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Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto il bianco come colore dell’anno La scelta di Pantone vorrebbe invitare alla ripartenza, ma in tanti sostengono che la tonalità bianca sia tutt'altro che politicamente neutra.
L’acquisizione di Warner Bros. da parte di Netflix sta mandando nel panico tutta l’industria dell’intrattenimento La geografia dell'intrattenimento mondiale cambierà per sempre, dopo questo accordo valutato circa 83 miliardi di dollari.
Lily Allen distribuirà il suo nuovo album anche in delle chiavette usb a forma di plug anale Un riferimento a "Pussy Palace", canzone più chiacchierata di West End Girl, in cui racconta come ha scoperto i tradimenti dell'ex marito, l'attore David Harbour.
Dario Vitale lascia Versace, appena nove mesi dopo esserne diventato direttore creativo Era stato nominato chief creative officer del brand, appena acquisito dal gruppo Prada, a marzo di quest'anno.
L’unica tappa italiana del tour di Rosalìa sarà a Milano, il 25 marzo Sono uscite le date del tour di Lux: partirà il 16 marzo 2026 da Lione e si chiuderà il 3 settembre a Portorico.
Secondo una ricerca, l’inasprimento delle leggi sull’immigrazione in Europa sta facendo aumentare e arricchire i trafficanti di essere umani Il Mixed Migration Centre ha pubblicato un ampio studio in cui dimostra che le politiche anti immigrazione stanno solo aggravando il problema che avrebbero dovuto risolvere.
Fontaines D.C., Kneecap e molti altri musicisti hanno fondato un’alleanza di artisti per contrastare l’estrema destra Si chiama Together e ha già indetto una grande manifestazione per il 28 marzo a Londra.
C’è un’azienda che sta lavorando a un farmaco simile all’Ozempic per far dimagrire i gatti in sovrappeso Una casa farmaceutica sta sperimentando un impianto a rilascio costante di GLP-1 per aiutare i gatti obesi.

La donna che scrive i discorsi di Michelle Obama (e scriveva quelli di Hillary)

26 Luglio 2016

In una convention democratica partita male, con le proteste dei sostenitori di Bernie Sanders per il leak delle email imbarazzanti che hanno spinto alle dimissioni la presidente della Commissione nazionale del partito, Debbie Wasserman Schultz, ieri ha avuto un effetto galvanizzante il discorso di Michelle Obama, giudicato uno dei più belli nella sua carriera. Nello speech la Obama ha dichiarato il suo sostegno a Hillary Clinton: «Grazie a Hillary ora le mie figlie e tutti i nostri figli possono ritenere normale che una donna possa diventare presidente degli Stati Uniti» ha detto la first lady di colei che qualche anno fa era stata la rivale di suo marito alle primarie democratiche. «Quello che ammiro più di Hillary è che non si è mai arresa nella sua vita».

Non tutti sanno forse che la principale speech writer di Michelle ha scritto anche discorsi per Hillary. Sarah Hurwitz, trentottenne laureata ad Harvard, lavora con gli Obama da quando Barack ha vinto la nomination democratica nel 2008 ed è la chief speech writer di sua moglie da sette anni. Di lei Krissah Thompson il mese scorso aveva scritto un profilo sul Washington Post, notando il suo «stile understated da oratorio, un modo gentile di avanzare suggerimenti».

Hurwitz aveva scritto per Hillary Clinton durante le primarie perse contro Barack Obama. Era suo il celebre discorso in cui Clinton aveva ammesso la sconfitta nel luglio del 2008, con la storica frase: «Although we weren’t able to shatter that highest, hardest glass ceiling this time, thanks to you», un riferimento al “tetto di vetro”, quell’ostacolo invisibile che, secondo la politica democratica, impedisce alle donne di accedere ai posti più ambiti. Impressionato da quello e da altri discorsi della sua rivale, due giorni dopo Obama chiese all’allora giovanissima speech writer di lavorare per lui.

la donna che scrive i discorsi di Michelle Obama

Alcuni analisti attribuiscono a Hurwitz parte del merito di avere smussato l’immagine di Michelle, che inizialmente era percepita come troppo dura, grazie a uno dei suoi primi discorsi di alto profilo, quello in cui raccontava della sua infanzia di bambina povera a Chicago. Al Washington Post, ha raccontato di lavorare a stretto contatto con la first lady per ogni singolo discorso: «Lei mi dice “questi sono i miei valori, ed è questo di cui voglio parlare” e io ci lavoro sopra».

Michelle Obama durante il suo discorso di sostegno a Hillary (Jessica Kourkounis/Getty Images); una foto della first lady con Hurwitz
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