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02:55 venerdì 7 novembre 2025
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.
Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare l’intelligenza artificiale per creare brutte copie dei suoi film Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.

Fare il sosia di Lenin nella Piazza Rossa

29 Settembre 2015

«Pago le tasse, sono un imprenditore privato» dice il signor Solovyov, 57enne russo che da 10 anni lavora nella Piazza Rossa di Mosca come sosia di Lenin, intrattenendo i turisti e facendosi pagare circa 200 rubli per ogni foto scattata. Dopo la rissa tra due dei sosia dei leader dell’Urss scoppiata lo scorso luglio, il Wall Street Journal ha intervistato alcuni dei personaggi che si contendono i visitatori di quello che una volta era il cuore della Russia comunista. C’è chi impersona Ivan il Terribile, lo Zar Nicola II, Karl Marx, ma sono i leader bolscevichi a riscuotere il maggior successo. Uno dei primi a comparire è stato “Fat Lenin”, mentre Solovyov viene chiamato “Tall Lenin” essendo molto più alto dell’originale.

Moscow Prepares For WW2 Victory 70th Anniversary Celebration

Solovyov racconta di un intero campionario di sosia, da “Gay Lenin” a “Drunk Lenin”, parlando poi della competizione, delle alleanze – proprio un “tradimento” di un’alleanza causò la scazzottata di luglio – della guerra dei prezzi che questi imitatori combattono fra loro, operando in una zona grigia della legge e spesso non pagando le tasse. Descrive come il suo amico Arsen facesse il tassista in Armenia quando, un giorno, un imitatore di Lenin è salito sul suo taxi dicendogli «prendi le tue cose, andiamo a Mosca». E da allora fa il suo stesso mestiere.

Non sono mancate le contestazioni, soprattutto da parte dei nostalgici del comunismo. «È molto dura star tutto il giorno in piedi. Ed è dura anche per il morale» dice Solovyov. «Ci urlano contro, dicendoci che bruceremo all’inferno per quello che stiamo facendo alla Russia» continua, e sottolinea come fare l’imitatore sia diventata una fonte di reddito con la quale riesce a guadagnare circa 12 mila rubli al mese (l’equivalente di 160 euro), lavorando saltuariamente. 

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