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16:46 mercoledì 30 aprile 2025
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
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Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
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Al Ghibli Park in Giappone c’è un problema con i visitatori che palpeggiano le statue dei personaggi

14 Marzo 2023

Da quando ha aperto, nel novembre dello scorso anno, al Ghibli Park sta andando tutto benissimo. Il parco è sempre pieno, arrivano nuove prenotazioni tutti i giorni, i visitatori sono entusiasti dell’esperienza nonostante il parco non sia stato ancora completato (due aree, tra cui quella che dovrà ospitare la casa di Totoro, non saranno accessibili al pubblico prima del 2025). C’è solo un problema: tra questi visitatori ce ne sono alcuni – diversi, a giudicare da quello che racconta Luke Plunkett su Kotaku – che trovano divertente farsi fotografare mentre palpeggiano le statue dei personaggi femminili dei film Ghibli per poi pubblicare quelle stesse foto sui social. Un problema che in questi giorni in Giappone è diventato questione politica, costringendo il governatore della prefettura di Aichi (dove si trova il Ghibli Park), Hideaki Omura, a un intervento di pubblica condanna nei confronti dei molestatori di statue. Un intervento al quale il governatore è stato costretto anche a causa di un iniziale immobilismo – i più critici parlano di indifferenza –  nei confronti del problema da parte dei gestori del parco: questi ultimi, all’inizio, si erano limitati a un “no comment” che ha attirato moltissime critiche.

«Onestamente, postare foto come queste sui social è davvero inappropriato. Adulti e bambini, le persone vanno al Ghibli Park per entrare nel mondo dello studio Ghibli e divertirsi. Ovviamente, questi comportamenti hanno infastidito molta gente», ha detto, stizzito, Omura in una conferenza stampa. A quanto pare, il problema si è fatto talmente grave da costringere la polizia a intervenire nella gestione della pubblica sicurezza del parco: le autorità giapponesi, infatti, avrebbero invitato lo staff Ghibli a «interrompere con decisione questi comportamenti una volta individuati e confermati». Il governatore Omura si è detto molto arrabbiato per atteggiamenti che, secondo lui, equivalgono alla distruzione di proprietà privata. Il discorso di Omura si conclude con un avvertimento: «Le persone che frequentano il parco per fare queste cose, sarebbe meglio smettessero di andarci».

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