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09:44 martedì 17 giugno 2025
Pixar ha annunciato un film con protagonista un gatto nero e tutti hanno pensato che ricorda molto un altro film con protagonista un gatto nero Il film Disney-Pixar si intitola Gatto, è ambientato a Venezia e lo dirige Enrico Casarosa. Il film al quale viene accostato lo potete indovinare facilmente.
Tra Italia, Spagna e Portogallo si è tenuta una delle più grandi proteste del movimento contro l’overtourism Armati di pistole ad acqua, trolley e santini, i manifestanti sono scesi in piazza per tutto il fine settimana appena trascorso.
Will Smith ha detto che rifiutò la parte di protagonista in Inception perché non capiva la trama Christopher Nolan gli aveva offerto il ruolo, ma Smith disse di no perché nonostante le spiegazioni del regista la storia proprio non lo convinceva.
Hbo ha fatto un documentario per spiegare Amanda Lear e la tv italiana agli americani Si intitola Enigma, negli Usa uscirà a fine giugno e nel trailer ci sono anche Domenica In, Mara Venier e Gianni Boncompagni.
Le prime foto della serie di Ryan Murphy su JFK Junior e Carolyn Bessette non sono piaciute a nessuno La nuova serie American Love Story, ennesimo progetto di Ryan Murphy, debutterà su FX il giorno di San Valentino, nel 2026.
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Dua Lipa e Callum Turner si sono innamorati grazie a Trust di Hernan Diaz Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica  A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.

Il New York Times non ha più la spunta blu su Twitter perché si è rifiutato di pagare

03 Aprile 2023

Un paio di settimane fa, i giornalisti di Afp avevano raccontato che a tutte le mail scritte all’ufficio stampa di Twitter chiedendo ulteriori informazioni sul crollo del suo valore avevano ricevuto la stessa risposta: una mail generata da un bot il cui unico contenuto era l’emoji della cacca. Un modo molto sintetico ma, a pensarci bene, anche molto corretto, di riassumere la situazione dell’azienda: dall’ottobre del 2022, mese in cui Elon Musk è diventato ufficialmente proprietario e Ceo, Twitter ha perso più di metà del suo valore di mercato. A dirlo è stato lo stesso Elon Musk in una comunicazione interna ai dipendenti, spiegando che l’azienda valutata e pagata 44 miliardi di dollari sei mesi fa oggi ne vale circa 20.

A questa già grave situazione si somma il malcontento per la decisione di far pagare agli account la spunta blu. Dalla sua creazione nel 2009, la spunta blu garantiva l’affidabilità di giornalisti e attivisti. Quando ha spiegato perché voleva trasformarla in un servizio a pagamento, Musk ha tirato in ballo la minaccia dei profili falsi: «Bisogna stringere le maglie della certificazione e fare in modo che per ottenere la spunta blu servano un numero telefonico verificato e una carta di credito. La mia previsione è che qualsiasi cosiddetto social network che non farà così fallirà». In realtà creare account verificati ma falsi è molto semplice: nei mesi scorsi sono spuntati profili verificati di grandi aziende, personaggi famosi e perfino di Elon Musk stesso. Negli Stati Uniti il piano di abbonamento costa 8 dollari al mese o 84 all’anno.

Non tutti, però, vogliono sottostare alle regole di un Ceo impazzito: il primo a ribellarsi è stato il New York Times. Come riportato da Reuters, il quotidiano ha deciso di non pagare alcunché. Quindi, come previsto, dall’account con 54,9 milioni di follower è sparita la spunta. «Non solo non pagheremo», ha detto un portavoce del quotidiano, «ma non rimborseremo i giornalisti per gli account personali, tranne in rari casi». Twitter aveva precedentemente annunciato che dall’1 aprile diversi account avrebbero perso la spunta perché l’azienda avrebbe completato il suo programma di verifica. La ribellione del New York Times potrebbe essere la prima di una lunga serie: anche Politico ha detto che non intende abbonarsi e la Casa Bianca ha riferito che non pagherà per mantenere verificati i profili Twitter ufficiali del suo staff.

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