app di ChatGPT. Bisogna dunque trovare una parola diversa da record e da successo per descrivere quello che sta succedendo con Threads, visto che i cento milioni di utenti l’app li ha già raggiunti ieri. E, stando a quello che ha scritto Zuckerberg ieri proprio su Threads, «è tutta domanda organica. Non abbiamo nemmeno fatto partire la maggior parte delle sponsorizzazioni programmate. Quasi non ci credo che sono passati soltanto cinque giorni!».

La vendetta di Zuck (ne abbiamo scritto qui), dunque, prosegue spedita ed efficace, nonostante le critiche all’app siano già parecchie (in molti hanno detto che mette assieme tutti i difetti di Instagram, TikTok e Twitter in un social solo). Il futuro di Threads, al momento, sembra roseo, soprattutto considerando il fatto che l’app ancora non è disponibile in Europa, per questioni legate a privacy e sicurezza. I 270 milioni di utenti di Twitter non sembrano più un obiettivo impossibile da raggiungere: quando (e se) si aprirà anche il mercato europeo, Threads potrebbe davvero dimostrarsi la Twitter Killer App che Zuckerberg sogna da tempo. Forse Musk aveva intuito tutto, forse è per questo che ha accettato di combattere contro Zuckerberg (in pochi giorni si è passati da un probabile cage match a un’improbabile sfida al Colosseo a un’improponibile “dick measuring contest“), di certo è per questo che ha minacciato di far causa a Meta subito dopo l’arrivo di Threads negli app store americani.

Per Twitter le cose si fanno sempre più difficili, il periodo orribile cominciato con l’acquisizione della piattaforma da parte dell’autoproclamatosi Chief Twit prosegue: licenziamenti di massa, incomprensibili scelte aziendali (quanti si sono poi iscritti a Twitter Blue?), perdite di valore dell’azienda – certificate dallo stesso Ceo – traffico in calo, moltiplicazione dei concorrenti (chi aveva mai sentito parlare di Mastodon prima dell’arrivo di Musk?). Dalla parte di Twitter, però, è rimasto ancora qualche utente storico e affezionato. Tra questi, il capo dei Talebani Anas Haqqani, che negli scorsi giorni ha espresso la sua preferenza nella battaglia tra Threads e Twitter: quest’ultimo, secondo Haqqani, resta la scelta migliore quando si tratta di dibattito pubblico, perché la app di Meta è basata, dice lui, esperto in materia, sul principio dell’intolleranza. «Il privilegio di Twitter è che promuove la libertà d’espressione», ha scritto. Dubitiamo sia l’endorsement che salverà Twitter.

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