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Il “pollo infernale”, l’ultimo dinosauro scoperto

La scoperta dell’esistenza dei dinosauri è un fatto piuttosto recente: la parola “dinosauria” fu coniata soltanto nel 1842 da Richard Owen, primo direttore del British Museum e amico personale della regina Vittoria. Oggi il termine viene oltretutto ritenuto obsoleto, in quanto retaggio di conoscenze scientifiche superate: è formato da deinos e sauria, e significa “terribile lucertola”. Sappiamo, oggi, che “lucertola” non è un termine di paragone adatto ai dinosauri, che sono piuttosto gli antichissimi discendenti degli attuali uccelli.

Non stupisce, data la fino ad ora breve vita delle nostre nozioni su questi giganti estinti, che ancora oggi si scoprano nuove specie: l’ultimo arrivato si chiama “Anzu wyliei”, è stato ritrovato “a pezzi”, cioè la sua identità ricostruita in seguito a multipli ritrovamenti di frammenti nel Nord e Sud Dakota.

I dettagli del nuovo dinosauro sono stati descritti in un paper redatto per l’occasione da ricercatori dello Smithsonian Insitute, dell’Università dello Utah e del Carnegie Museum of Natural History: la particolarità dell’Anzu wyliei sta nella sua struttura, un vero incrocio tra un uccello e un dinosauro “tradizionale”. Il “chicken from hell”, come è stato soprannominato dai suoi scopritori, era ricoperto da «un mosaico di piume» secondo le parole del paleontologo Matthew Lamanna. Pesava circa 230 chilogrammi ed era alto più di 3 metri, e aveva artigli lunghi anche 13 centimetri. Difficile non ricordarsi di una delle scene più famose del primo film Jurassic Park:

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Immagine: Mark Klinger / National Museum of Natural History