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Luca Guadagnino ha rivelato i suoi quattro film preferiti di tutti i tempi nel nuovo episodio di Criterion Closet Una classifica che comprende due film di culto abbastanza sconosciuti, un classico di Wong Kar-Wai e l'opera più controversa di Scorsese.
Il trailer di Hamnet di Chloe Zhao spoilera il finale del film e i fan che lo hanno visto si sono arrabbiati molto Guardandolo si scopre quasi tutto del film, compreso il finale che tanti critici hanno descritto tra i migliori degli ultimi anni.
Al Pacino ha detto che è solo grazie a un cazziatone di Diane Keaton che non ha perso tutti i suoi soldi L'attrice sgridò sia lui che il suo avvocato e lo costrinse a riprendere il controllo delle sue finanze, dandogli dell'idiota.
Secondo l’Onu, il 92 per cento delle abitazioni nella Striscia di Gaza è stato distrutto e chi sta tornando a casa trova solo macerie I pochi edifici ancora in piedi sono comunque inagibili, gravemente danneggiati o inabitabili.
Woody Allen ha raccontato il suo primo incontro con Diane Keaton in un lungo e bellissimo omaggio all’attrice  Su The Free Press, Allen ha ricordato la prima volta che la vide, nel 1969, durante le prove di Provaci ancora, Sam.
Una streamer ha partorito in diretta su Twitch e il Ceo di Twitch le ha scritto in chat durante la diretta per congratularsi con lei Durante il parto, Fandy ha continuato a interagire con gli spettatori nella chat, parlando tra una contrazione e l'altra e facendo pure delle battute.
Bret Easton Ellis ha stroncato Una battaglia dopo l’altra dicendo che è un film brutto e che piace solo perché è di sinistra Lo scrittore e sceneggiatore ha utilizzato il suo podcast per criticare quella che considera una reazione eccessiva dell'industria al film di Anderson
È uscito il primo trailer di Father Mother Sister Brother, il film con cui Jim Jarmusch ha vinto il Leone d’oro a Venezia Nelle sale americane lo distribuirà Mubi a partire dal 24 dicembre, in Italia invece lo porterà Lucky Red.

I dinosauri facevano lo stesso verso dei piccioni

15 Luglio 2016

Siamo abituati a pensare ai dinosauri, specie a quelli carnivori, come ad animali che ruggivano. Un po’ per via di film come Jurassic Park e Jurassic World, un po’ perché tutti, o quasi, da bambini ci siamo divertiti facendo ruggire un T-Rex di plastica. In realtà però i paleontologi non hanno alcuno strumento certo per determinare che versi facessero i dinosauri. Prima di tutto perché, beh, sono estinti. E poi perché i fossili non forniscono indizi sufficienti per formulare solide ipotesi.

Adesso però alcuni ricercatori statunitensi e canadesi hanno condotto uno studio dove provano a fare delle ipotesi sui versi dei dinosauri partendo da criteri statistici. Sono giunti alla conclusione che non ruggivano. Molto più probabilmente, sostengono gli studiosi, i dinosauri “tubavano”, cioè emettevano un verso a bocca chiusa simile a quello di alcuni volatili come le colombe e i piccioni.

La squadra, composta da ricercatori dell’Università del Texas, della Midwestern University in Arizona, della Memorial University di Newfoundland, in Canada, e dell’Università dello Utah, è partita dal presupposto che i dinosauri hanno più in comune con gli uccelli che con i rettili di oggi (cosa, a dire il vero, riportata correttamente dall’incriminato Jurassic Park).

Il problema, sembra, è che alcuni volatili emettono il loro verso a becco aperto ed altri a becco chiuso, questi ultimi producendo un suono trattenuto in gola, simile al tubare dei piccioni. I ricercatori hanno analizzato statisticamente 208 specie di uccelli per scoprire pattern che potessero spiegare la differenza evolutiva tra le diverse tipologie di suono. Quello che hanno scoperto è che la «vocalizzazione a bocca chiusa è comparsa almeno sedici volte negli arcosauri, il gruppo che include uccelli, dinosauri e coccodrilli», come ha detto Chad Eliason dell’Università del Texas. «Un altro dato interessante è che solo animali con una dimensione relativamente grande, cioè quella di una colomba o anche maggiore, adottano questo tipo di comportamento vocale».

Dunque se il tubare è più diffuso tra gli uccelli che fanno capo al gruppo degli arcosauri, e visto che anche i dinosauri erano arcosauri, è lecito dedurre che è probabile che i dinosauri emettessero versi analoghi. I risultati della ricerca completa saranno pubblicati a ottobre sulla rivista specializzata Evolution. Tuttavia un’anticipazione è apparsa sul sito dell’Università del Texas e da lì è stata ripresa da diversi media internazionali.

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