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Ben Stiller ha incontrato Zelensky a Kiev e gli ha detto che è il suo eroe

«È un grande onore per me. È davvero meraviglioso. Sei il mio eroe», queste le parole che Ben Stiller ha rivolto a Zelensky durante l’incontro tra l’attore e il Presidente (ed ex attore) tenutosi ieri. Stiller è ambasciatore dell’Unhcr (l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati) ed era in Ucraina per la Giornata mondiale del rifugiato, durante la quale, oltre al Presidente Zelensky, ha incontrato anche l’ambasciatore americano nel Paese, Bridget A. Brink, e ha visitato le città di Irpin e di Makarov.

Secondo quanto riporta il Washington Post, Stiller ha espresso a Zelensky il suo stupore per il modo in cui quest’ultimo sia riuscito «a tenere assieme il Paese e a riunire il mondo attorno a esso». Ovviamente, una piccola parte della conversazione tra i due ha riguardato anche le rispettive carriere da attori. Stiller si è detto meravigliato anche di come una persona che fino a poco tempo un Presidente lo interpretava e basta – Zelensky è diventato famoso in Ucraina grazie a una serie tv di grandissimo successo, Servitore del popolo, tanto popolare che, quando si è trattato di scegliere un nome per il partito con il quale vincerà le elezioni, Zelensky ha scelto proprio il titolo dello show – sia riuscito a diventare un vero leader, riconosciuto e rispettato dalla comunità internazionale. «Hai abbandonato una splendida carriera per fare quello che fai ora», ha detto Stiller. «Non splendida quanto la tua!», gli ha risposto Zelensky.

Questa non è la prima occasione nella quale Stiller dimostra la sua solidarietà nei confronti del popolo ucraino. Sempre nelle vesti di ambasciatore dell’Unhcr, nelle scorse settimane era già stato in Polonia, il Paese che dall’inizio della guerra ha accolto più di un milione di ucraini costretti a fuggire a causa dell’invasione russa. Durante questa visita, l’attore aveva detto di voler portare solidarietà ai profughi d’Ucraina e del mondo e di voler contribuire a mantenere l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sulla crisi umanitaria in corso in Ucraina. «Tante persone mi hanno raccontato di come la guerra abbia cambiato le loro vite, di come abbiano perso tutto e siano profondamente preoccupate per il futuro. Proteggere persone costrette a fuggire dalle loro case è una responsabilità collettiva, globale. Dobbiamo ricordarci che questa cosa potrebbe succedere a chiunque, dovunque».