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Dalla Sicilia è già salpata una nuova Flotilla in viaggio verso Gaza

La Madleen e altre otto navi, partite sabato scorso, sono già nei pressi delle coste greche e si avvicinano al blocco israeliano.

03 Ottobre 2025

La Freedom Flotilla Coalition e la Thousand Madleens to Gaza avevano assicurato che la prima flotta di imbarcazioni intenzionate a forzare il blocco navale israeliano era solo l’inizio di un’iniziativa internazionale senza precedenti. Mentre l’attenzione internazionale era tutta concentrata sull’abbordaggio delle prime navi avvicinatesi alle coste della Striscia di Gaza e sull’arresto degli attivisti a bordo, un seconda flotta di navi navigava verso la Palestina, salpata dalla Sicilia nella giornata di sabato 27 settembre. A rilanciare la notizia è stata Novara Media su Instagram, specificando come tra queste navi ci sia anche la Madleen, barca a vela divenuta celebre lo scorso giugno er aver tentato di potare aiuti umanitari a Gaza, venendo bloccata in acque internazionali dalle Marina militare israeliana. Tra gli attivisti a bordo della Madleen in quel primo viaggio c’era Greta Thunberg, mentre ora c’è la scrittrice e attivista Naoise Dolan, che ritenta la traversata dopo aver dovuto abbandonare la Global Sumud Flotilla in Tunisia.

A ciascuna delle imbarcazioni che fanno parte della missione è stato dato il nome di un palestinese vittima dal conflitto: il giornalista Anas Al-Sharif, ucciso ad agosto dai soldati israeliani, o della pediatra Alaa Al Najjar, che ha perso il marito e i suoi nove figli in un bombardamento. L’obiettivo dell’iniziativa rimane lo stesso: non solo portare aiuti umanitari, ma anche e soprattutto forzare un blocco marittimo illegale e consentire a equipaggi formati in prevalenza da medici, attivisti e giornalisti di entrare a Gaza. Gli sforzi congiunti di Freedom Flotilla Coalition (che da 15 anni svolge missioni via mare per portare aiuti nella Striscia di Gaza) e la Thousand Madleens to Gaza stanno già mettendo insieme le barche per una nuova missione in partenza a novembre. Sul sito ufficiale dell’iniziativa si può seguire il live streaming del viaggio, informarsi sulle barche e gli equipaggi coinvolti e anche candidarsi a partecipare alle prossime missioni come volontario o mettendo a disposizione una barca. 

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