Strano ma vero, però: chiusa ufficialmente la brat summer con un ultimo concerto al Coachella, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
L’Eurovision 2023 non si terrà in Ucraina
C’erano stati molti dubbi sin dall’inizio e ora è arrivata la conferma ufficiale da parte della European Broadcasting Union, l’organizzatore dell’Eurovision: l’edizione 2023 non si terrà in Ucraina, come vorrebbe la prassi vista la vittoria dei Kalush Orchestra. La guerra prosegue ormai da più di tre mesi e la fine del conflitto non sembra affatto vicina (anzi). In queste condizioni è semplicemente impossibile pensare di organizzare un evento enorme come l’Eurovision, un festival la cui preparazione richiede mesi di lavoro (quasi un anno intero), strutture (uno stadio disponibile per almeno due settimane di prove, più le serate in cui si tiene il festival), infrastrutture e, soprattutto, una sicurezza che in questo momento l’Ucraina non può garantire.
La Ebu, con un comunicato stampa, ha annunciato che sono in corso delle trattative con la Bbc per ospitare la prossima edizione del festival della canzone europea in Inghilterra – il secondo classificato all’ultimo Eurovision è stato il britannico Sam Ryder e, in più, dall’inizio della guerra l’Inghilterra è stato uno dei Paesi che più hanno sostenuto l’Ucraina – e in questo momento pare che la città prescelta sia Manchester. Chiunque avrebbe pensato Londra, ovviamente, ma pare che la richiesta di tenere l’evento in un’altra grande città inglese sia venuta proprio dalla Bbc, impegnata, come riporta Variety, in uno sforzo per “distribuire” la sua programmazione anche in parti del Paese fin qui trascurate. Il comunicato stampa con il quale Ebu ha dato la notizia della sua decisione di non tenere il prossimo Eurovision in Ucraina lo potete trovare qui.

Nonostante la polizia avesse intimato alla folla di disperdersi, tutti sono rimasti lì ad aspettarla finché non è arrivata e ha cantato "What Was That", la sua nuova canzone.