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Quando il 9 maggio in Russia era la Giornata della Pace

Il 9 maggio è il giorno in cui la Russia ricorda e celebra la vittoria contro la Germania nazista e la fine della Grande guerra patriottica, come il conflitto viene ancora oggi definito nella Federazione e in diversi Stati ex sovietici. Quest’anno, il 9 maggio è anche l’occasione per Vladimir Putin di mostrare al mondo la potenza militare della Russia e ribadire che dalla guerra in Ucraina sarà la Federazione a uscire vincitrice, nonostante gli sforzi che le «nazioni ostili» stanno facendo per impedirglielo. In un pezzo pubblicato oggi su Meduza in occasione dei festeggiamenti, si ricorda il 9 maggio di trent’anni fa, un evento passato alla storia come “la Giornata della Pace”.

Boris Yeltsin parla con i veterani durante una visita a sorpresa al Parco Gor’kij, il 9 maggio del 1992 (foto di Dima Tanin/AFP via Getty Images)

Il 9 maggio del 1992 si celebrava la prima Giornata della vittoria dopo la fine dell’Unione Sovietica. Fu un giorno diverso da tutti quelli che erano venuti prima e che sarebbero venuti dopo. Nessuna sfilata con saluti militari, niente carrarmati nella Piazza Rossa, niente caccia a sfrecciare in cielo, niente bombe e missili in esposizione. A Mosca si ritrovarono veterani della Seconda guerra mondiale provenienti da mezzo mondo: ovviamente dalla Russia e dalle ex repubbliche sovietiche, e poi dagli Stati Uniti, dal Regno Unito, dalla Francia, dalla Germania e dall’Italia. Gli ex soldati sfilarono assieme per le strade del centro di Mosca, per raggiungere infine la Piazza Rossa. La delegazione americana arrivò a Mosca con cinquanta “alberi della pace” da piantare insieme agli altri reduci per celebrare la neonata amicizia tra Usa e Russia.

In quel giorno, a Mosca si videro scene praticamente impossibili da immaginare oggi. Bandiere americane venivano portate in parata per le vie della capitale russa. La banda musicale della Air Force statunitense suonò “Stars and stripes forever” di Sousa nella Piazza Rossa. Fu deposta una corona di fiori ai piedi del monumento dedicato al Milite Ignoto. Tutti assistettero al cambio della guardia alla tomba di Lenin. Ci fu un intervento del Patriarca di Mosca. Alcuni soldati che si erano incontrati sul fronte decenni prima si ritrovarono e riconobbero nonostante i tantissimi anni passati. Una giornata storica e, a vederla oggi, incredibile.