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C’è un nuovo problema con l’Odissea di Nolan: l’accento americano degli attori Nel primo teaser del film Tom Holland e gli altri attori utilizzano una marcata cadenza americana, particolare che ha indispettito molti fan.
Le acque del mar Mediterraneo ormai sono così calde che nelle mappe satellitari appaiono arancioni L’agenzia spaziale europea ha pubblicato delle mappe impressionanti in cui si vede che in certe zone la temperatura dell'acqua arriva quasi a 30 gradi.
La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, aprirà la Mostra del cinema di Venezia Protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti, il film sarà in concorso e punterà a vincere il Leone d'Oro.
È morto Michael Madsen, uno degli ultimi cattivi di Hollywood Stroncato da un infarto a 67 anni, è ricordato dal pubblico soprattutto per i cattivi interpretati nell’universo tarantiniano.
Andrea Bajani ha vinto il Premio Strega 2025 con L’anniversario Feltrinelli torna alla vittoria 20 anni dopo l'ultima volta.
La Bbc non ha voluto trasmettere un documentario sui crimini dell’Idf contro i medici di Gaza Documentario che la stessa Bbc aveva commissionato. Si intitola Gaza: Doctors Under Attack e alla fine è andato in onda su Channel 4, tra le polemiche.
Per vincere le elezioni adesso Marine Le Pen punta sull’aria condizionata per tutti Una proposta che ha acceso il dibattito politico, in uno dei Paesi, la Francia, meno climatizzati d'Europa.
Luca Guadagnino sta cercando delle comparse molto specifiche per il misterioso film che girerà quest’estate in Piemonte Se avete la carnagione molto chiara o siete amanti di videogiochi, potrebbe essere la grande occasione per esordire al cinema.

Il mercato del vino non andava così male dal 1961

Il 2024 è stato un anno pessimo e il 2025, a causa dei dazi, si preannuncia persino peggiore.

16 Aprile 2025

Secondo l’Organizzazione internazionale della vigna e del vino, il 2024 è stato un anno terribile per il mercato del vino. In un comunicato stampa diffuso martedì 15 aprile, l’Organizzazione ha spiegato che era dal 1961 che nel mondo non si vendevano così poche bottiglie di vino. Meno 3,3 per cento di vendite rispetto all’anno precedente, che già non era stato granché; la situazione è addirittura peggiore dal punto di vista della produzione, calata del 4,8 per cento nello stesso periodo. E tutto questo prima dell’introduzione/sospensione dei dazi da parte dell’amministrazione Trump.

Giorgio Delgrosso, che per l’Organizzazione si occupa di statistiche e ricerche, ha spiegato che questa crisi non è dovuta soltanto alle circostanze storiche. Ovviamente, l’inflazione, i rallentamenti della supply chain, il generale clima di incertezza politico-economica contribuiscono a peggiore una situazione già difficile. Ma, come spiega Delgrosso, «è importante tenere in considerazione anche i fattori strutturali, a lungo termine, che sono alla base di questa diminuzione del consumo di vino». Non è una questione nuova: sono anni che parliamo (anche qui su Rivista Studio) di come stia cambiando e sia cambiato il rapporto con l’alcol, della Generazione Z che sembra farne tranquillamente a meno, dei prezzi – aumentati del 30 per cento a bottiglia negli ultimi cinque anni – che non aiutano certo anche chi un calice di vino ogni tanto se lo berrebbe con piacere.

Tutto questo ha contribuito a un calo del consumo di vino del 12 per cento in cinque anni, con previsioni nerissime per il 2025 e l’immediato futuro: i dazi potrebbero avere l’effetto di «una bomba» per il settore, dice Delgrosso. In parte, è già così. Vedremo cosa succederà allo scadere dei tre mesi di pausa decisi da Trump dopo l’introduzione dei dazi.

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