Da piattaforma sobria, formale e necessaria per chi voleva lavorare in ambito corporate a versione brainrot di Facebook: come LinkedIn è diventato il social più strano e incomprensibile di tutti.
Gli AirTag Apple sono diventati strumenti ideali per gli stalker
L’obiettivo è rintracciare la tua auto quando dimentichi dove l’hai parcheggiata, o peggio quando non la ritrovi più. O magari recuperare il tuo cane se scappa. Eppure gli AirTag sono diventati un oggetto anche molto inquietante. Apple aveva puntato sui dispositivi al loro lancio, nell’aprile 2021, per il tracciamento gps di qualsiasi oggetto. Nonostante le buone intenzioni sin da subito, quei piccoli gadget dalle dimensioni di una monetina si sono rivelati pericolosi per la privacy delle persone.
Il Guardian ha riportato il caso di Laura, nome di fantasia. La donna era nella sua auto quando il suo telefono ha iniziato a lampeggiare: una serie di notifiche che rilevavano un Apple AirTag nelle vicinanze. Lei, spaventata, ha confessato: «Ero proprio in preda al panico. Non sapevo neppure che cosa fosse». La prima cosa che ha fatto è stata accostare per guardare sul suo cellulare una mappa che raffigurava una scia di punti rossi, indicando il suo percorso. «Ero sotto shock. Sono andata a casa di un amico e abbiamo perquisito la mia auto». Laura ha svuotato il portaoggetti, aperto il cofano, controllato dietro la targa: insomma quei piccoli oggetti non sono neanche così semplici da trovare. Facili da nascondere e difficili da rintracciare. Alla fine, Laura ha recuperato l’AirTag sotto il tappeto nel retro della sua macchina. Per la donna, immediatamente, è stato subito ovvio come ci fosse arrivato: il suo ex compagno il giorno precedente aveva trascorso una giornata con il loro figlio piccolo, trasferendo il suo seggiolino dalla sua auto a quella di Laura. E così aveva avuto l’occasione di posizionare l’AirTag.
Insomma, l’eventualità di uno stalker che ne piazza uno addosso a una persona da seguire non è per niente remota. Come per Laura, nella maggior parte dei casi le vittime hanno un’idea ben chiara di chi ha posizionato il dispositivo. Ma non è sempre così: basti pensare all’attrice irlandese Hannah Rose May.
An apple AirTag was put on me to track my location Saturday night. I’m sharing what happened to me so you know what to look for as I had never heard of this prior to Saturday night.
— Hannah Rose May (@Hannahrosemay_) June 28, 2022
La donna a giugno ha twittato di un AirTag piazzato sulla sua persona durante un evento a Disneyland California. Era nel parcheggio alle due del mattino, pronta a tornare a casa, quando ha ricevuto la notifica che qualcuno la stava seguendo da due ore. Apple ha sottolineato che l’azienda prende molto sul serio il problema della sicurezza dei suoi clienti. Proprio per questo ha progettato il sistema di notifiche sull’iPhone che appaiono se un AirTag non registrato a tuo nome si muove con te a lungo. Tuttavia, il sistema funziona solo se la vittima ha un iPhone. Per i restanti, c’è l’applicazione Tracker Detect. In quel caso, chi ha l’Android, deve sperare che il suo dispositivo sia abbastanza lungimirante da poter installare l’app e mantenerla attiva.

Immagini generate con l'AI che ritraggono mostri antropomorfi che fanno e dicono cose senza senso. Nati su TikTok Italia, hanno accumulato milioni di visualizzazioni e condivisioni in tutto il mondo. E nessuno ha ancora capito perché.