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01:22 giovedì 4 dicembre 2025
L’ansia da Spotify Wrapped è talmente grave che migliaia di persone hanno creduto a una bufala su una versione modificabile disponibile a pagamento Evidentemente, quella di scoprire di avere dei brutti gusti musicali scorrendo il proprio Wrapped è una paura più diffusa di quanto ci si immagini.
Jafar Panahi ha detto che dopo gli Oscar tornerà in Iran e andrà di nuovo in carcere Mentre era a New York per una premiazione, ha scoperto di essere stato condannato a un anno di carcere per «attività di propaganda».
Secondo Cahiers du Cinéma il film dell’anno è un documentario su un torero peruviano Un film che, per la redazione di Cahiers, è meglio anche di Una battaglia dopo l'altra di Paul Thomas Anderson, secondo in classifica.
La pagina Wikipedia più letta nel 2025 è stata quella di Charlie Kirk Con 45 milioni di visualizzazioni, la pagina dedicata a Kirk ha superato quelle di Trump, del Papa, di Musk, di Mamdani e pure di Superman.
Il nuovo trend di TikTok sono i video anti immigrazione generati con l’AI Milioni di visualizzazioni per video apertamente razzisti e chiaramente falsi che incolpano i migranti di crimini che non sono mai avvenuti.
In Cina le persone stanno andando a vedere Zootropolis 2 insieme ai loro cani e gatti Alcuni cinema cinesi hanno organizzato proiezioni pet friendly per vedere il film Disney con i propri animali domestici.
Anche stavolta il premio di Designer of the Year l’ha vinto Jonathan Anderson È la terza volta consecutiva, stavolta ha battuto Glenn Martens, Miuccia Prada, Rick Owens, Martin Rose e Willy Chavarria.
L’Oms ha detto che i farmaci come Ozempic dovrebbero essere disponibili per tutti e non solo per chi può permetterseli Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, in futuro bisognerà garantire l'accesso a questi farmaci a chiunque ne abbia bisogno.

Il tabellone Partenze/Arrivi più spaventoso della storia di Trenitalia

02 Ottobre 2024

La scorsa estate ci è stato ricordato che visione terrificante sia il Blue Screen of Death di Windows, divenuto simbolo del “Biggest IT Outage Ever”, uno sfortunato evento che ha toccato quasi tutte le umane attività ma che ha avuto conseguenze davvero disastrose nel settore dei trasporti. L’estate è finita da poco ed ecco un altro simbolo di sventura, un altro schermo che segnala l’avvenuto disastro: il Black Screen of Death di Trenitalia, come hanno iniziato a chiamarlo alcuni sui social in queste ore. Il tabellone delle partenze e degli arrivi più fotografato nella storia del trasporto ferroviario italiano, riassunto delle ore orribili vissute dai viaggiatori di tutto il Paese (come se quelle già vissute in estate non fossero state sufficienti).

«Una disconnessione degli impianti», così Trenitalia ha spiegato il malfunzionamento avvenuto alla Stazione Termini di Roma tra le 6:30 e le 8:45 di questa mattina, un problema tecnico che ha di fatto causato la paralisi di tutta la rete ferroviaria. Alla 9:30 la stessa Trenitalia ha annunciato la risoluzione del problema grazie a un intervento dei tecnici delle Ferrovie dello Stato, ma nel frattempo, come riporta il Corriere, già 30 treni, tra Alta velocità, Intercity e Regionali, avevano accumulato enormi ritardi e diversi erano stati cancellati. Il malfunzionamento è stato talmente grave ed è durato così a lungo che a un certo punto si è anche ipotizzato un attacco hacker. Ma, come sempre, conviene usare il rasoio di Occam e accettare la soluzione più semplice: la rete ferroviaria italiana ha tali e tanti problemi che non c’è bisogno della Spectre per mandarla in tilt.

La questione è nota, anche perché ne abbiamo discusso tantissimo questa estate, quando i ritardi dei treni erano stati, ancora una volta, argomento di dibattito nazionale. C’è un problema che riguarda lo stato dell’infrastruttura stessa: troppi treni troppo vecchi, stazioni che sono state concepite e costruite per un’epoca in cui il traffico sulle linee ferroviarie era assai minore di quello attuale. Anche la rete più giovane, quella dell’Alta velocità, costruita nel 2009, è nei guai per questo motivo: quando fu inaugurata ci viaggiavano 50 treni al giorno, oggi ogni giorno ne passano più di 200. A Roma un treno Av arriva o parte ogni 5 minuti, da Milano ogni giorno transitano 1500 treni, da Firenze 840. A tutto questo si aggiunge la cronica incapacità di far fronte – per non dire di prevedere e prevenire – agli incidenti e ai contrattempi, che aumentano all’aumentare del numero di treni che viaggiano e all’invecchiare dei mezzi più vetusti. Ragione per la quale si è fatto prima a normalizzare i ritardi che a eliminarli: oggi l’Alta velocità è previsto faccia la tratta Milano-Roma in tre ore e dieci. Quando fu inaugurata il viaggio si faceva in tre ore.

La speranza è che quella parte del Pnrr dedicata ai trasporti risolva finalmente questi problemi. Nel frattempo, però, toccherà avere pazienza e trovare un posto comodo in stazione in cui aspettare il treno che arriva: a contribuire ai ritardi di questi mesi ci sono stati anche i 1400 cantieri aperti lungo tutta la rete ferroviaria.

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