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5 profili Instagram per provare a smettere di bere o drogarsi

Sottolineano i lati comici di un problema che, con la pandemia, è diventato ancora più serio: fanno molto ridere ma forse fanno anche bene.

di Clara Mazzoleni

Qualche giorno fa il New York Times ha pubblicato dei dati sconcertanti – titolo dell’articolo: “È enorme, è storico, non se ne sta parlando” – sulle morti di overdose negli Stati Uniti, che nel 2020 sono aumentate del 30 percento. Dell’aggravarsi e del diffondersi dell’alcolismo durante e dopo i vari lockdown avevamo già parlato qui: era il mese di aprile e iniziavamo appena ad affacciarci a una vita un po’ più normale. Chissà se l’apertura definitiva dei bar e l’eliminazione del coprifuoco ha peggiorato o migliorato la situazione: lo sapremo quando qualcuno si prenderà la briga di rifare il conto. Nel frattempo non ci resta che guardare cosa succede intorno a noi: negli ultimi mesi, in effetti, qualcuno ha iniziato ad assumere sostanze stupefacenti un po’ più spesso (tipo sempre), qualcun altro ha iniziato a considerare perfettamente normale bere litri e litri di alcool ogni giorno , a partire dal tardo pomeriggio. Forse il problema è la gente che frequento? Ditemi voi. Fatto sta che per alcuni la famosa Hot Vax Summer in corso, più che col sesso sfrenato (c’è anche quello per fortuna), sta avendo a che fare, per citare il santo patrono dei tossici (Rimbaud), con la ricerca di un ragionato sregolamento di tutti i sensi. “Ragionato” nel senso che è tutto sotto controllo: «Quest’estate va così, da settembre basta». E non mi stupirei di scoprire, a settembre, che per alcuni è stato davvero un periodo. Ma per altri magari no.

Trasformare qualcosa di drammatico e preoccupante in un meme è sempre una buona idea. Un po’ per esorcizzare, un po’ per trasformare un argomento pesante e difficile in qualcosa di leggero e virale, capace di girovagare allegramente in giro come un’ape che sparge il suo polline. Sarà che ho iniziato a seguire un paio di account così, ma ultimamente non faccio che imbattermi in adorabili profili instagram che inneggiano alla sobrietà con slogan carini dai colori caramellosi o esilaranti stories basate sull’autocommiserazione (ovvero lo sport preferito di ogni tossico o alcolista che si rispetti). Il mio preferito è @brutalrecovery. Ha quasi 57mila follower ed è gestito da una bella ragazza scozzese, sobria da 3 anni e passa. Oltre postare nel suo feed post motivazionali (mai stucchevoli) e meme che ironizzano sulla difficoltà della vita da sobri (spoiler: oltre ad essere molto difficile, fa abbastanza schifo!), ogni venerdì, nelle stories, cura una rubrica stupenda: tutti sono invitati a raccontare le figure di merda più gravi o le cose più assurde e orrende che hanno fatto quando erano ubriachi e/o fatti: lei ricondivide tutto aggiungendo commenti brevi e geniali. L’obiettivo vorrebbe essere quello di farci rendere conto di dove possiamo arrivare quando siamo fuori di testa, ma il risultato è prima di tutto esilarante e consolatorio. E si sa che se uno inizia a smettere di sentirsi l’unica merda nell’universo, perfino smettere diventa più facile. Tra i miglior profili di meme sull’argomento alcool/droga ci sono anche @fucking_sober (155k follower), @dumbsoberbitch (52,2 k follower) e @facebooksober (18k follower). Anche se possono sembrare demenziali, contengono spunti di riflessione molto seri e utili per chi soffre di questi problemi.

 

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Per chi cercasse un profilo più serio, strutturato e femminile c’è @sobergirlsociety: aperto da Millie Gooch nel 2018, ha 143k follower e, a differenza degli altri, più punk e amatoriali, nutre evidenti mire espansionistiche: si è trasformato in un libro, ha messo in piedi un tour, creato il suo merchandise, e ultimamente pubblicizza sempre più spesso drink e vini analcolici. Tutto è rosa e carino e viene quasi voglia di smettere di bere solo per potersi comprare le spillette con scritti sopra i mesi di sobrietà. Qui non ci sono meme spassosi ma consigli utili e concreti, slogan da condividere, spunti di riflessione, disegni in bianco e nero da colorare (ebbene sì, eccoli) e ragazze che raccontano il percorso che le ha portate a smettere di bere. Quello che Gooch ha messo in piedi potrebbe diventare un bel business. C’è anche un blog a cui si possono proporre degli articoli sul tema: vengono perfino pagati.