Hype ↓
05:37 giovedì 3 luglio 2025
Il Dalai Lama sta per compiere 90 anni e Cina e Tibet già litigano per il suo successore Lui ha detto che il suo successore non nascerà sicuramente in Cina, la Cina lo ha accusato di essere «un manipolatore».
I BTS hanno fatto la reunion, annunciato un nuovo disco e anche un tour mondiale Finita la leva militare, i sette sono tornati a lavoro: in una live hanno annunciato i molti impegni per la seconda metà del 2025 e il 2026.
Il leak del trailer dell’Odissea di Christopher Nolan era ampiamente prevedibile Il piano era di proiettarlo nelle sale americane per tutto il mese di luglio, ma ovviamente qualcuno ne ha fatto un video con lo smartphone.
Le prime immagini della serie di Neuromante le ha fatte vedere William Gibson Lo scrittore ha condiviso su X una breve clip in cui si vede il leggendario bar Chatsubo di Chiba City: «Neuromancer is in production», ha annunciato.
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.

La campagna elettorale è il contenuto social più noioso che ci sia

Tutto l'engagement è per Giorgia Meloni, Enrico Letta la insegue, Salvini continua a fare Salvini, Calenda e il Terzo Polo provano la rimonta (anche) via TikTok, ma nonostante tutto la campagna elettorale si conferma il peggiore dei contenuti social.

29 Agosto 2022

È da Obama 2008 che la tentazione di fare pronostici elettorali osservando quello che succede online è forte ma, a questo punto, dovremmo tutti esserci resi conto che i social media non hanno come scopo principale quello d’informare o aiutare gli utenti a farsi un’idea sui programmi politici. Sono invece il posto giusto per chi segue con interesse la corsa a chi fa più engagement e conquista più follower: sono l’ippodromo ufficiale della campagna elettorale. Gli utenti, un po’ come gli scommettitori di lunga data, contemplano grafici e statistiche cercando di capire su quale cavallo puntare, per cui ecco una classifica dell’hype che circonda i principali candidati, che tiene conto del numero di menzioni dell’ultimo mese, ossia quante volte il nome del candidato è stato citato in un contenuto online.

Tool: Search by Linkfluence. Range: 26 luglio – 26 agosto 2022, Canali Open Source

L’hype è tutto per Giorgia Meloni, giornalmente protagonista di piccole, medie e grandi shitstorm. A partire da inizio agosto, abbiamo Elisa Anzaldo del Tg1 che fa una battuta incompresa sulla candidata di FDI (link), per proseguire con Meloni e le devianze (link), Meloni e il video dello stupro (link), Meloni e i venezuelani (link), Meloni vs Elodie (link), Meloni vs Chiara Ferragni (link) e così via. Un po’ com’era per il processo Amber Heard e Johnny Depp, così com’è per il Jova Beach Party, basta posizionare in qualsiasi content Giorgia Meloni e la quota di engagement che viene dalla tifoseria a favore e contraria è assicurata. In effetti, Enrico Letta è in seconda posizione per numero di menzioni semplicemente perché si è accodato a ogni polemica: i top hashtag associati al leader del Pd sono gli stessi di quelli associati a Meloni (soprattutto #devianze e #stupro). Matteo Salvini viaggia invece come sempre per conto suo, al momento in terza posizione, col codazzo di gente che lo deride per cosa mangia, come si veste, quant’è ingrassato, come si taglia la barba ma soprattutto, per i legami con la Russia, un tema che investe anche Silvio Berlusconi e Forza Italia.

Fin qui, questa campagna elettorale vista dai social fa schifo, è noiosa, è già vista. La frattura con quello che succede nella realtà (guerra, inflazione, pandemia) lascia increduli. Letta che rilancia i meme con i classici della viralità non fa ridere. Di nuovo quella sensazione per cui “le elezioni”, quelle reali che si svolgono dentro una cabina elettorale, concettualmente non siano troppo adatte alla creazione di contenuti (a differenza delle donne che, soprattutto se bionde, invece sono sempre adattissime). I picchi d’indignazione passano velocemente e a rimanere è solo un senso di sconforto, impotenza e scoramento. Non ne vorremmo sapere niente, non vorremmo vedere niente, tranne che poi la domanda rimane: per chi dobbiamo votare?

Chiudere Twitter, aprire TikTok: magari cambiare piattaforma può dare una mano. Su TikTok, il flusso di video nei “Per Te” mostra molto raramente, se non quasi mai, contenuti dedicati alla campagna elettorale e quando lo fa di solito il soggetto è Giorgia Meloni. Si scopre inoltre che su TikTok il Pd è completamente assente. A digitare nella barra di ricerca “partito democratico” o “Pd”, i primi tre video che vengono fuori sono: “10 motivi per non votare PD”, “Enrico Letta è il nipote di Gianni Letta” e il video di una ragazza dai capelli viola, con quasi 90 mila visualizzazioni, che invita comunque a non votare Pd, neanche «per scongiurare il fascismo in Italia». Bisogna spezzare una lancia in favore di Giuseppe Conte, o meglio di Dario Adamo, il suo consulente per la comunicazione online. Conte ha un profilo TikTok, con video “normali” (né meme, né trend, né balletti: normali!) e dai commenti c’è entusiasmo. Anche i commenti agli altri video elettorali sono dichiarazioni di voto e d’amore per Conte: l’effetto Bimbe misteriosamente permane. Sul Terzo polo, invece, ogni indicatore lo dà come assoluto sfavorito ma la politica ha le sue regole e i tempi sono così incerti che il ribaltamento del risultato è un’eventualità. Intanto Calenda ci prova e a un mese dal voto sbarca su TikTok. Il 25 settembre con la matita in mano e chiusi nella cabina elettorale, continuerà a risuonare nelle nostre teste una domanda sola: ma chi è il grafico del Pd?

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L'enciclopedia libera si unisce a New York Times, Atlantic, New Yorker e molti altri giornali che in questi anni hanno investito parecchio nella gamification.