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11:27 venerdì 19 dicembre 2025
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.
Nobody’s Girl, il memoir di Virginia Giuffre sul caso Epstein, ha venduto un milione di copie in due mesi Il libro è già alla decima ristampa e più della metà delle vendite si è registrata in Nord America.
YouTube avrebbe speso più di un miliardo di dollari per i diritti di trasmissione degli Oscar Nessuna tv generalista è riuscita a superare l'offerta e quindi dal 2029 al 2033 la cerimonia verrà trasmessa in esclusiva su YouTube.
Miss Finlandia ha perso il suo titolo dopo aver fatto il gesto degli “occhi a mandorla” ma in compenso è diventata un idolo dell’estrema destra Il gesto è stato imitato anche da due parlamentari del partito di governo Veri finlandesi, nonostante il Primo ministro lo abbia condannato.
In un editoriale su Politico, Pedro Sánchez ha definito la crisi abitativa «la più grande emergenza di questa epoca» E ha invitato tutti i Paesi dell'Ue a iniziare a trattare il diritto alla casa come quello alla sanità e all'istruzione.
La Romania spenderà un miliardo di euro per costruire Dracula Land, un enorme parco giochi a tema vampiri Il parco verrà costruito vicino a Bucarest e l'intenzione è di competere addirittura con Disneyland Paris.
Tra i 12 film in corsa per l’Oscar al Miglior film internazionale ben tre parlano di Palestina È invece rimasto fuori dalla lista Familia: il film di Francesco Costabile, purtroppo, non ha passato neanche la prima selezione dell’Academy.

Di cosa si è parlato questa settimana

La settimana in cui scoprimmo che nemmeno dei cadaveri di alieni esposti in un Parlamento ci impressionano più così tanto.

di Studio
16 Settembre 2023

Politica – L’isola che non c’è
Il governo che doveva imporre il blocco navale assiste oggi, con studiato disinteresse, alla crisi in corso a Lampedusa, dove nell’ultima settimana gli sbarchi si sono intensificati a tal punto che l’isola, pur abituata a vivere in emergenza perenne, accoglie il maggior numero di migranti degli ultimi anni. Mentre polizia e operatori di soccorso tentano di gestire come possono la situazione, non si ha conto, nel momento in cui scriviamo, di dichiarazioni ufficiali del premier Giorgia Meloni o del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, di solito molto loquaci sul tema. Sui social, intanto, si rincorrono le immagini e i video dei lampedusani che ballano – e sì, festeggiano – in piazza con un gruppo di persone appena arrivate in Italia, unico barlume in questa vicenda che è tragedia.

Esteri – Desert Storm
Dovrebbero arrivare a 20 mila i morti causati dalla tempesta che si è abbattuta sulla costa settentrionale della Libia. La rottura di due dighe sopra Derna ha rilasciato 30 milioni di metri cubi d’acqua, che hanno raso al suolo i quartieri del centro, affacciati sul Wadi Derna, il canale che attraversa la città. A fronte delle 10 mila vittime dichiarate dalle agenzie umanitarie ufficiali come la Mezzaluna Rossa libica, la nuova drammatica stima di 20 mila morti è del direttore del Centro medico Al-Bayda, Abdul Rahim Mazi. I morti accertati finora a causa delle inondazioni a Derna sono 3800. Secondo l’organizzazione internazionale per le migrazioni gli sfollati sono almeno 30mila, mentre l’Unicef segnala che i bambini colpiti dalle inondazioni sono 300mila. Più che un disastro, una catena di disastri: secondo l’ultimo aggiornamento, il sistema dei pozzi d’acqua è stato contaminato e così anche bere è diventato molto pericoloso.

Cronaca – Messico e bufale
Domanda: siamo ormai definitivamente privi di senso di meraviglia? Risposta: sì. Prova: le reazioni seguite a quanto successo negli scorsi giorni in Messico. Un ufologo, Jaime Maussan Flota, si presenta al Parlamento del suo Paese portandosi appresso due piccole teche. Le dispone dove tutti i deputati e senatori possono vederle. Le apre. Spiega che i due corpicini all’intero delle teche appartengono a due alieni, che li ha scoperti lui, che lui ha le prove, che i governi del mondo sanno e tacciono e nascondono. E noi, ormai definitivamente desensibilizzati, cosa facciamo davanti a questo surreale, grottesco, incredibile spettacolo? Quello che facciamo sempre, davanti a qualsiasi cosa, in ogni situazione: meme.

Società – L’impero del social
Come tutto in questa epoca, è cominciato come un innocuo trend social per trasformarsi presto nel disvelamento di un’inquietante segreto. “Quanto spesso pensi all’antica Roma” è la domanda, la procedura vuole che sia lei a farla a lui, una ragazza al suo ragazzo, una moglie al marito. Le risposte che si sono accumulate in questi giorni hanno un che di sconvolgente: c’è chi ci pensa almeno una volta alla settimana, chi anche tre al giorno, alcuni non riescono a non pensare agli acquedotti o al fatto che i romani si fossero inventati un loro cemento millenni prima del cemento, c’è chi si fa chiamare Gaius Flaius online per non lasciare dubbi sulle sue priorità. E come in tutte le grandi scoperte della storia dell’umanità, ora sappiamo che succede. Ma nessuno, forse mai, riuscirà a capire perché succede.

Personaggi – Larger than life
Nato a Medellin nel 1932, Fernando Botero è morto il 15 settembre all’età di 91 anni, nella sua casa di Montecarlo. Il più riconoscibile (e ricco) tra i pittori, coi suoi quadri pieni di uomini e donne dai lineamenti rotondi e i corpi cicciottelli come quelli dei neonati, con gli sguardi persi nel vuoto. Interrogato sulla sua scelta di rappresentare questi corpi, aveva detto: «Un artista è attratto da certi tipi di forme senza saperne il motivo. Prima adotto una posizione per istinto, e solo in un secondo tempo cerco di razionalizzarla o anche di giustificarla». L’arte contemporanea “seria” l’ha sempre snobbato. Lui ha sempre ricambiato: «Credo che l’arte debba dare all’uomo momenti di felicità, un rifugio di esistenza straordinaria, parallela a quella quotidiana. Invece gli artisti oggi preferiscono lo shock e credono che basti provocare scandalo. La povertà dell’arte contemporanea è terribile, ma nessuno ha il coraggio di dire che il re è nudo».

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