Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Quanto velocemente rispondiamo alle email?

Secondo l’istituto di ricerca Radicati, entro il 2017 l’ammontare globale delle email inviate ogni giorno arriverà a circa 207 miliardi. The Atlantic invece parla di una ricerca condotta dai Yahoo Labs e dall’Università del California del Sud, che ha analizzato 187 milioni di email che rispondessero a specifici criteri, tra i quali: non essere parte di email di gruppo (quindi senza nessuno in copia) e appartenere a uno scambio di email superiore almeno ai 5 messaggi nel periodo dello studio, durato alcuni mesi.
I risultati confermano alcune delle opinioni comuni riguardo lo scambio di email. Il 90% delle email inviate ricevono risposta se si comunica con qualcuno che si conosce, e la risposta arriva nel maggior parte dei casi nei primi due minuti, oppure nei 45 successivi. Inoltre, in media, metà delle risposte non superano le 43 parole, e la tendenza alla brevità aumenta se si considerano le mail dei teenager. Assieme a questa diminuisce anche il tempo di risposta, che va dai 47 minuti per le persone con più di 50 anni, ai 16 dei compresi tra i 20 e 35.
Un altro dei fattori fondamentali (insieme all’orario di invio: una email notturna ha metà delle possibilità di ricevere una risposta) è l’accumulo di email. Come si legge nel paper, «quando il carico di email aumenta, le persone rispondono solo a una piccola frazione di esse, dal 25% nei giorni di breve carico a meno del 5% in giorni dove si ricevono più di 100 email».

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.