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22:44 sabato 25 ottobre 2025
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.
I dinosauri stavano benissimo fino all'arrivo dell'asteroide, dice uno studio Una formazione rocciosa in Nuovo Messico proverebbe che i dinosauri non erano già sulla via dell’estinzione come ipotizzato in precedenza.
Nelle recensioni di Pitchfork verrà aggiunto il voto dei lettori accanto a quello del critico E verrà aggiunta anche una sezione commenti, disponibile non solo per le nuove recensioni ma anche per tutte le 30 mila già pubblicate.
Trump ci tiene così tanto a costruire un’enorme sala da ballo alla Casa Bianca che per farlo ha abbattuto tutta l’ala est, speso 300 milioni e forse violato anche la legge Una sala da ballo che sarà grande 8.361 e, secondo Trump, assolverà a un funzione assolutamente essenziale per la Casa Bianca.
L’episodio di una serie con la più alta valutazione di sempre su Imdb non è più “Ozymandias” di Breaking Bad ma uno stream di Fortnite fatto da IShowSpeed Sulla piattaforma adesso ci sono solo due episodi da 10/10: "Ozymandias" e “Early Stream!”, che però è primo in classifica perché ha ricevuto più voti.

Cosa succede nei ristoranti di Pechino dopo la quarantena

25 Marzo 2020

L’ha raccontato  Eater: man mano che la vita ritorna normale a Pechino, nei ristoranti i controlli della temperatura e il social distancing rimangono la norma. Da una parte, quindi, c’è speranza: dopo quasi due mesi di paura, quarantena e misure di emergenza, il senso della normalità sta lentamente iniziando a tornare nella capitale cinese, dopo il record di giovedì scorso: nessun nuovo caso. Chiunque ritorni in città dall’estero è ora tenuto a sottoporsi alla quarantena in una struttura ufficiale per due settimane e moltre strade sono ancora sotto stretto controllo. «Ma nel complesso», scrive Fox-Lerner, «Pechino non è più la città fantasma di qualche settimana fa. Ci sono persone negli spazi pubblici e clienti in fila per entrare nel negozio Apple. Uno potrebbe quasi convincersi che tutto è tornato alla normalità, fino a quando non prova a entrare in uno dei ristoranti della città».

Nei ristoranti, infatti, le regole sono ancora molto rigide e molto probabilmente continueranno ad esserlo per un bel po’. Il governo ha mantenuto una serie di limiti e i clienti restano sospettosi riguardo alla condivisione di spazio e cibo. Nelle ultime due settimane sono stati riaperti la maggior parte degli esercizi commerciali, compresi i musei e addirittura le sale massaggi, ma molti ristoranti continuano a restare chiusi. Quelli che sono riusciti a rimanere aperti hanno dovuto cambiare completamente la loro formula: anche nel momento del “ritorno alla normalità”, la consegna a domicilio continua a rimanere il servizio favorito dai clienti, che continuano a ordinare da casa e non sembrano affatto desiderosi di mangiare in un locale semivuoto in cui devono rispettare le distanze di sicurezza e farsi provare la febbre prima di entrare. Il giornalista ha parlato con diversi ristoratori, che confessano di brancolare nel buio a causa della mancanza di chiarezza e di coerenza con cui il governo locale sta gestendo le questioni dell’industria alimentare. Un problema con cui, tra poco, anche il resto del mondo si troverà ad avere a che fare.

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