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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Cinema o serie tv? Un dibattito da ascoltare

Il podcast tratto dal talk di Studio in Triennale con Yuri Ancarani, Ludovico Bessegato e Francesca Marciano.

di Studio
30 Dicembre 2021

Esiste ancora la possibilità di confrontarsi avendo idee diverse? È da questa domanda che siamo partiti per immaginare Versus, la decima edizione di Studio in Triennale in cui abbiamo messo a confronto idee e opinioni diverse. Dalla cancel culture ai cambiamenti del linguaggio, dal problema della gentrificazione in corso nelle città a tutto quello che succede nel mondo della moda, lo scorso 28 novembre abbiamo provato, attraverso il dibattito, a ricreare dal vivo alcune delle discussioni che negli ultimi mesi avevamo visto accendersi sui social. Tra le battaglie culturali che abbiamo scelto di approfondire, c’è anche quella tra il cinema e le serie tv.

Era già da un po’ che il cinema, inteso come luogo, aveva smesso di essere il punto di ritrovo imprescindibile, ma la pandemia ha dato il colpo di grazia e il divano di casa sembra aver definitivamente sconfitto la sala cinematografica. I vari lockdown hanno causato un vertiginoso aumento degli iscritti alle piattaforme di streaming, che intanto sono aumentate. Lanciare film online prima che in sala o subito dopo (l’ultimo di Paolo Sorrentino, ad esempio) è diventato normale. Dall’altra parte, però, nei mesi scorsi abbiamo assistito a un nuovo desiderio di ritornare in sala (il successo di Dune). A che punto si trova la battaglia tra questi due mondi? Sala e piattaforme possono convivere o sono destinate per forza a combattersi? L’estetica delle serie sta rovinando il cinema?

Dalla presunta morte del cinema alla nuova fluidità dei “prodotti audiovisivi”, da cui ci si aspetta siano in grado di adattarsi ai musei come agli UCI Cinema, ai social come alle piattaforme streaming: è cambiato prima il modo in cui guardiamo le cose o il modo in cui vengono scritte e girate? Ne abbiamo parlato con Yuri Ancarani, artista e regista, da anni in bilico tra arte e film, che quest’anno ha portato alla Mostra del Cinema di Venezia Atlantide (che ha debuttato nelle sale lo scorso 22 novembre), un racconto di giovani della laguna che truccano barche e ascoltano musica trap, con Ludovico Bessegato, sceneggiatore e showrunner per Cross Productions e regista di Skam Italia, una delle cose più interessanti della nuova serialità italiana degli ultimi anni e Francesca Marciano, scrittrice (Animal Spirit), sceneggiatrice, attrice (il suo primo ruolo nel film Pasqualino Settebellezze di Lina Wertmüller), che con Maledetto il giorno che t’ho incontrato ha vinto nel 1992 un David di Donatello per la migliore sceneggiatura.

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