Hype ↓
20:58 venerdì 13 giugno 2025
Dua Lipa e Callum Turner si sono innamorati grazie a Trust di Hernan Diaz Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica  A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.
Ai Grammy dal 2026 si premierà anche l’album con la migliore copertina È una delle tante novità annunciate dalla Record Academy per la cerimonia dell'anno prossimo, che si terrà l'1 febbraio.
Ronja, la prima e unica serie animata dello Studio Ghibli, verrà trasmessa dalla Rai Ispirata dall’omonimo romanzo dell’autrice di Pippi Calzelunghe, è stata diretta dal figlio di Hayao Miyazaki, Goro. 
Ogni volta che scoppia un conflitto con l’Iran, viene preso come ufficiale un account dell’esercito iraniano che però non è ufficiale Si chiama Iran Military, ha più di 600 mila follower ma non ha nulla a che fare con le forze armate iraniane.
L’unico sopravvissuto al disastro aereo in India non ha idea di come sia riuscito a salvarsi Dopo l’impatto, Vishwash Kumar Ramesh ha ripreso i sensi in mezzo alle macerie: i soccorritori l’hanno trovato mentre cercava il fratello.
L’Egitto sta espellendo tutti gli attivisti arrivati al Cairo per unirsi alla Marcia mondiale per Gaza I fermati e gli espulsi sono già più di un centinaio e tra loro ci sono anche diversi italiani.
Per ricordare Brian Wilson, Vulture ha pubblicato un estratto del suo bellissimo memoir Si intitola I Am Brian Wilson ed è uscito nel 2016. In Italia, purtroppo, è ancora inedito.

Il litigio tra Elio Germano e il ministro Giuli non finisce più

Va avanti ormai da quasi una settimana, dal giorno dei David di Donatello, e nessuno dei due sembra avere intenzione di arrendersi.

12 Maggio 2025

È una di quelle situazioni in cui c’è solo un finale possibile: uno dei due contendenti alla fine si ritira, non si arrende ma lascia perdere, per noia, per stanchezza, per cause di forza maggiore. Non c’è un’alternativa, siamo sicuri che, se fosse per loro, Elio Germano e Alessandro Giuli continuerebbero a litigare fino alla prossima edizione dei David, forse fino alla fine della legislatura, magari anche oltre. È già una settimana che vanno avanti a punzecchiarsi: aveva iniziato Germano durante la cerimonia tenutasi al Quirinale poche ore prima dei David di Donatello. Ci era andato abbastanza pesante, l’attore: aveva detto di aver fatto una gran fatica ad ascoltare il ministro, invitando quest’ultimo a preoccuparsi più della difficile situazione dell’industria cinematografica italiana e a pensare meno a «piazzare i loro uomini nei posti chiave come fanno i clan».

Le frecciatine al ministro Giuli, e al governo in generale, non sono mancate neanche durante la serata dei David. Frecciatine lanciate non solo da Germano, anzi: forse il più duro di tutti, in quell’occasione, è stato Pupi Avati, che ha dedicato una buona parte del suo infinito discorso a spiegare alla Sottosegretaria alla Cultura Lucia Bergonzoni tutto quello che non funziona oggi nei rapporti tra cinema e Stato italiano. Ovviamente, quando Germano è salito sul palco per ritirare il premio al Miglior attore protagonista, ha ribadito il messaggio: il cinema italiano è in crisi, «e noi crediamo per grossa responsabilità del ministero della Cultura. Sentirci dire che le cose vanno bene, in questo modo tra l’altro bizzarro, è dal mio punto di vista fastidioso», come aveva detto già al Quirinale.

Il giorno dopo i David di Donatello, Giuli ha risposto abbastanza direttamente a Germano. Durante l’evento Spazio Cultura, organizzato da Fratelli d’Italia a Firenze, il ministro ha detto che «c’è una minoranza rumorosa che si impadronisce perfino dei più alti luoghi delle istituzioni culturali per cianciare in solitudine», facendo proprio il nome di Germano. E ancora: uno stizzitissimo Giuli ha anche detto che ormai la sinistra non ha più intellettuali, «[…] i sono poi affidati agli influencer, ora gli sono rimasti solo i comici». Qui Giuli fa riferimento all’altra persona che lo aveva canzonato durante l’evento al Quirinale, Geppi Cucciari. In ogni caso, il ministro ha chiuso (o almeno, aveva pensato di chiudere) la discussione dicendo che sia Germano che Cucciari si stavano divertendo a «cianciare in solitudine».

Poteva finire qui? Certo che no. È arrivata la controrisposta di Germano, che a un evento organizzato da Domani ha ripetuto che la sua intenzione fin dall’inizio era discutere della crisi economica che ha investito il cinema italiano, crisi che ha messo e sta mettendo in gravi difficoltà economiche i professionisti dell’industria. «Perché se chi fa il ministro della Cultura, che dovrebbe rappresentare il nostro paese, non sa che ci sono delle persone che non lavorano, che è in corso un dramma sociale, è un problema. Sentire una persona che dice che va tutto bene, perché ora arriva Mel Gibson a Cinecittà, sembrano, in maniera molto preoccupante, “ciance” in solitudine. Se Elio Germano fa una brutta figura ed è distaccato dalle cose che accadono, va bene. Ma se “ciancia in solitudine” il ministro della Cultura è un problema per il Paese», ha detto Germano.

Forse lo scazzo è finito qui, forse no, forse arriverà una contro-controrisposta di Giuli, forse questo dissing è destinato a superare, quanto meno in lunghezza, persino quello tra Tony Effe e Fedez.

Articoli Suggeriti
Quella di Timothée Chalamet ai David è stata davvero una pessima serata

E dire che l'attore ha pure saltato il Met Gala per partecipare alla premiazione, assieme alla fidanzata Kylie Jenner.

Il miglior commento alla serata dei David di Donatello sono le facce di Nanni Moretti

Usando una parola che lui certamente odierebbe, possiamo dire che si è dimostrato un fuoriclasse della reaction.

Nemmeno leggendolo si capisce il discorso del ministro Giuli sulla «rivoluzione permanente dell’infosfera globale»

Leggi anche ↓
L’Egitto sta espellendo tutti gli attivisti arrivati al Cairo per unirsi alla Marcia mondiale per Gaza

I fermati e gli espulsi sono già più di un centinaio e tra loro ci sono anche diversi italiani.

È partita la Marcia mondiale per Gaza, con l’obiettivo di interrompere l’assedio di Israele alla Striscia

Al momento sono in viaggio mille persone, verso Rafah. Altre migliaia dovrebbero unirsi alla Marcia al Cairo, ma gli ostacoli sono molti.

Il fallimento del referendum è la prova che con l’attivismo social non si cambia nulla

Storie Instagram piene (di tessere elettorali, di inviti al voto, di improperi contro gli astenuti) e urne vuote: per l'ennesima volta, la politica fatta sui social si è dimostrata il più inutile degli strumenti.

Calenda è andato al seggio per votare al referendum ma lo hanno mandato via perché aveva la tessera elettorale “esaurita”

È corso a farsene fare una nuova e poi è tornato di fretta al seggio, dove infine è riuscito a votare.

Il dissing tra Elon Musk e Donald Trump è degenerato

Come ampiamente previsto, i due hanno rotto, ma non si pensava sarebbero arrivati fino a questo punto.

Per Lea Ypi, la cittadinanza o è di tutti o non è di nessuno

Intervista con la filosofa Lea Ypi a partire dal suo ultimo pamphlet, Confini di classe, uscito giusto in tempo per il referendum dell'8 e 9 giugno.