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03:14 lunedì 17 novembre 2025
In Cina Wong Kar-wai è al centro di uno scandalo perché il suo assistente personale lo ha accusato di trattarlo male Gu Er (pseudonimo di Cheng Junnian) ha detto che Kar-wai lo pagava poco, lo faceva lavorare tantissimo e lo insultava anche, in maniera del tutto gratuita.
In Giappone un’azienda si è inventata i macho caregiver, dei culturisti che fanno da badanti agli anziani Un'iniziativa che dovrebbe attrarre giovani lavoratori verso una professione in forte crisi: in Giappone ci sono infatti troppi anziani e troppi pochi caregiver.
Rosalía ha condiviso su Instagram un meme buongiornissimo in cui ci sono lei e Valeria Marini  Cielo azzurro, nuvole, candele, tazza di caffè, Rosalia suora e Valeria Marini estasiata: «Non sono una santa, però sono blessed», si legge nel meme.
Hideo Kojima si è “giustificato” per la sua foto al Lucca Comics con Zerocalcare dicendo che l’ha fatta senza sapere chi fosse Zerocalcare Non c’era alcuna «intenzione di esprimere sostegno a nessuna opinione o posizione» da parte di Kojima, si legge nel comunicato stampa della Kojima Productions.
Anche Charli XCX si è messa a scrivere su Substack Il suo primo post si intitola "Running on the spot of a dream" e parla di blocco della scrittrice/musicista/artista.
A poche ore dalla vittoria al Booker Prize è stato annunciato che Nella carne di David Szalay diventerà un film Ad acquisire i diritti di trasposizione del romanzo sono stati i produttori di Conclave, noti per il loro fiuto in fatto di adattamenti letterari.
Il nuovo film di Tom Ford è già uno dei più attesi del 2026, per tantissime e buonissime ragioni Un progetto che sembra quasi troppo bello per essere vero: l'adattamento di uno dei più amati romanzi di Ann Rice, un cast incredibile, Adele che fa l'esordio da attrice.
Nel primo teaser del Diavolo veste Prada 2 si vede già la reunion di Miranda e Andy Le protagoniste salgono insieme sull’ascensore che porta alla redazione di Runway, riprendendo una scena cult del film originale.

Poesie erotiche a quattro mani

Sono curiose e desideranti e ridono in faccia all’Uomo Nero: sono Le bambinacce di Veronica Raimo e Marco Rossari.

03 Ottobre 2019

Il titolo, Le bambinacce, è un omaggio alle canzoni che Alberto Arbasino scriveva per gli spettacoli di Laura Betti nei primi anni Sessanta. Il libro di Veronica Raimo e Marco Rossari (Feltrinelli, con illustrazioni di Mariachiara Di Giorgio) è una raccolta di filastrocche erotiche, perturbanti e comiche, ispirate alle strofe di Gianni Rodari, alle poesie nere di Tim Burton, ai versi liberi di E.E. Cummings e ad alcuni racconti di Hans Christian Andersen poco conosciuti. Leggendole viene in mente anche la riscrittura delle fiabe di Angela Carter, ma in una versione più surreale e meno sanguinaria. E Sigmund Freud, se fosse stato una bambina e non avesse avuto tanti problemi con la figura materna. Le bambinacce di Raimo e Rossari non hanno paura di niente. Sono curiose e desideranti, ridono in faccia all’Uomo Nero, sono etero, lesbiche, trans, non etichettabili. Abitano il futuro, conoscono il piacere. Guardano sotto il letto alla ricerca del Babau, si avventurano sul sentiero più buio sperando con tutto il cuore di incontrare un lupo con cui divertirsi: «C’era una bambina/ che s’era persa nel bosco/ ma non era proprio persa/ perché il bosco le piaceva/e ogni giorno si perdeva…», recita l’incipit di “La bambina che si era persa nel bosco”. Non è sola: ci sono anche (tra le altre, in tutto sono cinquantacinque) “La bambina che amava i porcospini”, “La bambina che voleva essere punita”, “La bambina che voleva solo toccarsi”, “La bambina domandona”.

Veronica Raimo e Marco Rossari raccontano di avere iniziato a pensare al libro per caso, in uno scambio di mail tra amici, per riscoprire la leggerezza della scrittura dopo la consegna di un lavoro lungo (nel 2018 hanno pubblicato rispettivamente i romanzi Miden, con Mondadori, e Nel cuore della notte, con Einaudi). «Siamo partiti per divertimento, poi piano piano il libro si è definito da solo, è cambiato in corso d’opera. Ogni libro è un gioco da tavolo di cui scopri le regole al buio, man mano che procedi», dice Rossari. Ma questo vale per ogni nuovo progetto di un autore. Come racconta Raimo: «Finora ho sempre avuto problemi a parlare dell’infanzia, mi è sempre sembrata una roba noiosa, come quando uno parla del proprio gatto che fa le cose strane. Poi mi sono ritrovata a mettere in scena queste bambine e mi sono resa conto che parlavo di ossessioni e desideri in una forma molto più libera». Mariachiara Di Giorgio, che si occupa spesso di libri per bambini (come Professione Coccodrillo, silent book di Topipittori, pubblicato e premiato in vari Paesi del mondo), ha immaginato le ragazzine protagoniste delle poesie – ritratte a matita in bianco e nero – svestite e inaccessibili, con elementi naturali che prendono vita. Non ci guardano, sono assorte nelle proprie fantasie: «Non è facile illustrare delle poesie erotiche, per di più se hanno come protagoniste delle bambine», dice Di Giorgio. «Ho cercato di pensarle come giovani ragazze, nell’età in cui dell’infanzia rimane soprattutto la capacità di essere vicini agli istinti naturali».

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