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I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Papa Leone XIV ha benedetto un rave party in Slovacchia in cui a fare da dj c’era un prete portoghese Il tutto per festeggiare il 75esimo compleanno dell'Arcivescovo Bernard Bober di Kosice.
I distributori indipendenti americani riporteranno al cinema i film che non ha visto nessuno a causa del Covid Titoli molto amati da critici e cinefili – tra cui uno di Sean Baker e uno di Kelly Reichardt – torneranno in sala per riprendersi quello che il Covid ha tolto.
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.
Sally Rooney ha detto che i suoi libri potrebbero essere vietati in tutto il Regno Unito a causa del suo sostegno a Palestine Action E potrebbe addirittura essere costretta a ritirare dal commercio i suoi libri attualmente in vendita.
In Francia è scoppiato un nuovo, inquietante caso di “sottomissione chimica” simile a quello di Gisèle Pelicot Un funzionario del ministero della Cultura ha drogato centinaia di donne durante colloqui di lavoro per poi costringerle a urinare in pubblico.
Dopo quasi 10 anni di attesa finalmente possiamo vedere le prime immagini di Dead Man’s Wire, il nuovo film di Gus Van Sant Presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia, è il film che segna il ritorno alla regia di Van Sant dopo una pausa lunga 7 anni.
Un esperimento sulla metro di Milano ha dimostrato che le persone sono più disponibili a cedere il posto agli anziani se nel vagone è presente un uomo vestito da Batman Non è uno scherzo ma una vera ricerca dell'Università Cattolica, le cui conclusioni sono già state ribattezzate "effetto Batman".

Apple ha abbandonato definitivamente l’idea di fare un’auto elettrica

28 Febbraio 2024

Negli ultimi dieci anni Apple ha investito soldi, tempo ed energie nel tentativo di costruire un’auto elettrica che, secondo i piani, avrebbe dovuto essere la rivale della Tesla di Elon Musk. Oggi, come racconta Brian X. Chen sul New York Times (riprendendo una notizia inizialmente data da Bloomberg), è arrivata la conferma che l’azienda ha definitivamente abbandonato il progetto. Nonostante l’auto non sia mai stata mostrata al pubblico, tutti gli addetti ai lavori della Silicon Valley sapevano che Apple ci stava lavorando e che il progetto era particolarmente importante nel piano aziendale di Tim Cook. Nei suoi anni da Ceo, infatti, Apple ha fatto una certa fatica a trovare the next big thing, a lanciare un nuovo prodotto capace di raggiungere la pervasività non solo commerciale ma anche culturale dell’iPhone e dell’iPad (forse ci riuscirà con il Vision Pro?), e questa automobile doveva essere la prova che Apple è ancora capace di innovare, anche in settori diversi da quelli in cui è abituata a lavorare.

Lo stesso Cook aveva pubblicamente dichiarato che Apple era interessata a entrare nel settore automobilistico, intenzione confermata dai tanti test svolti con il prototipo dell’ora defunta “Apple Car” sulle strade pubbliche della California. Il progetto – nome in codice Titan prima e Project 172 poi – si è dimostrato però estremamente difficile e costoso da portare a termine. Il team a cui era stato assegnato l’incarico di disegnare e costruire l’auto è stato cambiato più volte, i design sono stati spesso bocciati e decine di dipendenti parte del progetto sono stati licenziati. La Apple Car è costata miliardi di dollari in ricerche e test – un settore nel quale Apple sta in generale spendendo tantissimo: 113 miliardi solo negli ultimi cinque anni – una spesa lievitata tantissimo nel momento in cui si è deciso di dotarla di funzionalità self driving.

Al momento l’azienda non ha ancora diffuso una comunicazione ufficiale a commento della notizia, ma sappiamo già qual è il nuovo settore nel quale gli sforzi di Apple si concentreranno nei prossimi anni: ovviamente, l’intelligenza artificiale. Ma anche in questo caso, rischia di arrivare troppo tardi.

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