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Tutte le recensioni di Una battaglia dopo l’altra di Paul Thomas Anderson dicono la stessa cosa: è un capolavoro Il film, con protagonista Leonardo DiCaprio, arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 25 settembre.
Siccome una creator l’ha “accusata” di essere transgender, Brigitte Macron mostrerà in tribunale il suo Dna per dimostrare di essere nata donna E vincere così la causa per diffamazione contro Candace Owens, creator dell'alt-right Usa che sostiene che la Première dame abbia cambiato sesso.
Israele vuole cancellare la sua versione degli Oscar perché ha vinto un film che parla di un ragazzino palestinese Anche perché, vincendo, The Sea è automaticamente candidato a rappresentare Israele agli Oscar quelli veri.
Il candidato della Francia all’Oscar per il Miglior film internazionale è un film ambientato in Iran, che parla di Iran e diretto da un iraniano Dalla Palma d’Oro a Cannes alla candidatura francese agli Oscar, il viaggio di Jafar Panahi attraverso le crepe della politica e del cinema
Sulla tv del ministero della Difesa russo c’è uno show fatto con l’AI che trolla i politici stranieri Macron con i bigodini rosa, Trump che parla di gabinetti dorati, von der Leyen in versione soviet: questo il meglio che la "satira" russa offre.
Il late show di Jimmy Kimmel è stato sospeso per dei commenti di Kimmel su Charlie Kirk Commenti che però Jimmy Kimmel non ha mai fatto.
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.

Il turismo letterario sta rovinando il bosco di Walden

09 Aprile 2018

A 28 anni Henry David Thoreau non ne poteva già più: come ben sappiamo mollò tutto e andò a vivere per un po’ sulle sponde del lago Walden, nei pressi della cittadina di Concord, Massachusetts. Il ritiro di Thoreau dalla vita sociale durerà due anni, due mesi e due giorni e darà come risultato il celebre Walden ovvero Vita nei boschi. Pubblicato nel 1854, dopo essere stato riscritto sette volte, il libro diventa presto un classico della controcultura statunitense, adottato come Bibbia dalla Beat Generation come dagli ambientalisti.

Chissà cos’avrebbe pensato Thoreau se avesse letto lo studio recentemente pubblicato da Plos One. Da Electric Literature al Guardian, la notizia sta ispirando diverse riflessioni che, in qualche modo, sviluppano gli stessi temi affrontati dall’autore nel suo libro: la capacità della società di contaminare e rovinare tutto ciò che è genuino e pulito, la bellezza e la preziosità della natura, ecc. Ma cosa dice lo studio? A quanto pare il lago Walden, che con le sue acque limpidissime ha ispirato alcuni tra i più bei passaggi del famoso libro, sta soffrendo a causa dell’inquinamento provocato dal cambiamento climatico, dai pesticidi e… dall’urina dei turisti. Ogni anno sono tantissimi gli entusiasti ammiratori di Thoreau che organizzano pellegrinaggi per passare qualche giorno immersi nella natura descritta in Walden. «Più della metà del livello di fosforo che si trova nelle acque del lago è da imputare all’urina dei nuotatori», riporta lo studio.

Nella loro analisi gli studiosi si sono in particolare concentrati sulla crescita delle alghe, che nel corso del ventesimo secolo è molto aumentata: un chiaro segnale di inquinamento delle acque. Diversi provvedimenti per rallentare il processo sono stati presi negli ultimi anni: la chiusura di una vicina discarica, la stabilizzazione del litorale e il miglioramento delle condizioni settiche hanno mitigato gli effetti degli esseri umani, ma i ricercatori avvertono che il lago non è ancora tornato, e forse non potrà tornare mai più, allo stato descritto da Thoreau.

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