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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Nel 2022 le aziende tech stanno andando tutte malissimo

04 Luglio 2022

Con la fine di giugno sono arrivati anche i bilanci di metà anno per tutte le grandi aziende americane quotate in Borsa. E, stando a quanto riporta Fortune, la situazione è «tremenda per praticamente tutti quanti». Ovviamente c’entra la spirale inflazionistica che ha avvolto tutto il mondo dall’inizio dell’anno, c’entra la crisi della supply chain e c’entra la guerra in Ucraina. La situazione è particolarmente difficile per i titoli azionari delle aziende del settore tech: l’indice Nasdaq, nel quale sono quotate la maggior parte delle industrie del settore, ha riportato perdite di valore pari al 30 per cento. Il valore dei Bitcoin è sceso del 60 per cento, l’inizio di una delle peggiori crisi mai avvenute nel settore crypto. Il giornalista specializzato Jon Erlichman ha compilato un breve elenco di tutte le perdite registrate nel settore nei primi sei mesi del 2022: Apple, Microsoft e Alphabet hanno lasciato per strada quasi un quarto del loro valore azionario, Meta, PayPal, Airbnb e Uber la metà, Netflix addirittura il 70 per cento.

Tra le prestazioni semestrali più commentate in questi giorni c’è quella di Meta, quindi di Facebook e di Instagram. Anche perché, come racconta Reuters, è girato molto sui siti e sui social un file audio di una riunione tra i dipendenti di Meta, il Chief product officer dell’azienda Chris Cox e Mark Zuckerberg. Pare che quest’ultimo abbia avvertito i suoi dipendenti che «questa potrebbe essere una delle peggiori crisi della storia recente», aggiungendo di aver già rivisto i piani per le assunzioni dei prossimi mesi: inizialmente erano previsti diecimila nuovi ingegneri, ora il numero di nuovi assunti è stato ridotto a seimila, settemila secondo le previsioni più ottimistiche. Zuckerberg ha anche aggiunto che, dato il momento di crisi, nei prossimi mesi le valutazioni del lavoro dei dipendenti saranno «più severe. È probabile in questa azienda lavorino diverse persone che non dovrebbero essere qui».

Un altro segnale allarmante per il settore della tecnologia viene da un report recentemente diffuso da Micron, azienda americana che costruisce Chip. Secondo questa ricerca di mercato, nei prossimi mesi la domanda di computer e smartphone si contrarrà, mettendo ulteriormente in crisi un mercato fin qui in perenne crescita. Un riassunto della situazione l’ha fatto Sanjay Mehrotra, Ceo di Micron: «Il mondo sta cambiando molto velocemente, viviamo un momento di incertezza e i consumatori stanno riallocando le loro risorse, spostandoli su prodotti diversi da quelli di elettronica».

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