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09:56 lunedì 20 ottobre 2025
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".
È morto Paul Daniel “Ace” Frehley, il fondatore e primo chitarrista dei KISS Spaceman, l'altro nome con cui era conosciuto, aveva 74 anni e fino all'ultimo ha continuato a suonare dal vivo.
Dell’attentato a Sigfrido Ranucci sta parlando molto anche la stampa estera La notizia è stata ripresa e approfondita da Le Monde, il New York Times, il Washington Post, Euronews e l’agenzia di stampa Reuters.
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.

Di cosa si è parlato questa settimana

La settimana in cui scoprimmo che nemmeno dei cadaveri di alieni esposti in un Parlamento ci impressionano più così tanto.

di Studio
16 Settembre 2023

Politica – L’isola che non c’è
Il governo che doveva imporre il blocco navale assiste oggi, con studiato disinteresse, alla crisi in corso a Lampedusa, dove nell’ultima settimana gli sbarchi si sono intensificati a tal punto che l’isola, pur abituata a vivere in emergenza perenne, accoglie il maggior numero di migranti degli ultimi anni. Mentre polizia e operatori di soccorso tentano di gestire come possono la situazione, non si ha conto, nel momento in cui scriviamo, di dichiarazioni ufficiali del premier Giorgia Meloni o del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, di solito molto loquaci sul tema. Sui social, intanto, si rincorrono le immagini e i video dei lampedusani che ballano – e sì, festeggiano – in piazza con un gruppo di persone appena arrivate in Italia, unico barlume in questa vicenda che è tragedia.

Esteri – Desert Storm
Dovrebbero arrivare a 20 mila i morti causati dalla tempesta che si è abbattuta sulla costa settentrionale della Libia. La rottura di due dighe sopra Derna ha rilasciato 30 milioni di metri cubi d’acqua, che hanno raso al suolo i quartieri del centro, affacciati sul Wadi Derna, il canale che attraversa la città. A fronte delle 10 mila vittime dichiarate dalle agenzie umanitarie ufficiali come la Mezzaluna Rossa libica, la nuova drammatica stima di 20 mila morti è del direttore del Centro medico Al-Bayda, Abdul Rahim Mazi. I morti accertati finora a causa delle inondazioni a Derna sono 3800. Secondo l’organizzazione internazionale per le migrazioni gli sfollati sono almeno 30mila, mentre l’Unicef segnala che i bambini colpiti dalle inondazioni sono 300mila. Più che un disastro, una catena di disastri: secondo l’ultimo aggiornamento, il sistema dei pozzi d’acqua è stato contaminato e così anche bere è diventato molto pericoloso.

Cronaca – Messico e bufale
Domanda: siamo ormai definitivamente privi di senso di meraviglia? Risposta: sì. Prova: le reazioni seguite a quanto successo negli scorsi giorni in Messico. Un ufologo, Jaime Maussan Flota, si presenta al Parlamento del suo Paese portandosi appresso due piccole teche. Le dispone dove tutti i deputati e senatori possono vederle. Le apre. Spiega che i due corpicini all’intero delle teche appartengono a due alieni, che li ha scoperti lui, che lui ha le prove, che i governi del mondo sanno e tacciono e nascondono. E noi, ormai definitivamente desensibilizzati, cosa facciamo davanti a questo surreale, grottesco, incredibile spettacolo? Quello che facciamo sempre, davanti a qualsiasi cosa, in ogni situazione: meme.

Società – L’impero del social
Come tutto in questa epoca, è cominciato come un innocuo trend social per trasformarsi presto nel disvelamento di un’inquietante segreto. “Quanto spesso pensi all’antica Roma” è la domanda, la procedura vuole che sia lei a farla a lui, una ragazza al suo ragazzo, una moglie al marito. Le risposte che si sono accumulate in questi giorni hanno un che di sconvolgente: c’è chi ci pensa almeno una volta alla settimana, chi anche tre al giorno, alcuni non riescono a non pensare agli acquedotti o al fatto che i romani si fossero inventati un loro cemento millenni prima del cemento, c’è chi si fa chiamare Gaius Flaius online per non lasciare dubbi sulle sue priorità. E come in tutte le grandi scoperte della storia dell’umanità, ora sappiamo che succede. Ma nessuno, forse mai, riuscirà a capire perché succede.

Personaggi – Larger than life
Nato a Medellin nel 1932, Fernando Botero è morto il 15 settembre all’età di 91 anni, nella sua casa di Montecarlo. Il più riconoscibile (e ricco) tra i pittori, coi suoi quadri pieni di uomini e donne dai lineamenti rotondi e i corpi cicciottelli come quelli dei neonati, con gli sguardi persi nel vuoto. Interrogato sulla sua scelta di rappresentare questi corpi, aveva detto: «Un artista è attratto da certi tipi di forme senza saperne il motivo. Prima adotto una posizione per istinto, e solo in un secondo tempo cerco di razionalizzarla o anche di giustificarla». L’arte contemporanea “seria” l’ha sempre snobbato. Lui ha sempre ricambiato: «Credo che l’arte debba dare all’uomo momenti di felicità, un rifugio di esistenza straordinaria, parallela a quella quotidiana. Invece gli artisti oggi preferiscono lo shock e credono che basti provocare scandalo. La povertà dell’arte contemporanea è terribile, ma nessuno ha il coraggio di dire che il re è nudo».

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