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Chi potrebbe vincere il Nobel per la letteratura quest’anno?

Quest’anno, la tradizionale cerimonia di premiazione a dicembre a Stoccolma è stata annullata a causa della pandemia, sostituita da una trasmissione televisiva che mostrerà i vincitori che ricevono i loro premi nei loro paesi d’origine. La cerimonia del Premio per la Pace, che si terrà separatamente a Oslo, andrà comunque avanti anche se in una versione ridotta. Il premio Nobel per la medicina darà il via agli annunci lunedì, seguito da fisica martedì, chimica mercoledì, letteratura giovedì e pace venerdì. Il premio per l’economia concluderà le cerimonie lunedì 12 ottobre. Sono ormai un po’ di anni che nel mondo letterario si guarda al Nobel con una certa perplessità. «La pandemia è una grande crisi per l’umanità, ma ha dimostrato quanto sia importante la scienza», ha detto Lars Heikensten, il direttore della Fondazione Nobel, sottolineando come quest’anno saranno le discipline “utili” a ricevere più attenzione.

Sarà anche il fatto che l’Accademia svedese non ne combina una giusta da un po’ di anni: dalla scelta di dare il premio a Bob Dylan, allo scandalo sessuale che ha fatto saltare il premio del 2018 (dopo che il quotidiano svedese Dagens Nyheter pubblicò le accuse di aggressione e molestie sessuali fatte da 18 donne contro il regista e fotografo franco-svedese Jean-Claude Arnault, marito della poetessa Katarina Frostenson, membro dell’Accademia). Nel 2019 il premio è stato assegnato al romanziere austriaco Peter Handke, noto per il suo sostegno filo-serbo nelle guerre balcaniche, mentre Olga Tokarczuk ha ottenuto quello dell’anno precedente.

Per quest’anno non sembrano esserci previsioni precise anche se, come ha riportato Firstpost, c’è chi ha provato a fare qualche nome. «Se quelli dell’Accademia sanno cosa è bene per loro, sceglieranno Jamaica Kincaid», ha detto Bjorn Wiman, redattore culturale del più grande quotidiano svedese Dagens Nyheter,«oggi Kincaid e la sua posizione su varie questioni morali e politiche meritano assolutamente di essere ascoltate». Ma l’Accademia potrebbe anche “rispolverare qualche vecchio candidato” come Peter Nadas dell’Ungheria, Ismael Kadare dell’Albania o Mircea Cartarescu della Romania. Madelaine Levy, critica letteraria del quotidiano Svenska Dagbladet, ha menzionato Joan Didion. Anche la poetessa canadese Anne Carson è stata citata come una possibile vincitrice, insieme ai soliti noti: il keniota Ngugi wa Thiong’o del Kenya, le americane Joyce Carol Oates e Marilynn Robinson, il francese Michel Houellebecq, l’israeliano David Grossman e la canadese Margaret Atwood. È apparsa anche la scrittrice britannica Hilary Mantel, finora mai menzionata nelle speculazioni sul Nobel.