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Una barba divina

Che sia originale (come sostiene qualcuno) o un falso postumo (come conferma la scienza) la Sacra Sindone svela l’amore che la religione prova per la barba. Basta pensare all’iconografia cristiana, che raffigura sempre Gesù Cristo come un giovane uomo con barba; o al Giudizio Universale di Michelangelo in cui Dio è anch’esso solennemente barbuto. Il sacro e il mistico non ha mai la faccia liscia e glabra di un ragazzino.

Dato che ciò sembra avvenire anche in altre religioni, Brian Palmer ha tentato di spiegarne il perché su Slate, giungendo a una conclusione prevedibile:

Perché è virile. Anche se le barbe appaiono ripetutamente nei testi religiosi, Dio non ci ha mai detto esplicitamente perché sono tanto sacre. In assenza di una spiegazione divina, alcuni teologi hanno ipotizzato che il pelo facciale sia un simbolo di mascolinità conferito da Dio agli uomini.

Religioni maschiliste che nel corso della Storia hanno imparato a raffigurare Dio, ovvero l’essere perfetto, con una caratteristiche notoriamente poco femminile. Questa “moda” clericale è stata in passato anche trasformata in una regola che, fino al Rinascimento, proibiva ai prelati cristiani di tagliarsi la barba.

I tempi sembrano però cambiati: in un periodo in cui barba, barboni e barbette sembrano essere molto in voga tra le persone comuni, è proprio il clero ad aver adottato il rasoio.