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06:45 martedì 13 maggio 2025
L’Eliseo è stato costretto a smentire il fatto che Macron stesse tirando cocaina con Merz e Starmer Fake news diffusa su Telegram anche dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
Grazie alla serie Netflix sono ripartite le ricerche sulla famiglia di Héctor G. Oesterheld, il desaparecido autore dell’Eternauta I suoi nipoti, scomparsi 50 anni fa, potrebbero essere ancora vivi, hanno rivelato due associazioni.
Il litigio tra Elio Germano e il ministro Giuli non finisce più Va avanti ormai da quasi una settimana, dal giorno dei David di Donatello, e nessuno dei due sembra avere intenzione di arrendersi.
Blues Brothers avrà un sequel ma invece di un film sarà un fumetto Il primo tassello di quello che dovrebbe diventare un intero universo narrativo dedicato ai Blues Brothers.
Sul sito Steve Albini’s Closet si possono comprare tutti gli oggetti della collezione privata di Steve Albini Ogni venerdì, fino alla fine del 2025, verranno messi in vendita vinili rari, libri strani, magliette vintage, CD, cassette, singoli, fanzine, opere d’arte e chicche varie.
È stata appena lanciata Watermelon+, una piattaforma streaming dedicata al cinema palestinese Tanti dei migliori film palestinesi prodotti negli ultimi anni, quasi mai arrivati nelle sale italiane, adesso disponibili in streaming.
Pope Crave ha dato la notizia della fumata bianca prima di Vatican News L'account di meme ha dato l'Habemus Papam con ben quattro minuti di anticipo rispetto al profilo ufficiale del Vaticano.
È Papa da neanche 24 ore ma Leone XIV è già riuscito a far arrabbiare i trumpiani Perché in passato ha espresso delle cattolicissime opinioni sull'immigrazione, ma soprattutto perché ha osato criticare JD Vance.

Quali sono le migliori alternative a Zoom per le videochiamate

02 Aprile 2020

Non è un caso che il titolo in borsa di Zoom stia continuando a crescere, tra usi lavorativi e ludici di quanti a ogni latitudine e longitudine si trovano isolati nelle proprie case. Tuttavia, ci sono stati numerosi reclami circa le norme sulla privacy e la sicurezza dell’applicazione che in questi giorni è finita sotto inchiesta poiché diventata oggetto di costanti attacchi hacker durante i meeting virtuali, con immagini violente, messaggi razzisti, antisemiti o pornografici (il cosiddetto Zoomboming). Per questi motivi The Verge, sito specializzato in tecnologia, ha deciso di stilare una classifica delle migliori app gratuite per le videoconferenze, escludendo appunto Zoom, e inserendo per ognuna di esse informazioni circa pregi e difetti.

«Esistono diverse app che non abbiamo incluso, come Facebook, WhatsApp e FaceTime, che ti consentono di effettuare chat video», specificano da The Verge, intanto perché richiedono che tutti i partecipanti siano membri delle relative piattaforme (Facebook e WhatsApp) o che si utilizzi uno specifico dispositivo (FaceTime è solo per Apple), «così abbiamo deciso di segnalare soltanto le applicazioni più generalizzate, che consentono di partecipare in molti casi senza doversi neanche registrare». Come prima cosa però, vale la pena notare che, nonostante tutte abbiano versioni gratuite, alcune di queste offrono soltanto un accesso temporaneo, della durata di mezz’ora o poco più. Tra le prime: Skype, piattaforma di riferimento per le conversazioni one-to-one da quando la versione beta è stata rilasciata nel 2003. La sua funzione Meet Now (a cui si accede scegliendo il pulsante “Meet Now” sul lato sinistro dell’app) consente la videoconferenza; Webex è invece un’app di videoconferenza in circolazione dagli anni ’90 che, per l’attuale emergenza Coronavirus, ha ampliato le funzionalità della versione da 50 a 100 partecipanti, eliminando il limite di 40 minuti per le riunioni.

Seguono poi StarLeaf, che limita la videoconferenza a 20 persone per 46 minuti e Jitsi Meet, una piattaforma che consente di incontrarsi online semplicemente navigando sul sito. Se Whereby è sconsigliato per gli incontri di lavoro, permettendo l’accesso solo a 4 partecipanti alla volta, Google Hangouts è forse il miglior modo oltre a Zoom per riunirsi a distanza. «Facilissimo e velocissimo da usare, permette chat video con un massimo di 10 persone, ma dal punto di vista della privacy è uno dei più sicuri». Infine, una menzione speciale per Houseparty, popolare app che consente a otto persone alla volta di usare “una stanza virtuale” per chattare. Il problema? Chiunque può entrare nella sessione online di un amico senza essere stato invitato: motivo per il quale la piattaforma richiede che tutti i partecipanti si registrino per poterla utilizzare, con nome, indirizzo e-mail, data di nascita e numero di telefono.

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