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19:38 lunedì 16 giugno 2025
Pixar ha annunciato un film con protagonista un gatto nero e tutti hanno pensato che ricorda molto un altro film con protagonista un gatto nero Il film Disney-Pixar si intitola Gatto, è ambientato a Venezia e lo dirige Enrico Casarosa. Il film al quale viene accostato lo potete indovinare facilmente.
Tra Italia, Spagna e Portogallo si è tenuta una delle più grandi proteste del movimento contro l’overtourism Armati di pistole ad acqua, trolley e santini, i manifestanti sono scesi in piazza per tutto il fine settimana appena trascorso.
Will Smith ha detto che rifiutò la parte di protagonista in Inception perché non capiva la trama Christopher Nolan gli aveva offerto il ruolo, ma Smith disse di no perché nonostante le spiegazioni del regista la storia proprio non lo convinceva.
Hbo ha fatto un documentario per spiegare Amanda Lear e la tv italiana agli americani Si intitola Enigma, negli Usa uscirà a fine giugno e nel trailer ci sono anche Domenica In, Mara Venier e Gianni Boncompagni.
Le prime foto della serie di Ryan Murphy su JFK Junior e Carolyn Bessette non sono piaciute a nessuno La nuova serie American Love Story, ennesimo progetto di Ryan Murphy, debutterà su FX il giorno di San Valentino, nel 2026.
Il video del sassofonista che suona a un festa mentre i missili iraniani colpiscono Israele è assurdo ma vero È stato girato durante una festa in un locale di Beirut: si vedono benissimo i missili in cielo, le persone che riprendono tutto, la musica che va.
Dua Lipa e Callum Turner si sono innamorati grazie a Trust di Hernan Diaz Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica  A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.

La donna che scrive i discorsi di Michelle Obama (e scriveva quelli di Hillary)

26 Luglio 2016

In una convention democratica partita male, con le proteste dei sostenitori di Bernie Sanders per il leak delle email imbarazzanti che hanno spinto alle dimissioni la presidente della Commissione nazionale del partito, Debbie Wasserman Schultz, ieri ha avuto un effetto galvanizzante il discorso di Michelle Obama, giudicato uno dei più belli nella sua carriera. Nello speech la Obama ha dichiarato il suo sostegno a Hillary Clinton: «Grazie a Hillary ora le mie figlie e tutti i nostri figli possono ritenere normale che una donna possa diventare presidente degli Stati Uniti» ha detto la first lady di colei che qualche anno fa era stata la rivale di suo marito alle primarie democratiche. «Quello che ammiro più di Hillary è che non si è mai arresa nella sua vita».

Non tutti sanno forse che la principale speech writer di Michelle ha scritto anche discorsi per Hillary. Sarah Hurwitz, trentottenne laureata ad Harvard, lavora con gli Obama da quando Barack ha vinto la nomination democratica nel 2008 ed è la chief speech writer di sua moglie da sette anni. Di lei Krissah Thompson il mese scorso aveva scritto un profilo sul Washington Post, notando il suo «stile understated da oratorio, un modo gentile di avanzare suggerimenti».

Hurwitz aveva scritto per Hillary Clinton durante le primarie perse contro Barack Obama. Era suo il celebre discorso in cui Clinton aveva ammesso la sconfitta nel luglio del 2008, con la storica frase: «Although we weren’t able to shatter that highest, hardest glass ceiling this time, thanks to you», un riferimento al “tetto di vetro”, quell’ostacolo invisibile che, secondo la politica democratica, impedisce alle donne di accedere ai posti più ambiti. Impressionato da quello e da altri discorsi della sua rivale, due giorni dopo Obama chiese all’allora giovanissima speech writer di lavorare per lui.

la donna che scrive i discorsi di Michelle Obama

Alcuni analisti attribuiscono a Hurwitz parte del merito di avere smussato l’immagine di Michelle, che inizialmente era percepita come troppo dura, grazie a uno dei suoi primi discorsi di alto profilo, quello in cui raccontava della sua infanzia di bambina povera a Chicago. Al Washington Post, ha raccontato di lavorare a stretto contatto con la first lady per ogni singolo discorso: «Lei mi dice “questi sono i miei valori, ed è questo di cui voglio parlare” e io ci lavoro sopra».

Michelle Obama durante il suo discorso di sostegno a Hillary (Jessica Kourkounis/Getty Images); una foto della first lady con Hurwitz
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