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22:08 mercoledì 31 dicembre 2026
Martin Scorsese ha scritto un editoriale sul New York Times in cui spiega perché Misery è il miglior film di Rob Reiner In un commosso editoriale, Scorsese ha individuato nel thriller del 1990 l’apice della filmografia del collega, ricordando la loro amicizia.
Dopo il documentario su Diddy arriverà un documentario sui figli di Diddy che parlando di Diddy Justin e Christian Combs racconteranno il rapporto col padre in una docuserie che uscirà nel 2026 e di cui è già disponibile il trailer.
La crisi climatica sta portando alla velocissima formazione del primo deserto del Brasile La regione del Sertão sta passando da arida a desertica nell'arco di una generazione: un cambiamento potenzialmente irreversibile.
L’episodio di Stranger Things in cui Will fa coming out è diventato quello peggio recensito di tutta la serie E da solo ha abbassato la valutazione di tutta la quinta stagione, nettamente la meno apprezzata dal pubblico, almeno fino a questo punto.
Il progetto europeo di rilanciare i treni notturni sta andando malissimo Uno dei capisaldi del Green Deal europeo sulla mobilità, la rinascita dei treni notturni, si è arenato tra burocrazia infinita e alti costi.
Un’azienda in Svezia dà ai suoi lavoratori un bonus in busta paga da spendere in attività con gli amici per combattere la solitudine Il progetto, che per ora è solo un'iniziativa privata, prevede un’ora al mese di ferie e un bonus di 100 euro per incentivare la socialità.
Diverse celebrity hanno cancellato i loro tributi a Brigitte Bardot dopo aver scoperto che era di estrema destra Chapell Roan e altre star hanno omaggiato Bardot sui social per poi ritirare tutto una volta scoperte le sue idee su immigrazione, omosessuali e femminismo.
È morta la donna che restaurò così male un dipinto di Cristo da renderlo prima un meme, poi un’attrazione turistica Nel 2012, l'allora 81enne Cecilia Giménez trasformò l’"Ecce Homo" di Borja in Potato Jesus, diventando una delle più amate meme star di sempre.

Cosa succede nei ristoranti di Pechino dopo la quarantena

25 Marzo 2020

L’ha raccontato  Eater: man mano che la vita ritorna normale a Pechino, nei ristoranti i controlli della temperatura e il social distancing rimangono la norma. Da una parte, quindi, c’è speranza: dopo quasi due mesi di paura, quarantena e misure di emergenza, il senso della normalità sta lentamente iniziando a tornare nella capitale cinese, dopo il record di giovedì scorso: nessun nuovo caso. Chiunque ritorni in città dall’estero è ora tenuto a sottoporsi alla quarantena in una struttura ufficiale per due settimane e moltre strade sono ancora sotto stretto controllo. «Ma nel complesso», scrive Fox-Lerner, «Pechino non è più la città fantasma di qualche settimana fa. Ci sono persone negli spazi pubblici e clienti in fila per entrare nel negozio Apple. Uno potrebbe quasi convincersi che tutto è tornato alla normalità, fino a quando non prova a entrare in uno dei ristoranti della città».

Nei ristoranti, infatti, le regole sono ancora molto rigide e molto probabilmente continueranno ad esserlo per un bel po’. Il governo ha mantenuto una serie di limiti e i clienti restano sospettosi riguardo alla condivisione di spazio e cibo. Nelle ultime due settimane sono stati riaperti la maggior parte degli esercizi commerciali, compresi i musei e addirittura le sale massaggi, ma molti ristoranti continuano a restare chiusi. Quelli che sono riusciti a rimanere aperti hanno dovuto cambiare completamente la loro formula: anche nel momento del “ritorno alla normalità”, la consegna a domicilio continua a rimanere il servizio favorito dai clienti, che continuano a ordinare da casa e non sembrano affatto desiderosi di mangiare in un locale semivuoto in cui devono rispettare le distanze di sicurezza e farsi provare la febbre prima di entrare. Il giornalista ha parlato con diversi ristoratori, che confessano di brancolare nel buio a causa della mancanza di chiarezza e di coerenza con cui il governo locale sta gestendo le questioni dell’industria alimentare. Un problema con cui, tra poco, anche il resto del mondo si troverà ad avere a che fare.

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