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12:44 giovedì 18 settembre 2025
Il late show di Jimmy Kimmel è stato sospeso per dei commenti di Kimmel su Charlie Kirk Commenti che però Jimmy Kimmel non ha mai fatto.
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.

Ci sarà un documentario sull’uomo ingiustamente condannato per lo stupro di Alice Sebold

06 Dicembre 2021

Timothy Mucciante è un produttore cinematografico che, fino a poche settimane fa, stava lavorando all’adattamento del memoir di Alice Sebold, Lucky, in cui la scrittrice raccontava dello stupro subìto nel 1981, quando era una matricola alla Syracuse University di New York. È stato proprio lavorando alla sceneggiatura del film che Mucciante ha scoperto le prove che hanno poi portato alla riabilitazione di Anthony Broadwater, l’uomo che nel 1983 fu condannato per lo stupro di Sebold. Broadwater ha passato in carcere sedici anni, dal 1983 al 1999. Alice Sebold si è scusata pubblicamente con lui.

Da quando questa storia è cominciata, il progetto di adattamento cinematografico di Lucky ha perso un pezzo dopo l’altro: il primo a lasciare è stato proprio Mucciante, seguito poco dopo dall’attrice protagonista Victoria Pedretti. Alla fine, la produzione è stata interrotta e il film ufficialmente cancellato. Ma nel frattempo Mucciante, l’uomo dal quale era cominciato tutto, ha iniziato a lavorare a un altro progetto: un documentario sulla storia di Anthony Broadwater, sulla sua ingiusta condanna e, più in generale, sui problemi della giustizia penale americana. Il titolo del film, per il momento, è Unlucky. Il film è ancora in fase di pre-produzione, una data d’uscita non c’è.

«Quando ho letto Lucky per la prima volta sono rimasto profondamente scosso dall’orrendo crimine subìto da Sebold ai tempi dell’università. Merita tutta la nostra empatia e tutto il nostro sostegno», ha scritto Mucciante in un recente editoriale sul Los Angeles Times. «Ma dopo aver cominciato a lavorare all’adattamento cinematografico del libro, sono stato costretto a rileggere Lucky con un occhio più critico. Ho cominciato ad avvertire un certo disagio ogni volta che leggevo le pagine che raccontavano l’arresto e il processo. Non trovavo credibile quella ricostruzione».

Nell’indagine e nel processo ci furono molti errori e trascuratezze che hanno poi portato l’attuale District Attorney a dire che le sue scuse non servono e non bastano perché, semplicemente, «tutto questo non doveva succedere». Non solo Sebold identificò inizialmente un altro uomo come il suo stupratore (indecisione di cui nel processo non si discusse mai), ma l’intero processo fu costruito dall’accusa attorno a una “scienza” oggi considerata dall’Fbi inammissibile in un’aula giudiziaria: l’analisi microscopica dei capelli. Mucciante ha confermato che, secondo lui, questo caso è la conferma di accuse che le minoranze americane rivolgono al sistema ormai da anni: «L’ingiusta condanna di Broadwater è solo un altro esempio del razzismo del nostro sistema giudiziario nei confronti delle persone di colore, soprattutto nei confronti dei neri. L’adattamento per il cinema di Lucky, ormai accantonato, sarebbe stato solo un altro modo per trarre profitto da questo razzismo».

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