Il creatore di Succession torna con un film in cui racconta un quartetto di tech bro ricchi, stupidi e crudeli. Ma non così interessanti.
Il vero autore della sceneggiatura di Killers of the Flower Moon è Paul Thomas Anderson?
Su World of Reel si può leggere un articolo, in continuo aggiornamento, che sta raccogliendo le testimonianze di varie fonti che hanno lavorato all’ultimo film di Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon (qui la nostra recensione del film), tutte d’accordo nel sostenere che il vero autore della sceneggiatura non sia Eric Roth ma, colpo di scena, Paul Thomas Anderson.
The writer hasn’t been on the circuit, I heard because pretty much the entire thing was rewritten by… PTA
— Charles Bramesco (@intothecrevasse) January 23, 2024
Fresco di ben 10 nomination agli Oscar, il film di Scorsese non è però riuscito a entrare nella cinquina in gara per il Best Adapted Screenplay: la sceneggiatura non originale di Eric Roth, tratta dall’omonimo best-seller di David Grann, è stata battuta da quelle di American Fiction, Barbie, The Zone of Interest e i due film che insieme a Killers of the Flower Moon hanno dominato le candidature di quest’anno: Oppenheimer (13 nomination) e Poor Things (11 nomination). Meglio così, verrebbe da dire, visto che a quanto pare è emerso un problema che riguarda l’attribuzione ufficiale della sceneggiatura. Ma, forse, quel problema è proprio il motivo per cui la sceneggiatura non è stata considerata per la selezione finale.
Il primo a rivelarlo, con un post su X, è stato Charles Bramesco del Guardian. Altre fonti hanno confermato questa nuova versione al giornalista di World of Reel. Che ci fosse stata una revisione totale della sceneggiatura del film, quando Scorsese e DiCaprio avevano deciso che, invece di rappresentare il punto di vista dell’Fbi, si sarebbero concentrati sulla storia della nazione Osage, era cosa già nota. Ma si pensava che fosse stato Roth a scrivere entrambe queste versioni. Secondo quanto riportato da Bramesco, invece, pare che PTA sia intervenuto e abbia riscritto tutta la sceneggiatura da zero.
Nell’attesa di saperne di più, ricordiamo che le nomination di quest’anno (abbastanza prevedibili, con un’eccezione: ne parlavamo ieri qui) hanno reso Martin Scorsese il regista più candidato della storia dell’Academy. Su queste però, però, non ci sono dubbi di identità: in gara come miglior attrice protagonista c’è Lily Gladstone, come miglior attore non protagonista Robert De Niro.

Pubblicato nel 2000, acclamato, dimenticato, ripubblicato e riscoperto nel 2016, inserito tra i 100 migliori romanzi del XXI secolo dal New York Times, L'ultimo samurai è asceso allo status di classico nonostante una travagliatissima storia editoriale.