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19:26 venerdì 28 novembre 2025
I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Papa Leone XIV ha benedetto un rave party in Slovacchia in cui a fare da dj c’era un prete portoghese Il tutto per festeggiare il 75esimo compleanno dell'Arcivescovo Bernard Bober di Kosice.
I distributori indipendenti americani riporteranno al cinema i film che non ha visto nessuno a causa del Covid Titoli molto amati da critici e cinefili – tra cui uno di Sean Baker e uno di Kelly Reichardt – torneranno in sala per riprendersi quello che il Covid ha tolto.
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.
Sally Rooney ha detto che i suoi libri potrebbero essere vietati in tutto il Regno Unito a causa del suo sostegno a Palestine Action E potrebbe addirittura essere costretta a ritirare dal commercio i suoi libri attualmente in vendita.
In Francia è scoppiato un nuovo, inquietante caso di “sottomissione chimica” simile a quello di Gisèle Pelicot Un funzionario del ministero della Cultura ha drogato centinaia di donne durante colloqui di lavoro per poi costringerle a urinare in pubblico.
Dopo quasi 10 anni di attesa finalmente possiamo vedere le prime immagini di Dead Man’s Wire, il nuovo film di Gus Van Sant Presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia, è il film che segna il ritorno alla regia di Van Sant dopo una pausa lunga 7 anni.
Un esperimento sulla metro di Milano ha dimostrato che le persone sono più disponibili a cedere il posto agli anziani se nel vagone è presente un uomo vestito da Batman Non è uno scherzo ma una vera ricerca dell'Università Cattolica, le cui conclusioni sono già state ribattezzate "effetto Batman".

La linea diretta della Cina per segnalare le spie

03 Novembre 2015

Domenica scorsa la Cina ha attivato una nuova linea diretta – che risponde al numero 12339 – che servirà per riportare direttamente alle autorità la possibile presenza di una spia. Le hotline governative si sono diffuse molto negli ultimi anni in Cina, con l’avvento di numeri pubblici finalizzati a denunciare chi inquina, venditori di pornografia illegale, fumatori e funzionari corrotti. Ma la Cina ha davvero bisogno di un telefono per segnalare le spie?

Il New York Times sottolinea come il servizio sia stato lanciato a un anno esatto dalla promulgazione della nuova legge sul controspionaggio. Sin dalle rivelazioni del contractor Edward Snowden – il quale aveva parlato dei controlli della Nsa sulle comunicazioni cinesi – del 2013, il governo di Pechino, già di per sé piuttosto paranoico, ha aumentato le misure di sicurezza. Il Times riporta almeno quattro casi di cittadini stranieri fermati dalle autorità con il sospetto di far parte di cellule spionistiche. «Che si tratti di un cinese o un straniero, che sia un funzionario o un cittadino qualunque, chiunque potrebbe essere una spia», ha detto un centralinista cinese al quotidiano americano. Nel report del Jilin Daily, un quotidiano controllato dal Partito comunista, si legge: «A preoccuparsi dovrebbero essere tutte quelle persone che rubano, chiedono o acquistano illegalmente qualsiasi segreto di Stato o dell’intelligence, che cospirano, che corrompono o pagano impiegati governativi per trasformarli in traditori».

Anti-terror Drill Held In Chongqing

La base operativa della linea si trova da qualche parte nella provincia di Jilian che, come spiega l’esperto in tattiche militari Song Zhongping (riportato dal Wall Street Journal): «È un luogo importante per la salvaguardia della sicurezza nazionale cinese, perché la regione del nord-est (in cui si trova Jilin) è un centro industriale e militare».
Sul Wsj si parla anche di un documento circolato in maniera virale sui social media cinesi – ma che non ha avuto ancora riscontri ufficiali – secondo cui rappresenterebbero una potenziale minaccia addirittura coloro che sottolineano troppo spesso i punti di forza di altri Paesi. Le nuove linee guida, quindi, potrebbero costituire un fastidio anche per i giornalisti e gli studenti stranieri, e i dipendenti delle Ong.

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