Attualità | Ucraina

Chi sono i Kalush Orchestra, il gruppo ucraino favorito all’Eurovision 2022

Il gruppo di Leopoli, che unisce musica folk e rap, sarà presente sul palco di Torino con la canzone "Stefania", diventata un inno alla resistenza ucraina.

di Studio

Durante l’Eurovision 2021 uno dei gruppi più apprezzati – oltre ai vincitori Måneskin – erano stato i Go_A, rappresentanti dell’Ucraina, arrivati secondi. Con la loro spettacolare “Shum” e grazie all’interpretazione della bravissima Kateryna Pavlenko, avevano guadagnato il favore del pubblico della manifestazione, che aveva anche ribattezzato il loro stile “techno-folk” (la canzone infatti celebrava la raccolta del grano). Quest’anno saranno invece i Kalush Orchestra a rappresentare il Paese all’evento che si terrà dal 10 al 14 maggio a Torino, sebbene con tutt’altra predisposizione d’animo a causa della guerra scoppiata lo scorso 24 febbraio.

La loro canzone si intitola “Stefania” ed è stata scritta dal leader della band Oleh Psjuk come dedica a sua madre, ma nell’ultimo mese è diventata un inno alla resistenza ucraina, come ha spiegato lo stesso Psjuk in un’intervista alla Bbc. «Le parole di questa canzone sono molto sentite», ha spiegato il cantante, «e vista la situazione in cui ci troviamo, a tutti manca la propria madre. Ci fa pensare all’Ucraina come alla nostra madre e sarà per questo che è diventata una hit in questo momento [nel nostro Paese, ndr]».

Originari di Leopoli, i Kalush nascono come trio nel 2019: oltre a Psjuk, nel gruppo ci sono anche i musicisti Ihor Didenčuk (che è anche un membro dei Go_A) e MC Kilimmen. Quest’anno hanno lanciato la Kalush Orchestra, che vede la partecipazione di altri due membri, Tymofii Muzychuk e Vitalii Duzhyk, e si concentra proprio sulla fusione tra musica folk e rap. Quando è scoppiata la guerra, erano di ritorno da un tour in giro per la loro Ucraina: ora sono tutti impegnati sul fronte, chi nelle forze armate e chi, come Psjuk, ha fondato un’associazione di volontariato che si occupa di raccogliere e distribuire beni di prima necessità alla popolazione. Tra i bookmaker che seguono la manifestazione, i Kalush Orchestra sono dati come i favoriti di quest’anno, ma come ha detto Psjuk: «Non posso godermi [il primo posto nelle previsioni, ndr] mentre sono preoccupato per i miei cari. La guerra mi ha separato dalla mia ragazza. È a 300 chilometri da me e non possiamo incontrarci perché è troppo pericoloso. Lei è in un bunker mentre io sono qui e le sirene dei raid aerei sono costantemente in funzione».

A causa della guerra, i Kalush Orchestra avrebbero dovuto registrare la loro performance, che sarebbe poi stata trasmessa durante la manifestazione – che è live – ma di recente, come riporta L’Avvenire, il gruppo ha annunciato che sarà presente sul palco di Torino, «per dimostrare l’unità del nostro Paese. Poi faremo un tour europeo per raccogliere fondi per l’Ucraina». L’annuncio è stato dato durante un evento organizzato in piazza del Mercato a Leopoli, la loro città. Il governo ha dato loro uno speciale permesso per lasciare il Paese, visto che dallo scoppio del conflitto tutti gli uomini ucraini dai diciotto ai sessant’anni sono coscritti. Noi facciamo il tifo per loro.